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POV: GER

La riunione era degenerata molto in fretta, non che solitamente ci mettesse molto, solo che questa volta persino UK e Francia si erano messi a litigare tra di loro e le organizzazioni.... beh erano sul punto di una crisi di nervi come poche altre volte era successo

ONU: Silenzio! Ora basta! Non ne posso più, facciamo mezz'ora di pausa nella quale non voglio vedere la faccia di nessuno!
UE: Amore vuoi che ti porti un caffè?
ONU: No, grazie ho solo bisogno di un attimo di tranquillità
FBI: Se vuoi ti accompagno in ufficio e ti faccio rilassare io - disse mentre un sorrisetto gli si disegnava in viso rovinato dalle parole dell' suo amante
ONU: Non ci pensare nemmeno. Prima di tutto siamo nel mezzo di una riunione e secondo ho detto che ho bisogno di rilassarmi non di perdere la mobilità dagli arti inferiori- detto questo uscì dirigendosi al suo studio riservato .

Quando ONU uscì mi alzai per parlare con Giappone e Russia, anche se quest'ultimo era più concentrato nel guardare "in modo molto eterosessuale" il culo di USA

Giap: Allora Ger... Fai anche tu il finto etero?
Ger: Che? Che vuoi dire?
Giap: credi che non abbia visto che guardavi Italia ogni due per tre
Ger: Non pensare male ero solo incuriosito, l avete detto anche voi non viene quasi mai alle riunioni
Giap: Hai ragione... quindi non deve avere molti amici, che triste, no? Perché non vai te a fare amicizia- detto questo mi girò su me stesso e mi spinse per due o tre passi per poi lasciarmi andare a "fare amicizia"

Feci un respiro profondo per poi iniziare a camminare verso Italia che era in piedi di fianco al padre ...figlio di papà?...naaa non sembra il tipo ....mammone?.... Stessa risposta di prima, mentre pensavo in come potesse essere sento una voce chiamarmi ,chinai il capo leggermente per vedere il viso di chi mi chiamava, non mi sorprese vedere un ragazzo di bassa statura con un frappè in mano

Ger: Ciao Polonia, di cosa hai bisogno?-non  lo avrei mai ammesso ma volevo veramente andare da Italia,sentivo che ne avevo bisogno e l arrivo di Polonia mi era fastidioso, in questo momento, non mi capisco Polonia è un buon amico, non dovrei preferire parlare con lui piuttosto che con ,basicamente, uno sconosciuto? Bahhh chi mi capisce!
Pol: Hei perché così freddo? Pensavo fossimo amici
Ger: S-si -allungai un po'il collo per cercare Italia...cazzo non lo vedo più...-
Pol : Hei ma mi stai almeno ascoltando?-la mia faccia diceva tutto- No vero? Ahhh sei davvero impossibile! Ma infondo mi piace cosi- disse in un sussurro udibile solo da lui-
???: Hei coppiet-!!
Ger: LA MIA CAMICIA! - Francia era saltata alle spalle di Polonia facendogli rovesciare il frappè sulla povera camicia di Germania-
Fra: Scusa tanto Ger! Non volevo!
Pol: Mi spiace anche a me, scusa !
Ger: Non importa è stato un incidente ora vado in bagno mi pulisco e si sistema tutto- in realtà la situazione mi aveva scocciato un po' ma era meglio semplicemente andarmene e non pensare a Italia ma solo al frappè spiaccicato sui miei vestiti-
Pol: Ti accompagno
Ger:NO! Voglio dire posso farcela anche da solo arrivo subito- in quel momento mi diressi verso il bagno-

Ultimamente Polonia era diventato assillante, non è cattivo anzi con me si comporta sempre gentilmente anche se non va molto d'accordo con Russia e Giappone, ma la cosa che mi infastidiva un poco era, più che altro, la sua insistenza nello starmi sempre appresso non appena mi vedeva e Francia non mi aiutava certo con tutti i suoi " Hei coppietta!", voglio dire Polonia non è il mio tipo e se lo fosse mio padre come minimo farebbe un secondo olocausto però con i polacchi.

Arrivato in bagno mi sciacquai la camicia e la asciugai.  A quel punto uscì ma arrivato alla potrà sentii qualcosa di strano come uno spostamento non ci feci caso ma , dopo neanche un passo, cado addosso alla parete del corridoio ,a causare il mio impatto con il muro fu una forte scossa di terremoto. Cazzo, ok manteniamo la calma, devo solo seguire le linee di sicurezza che indicano dov'è l'uscita .... e di fatti ce n'era una poco distante da me, la segui a per un po' nel mentre le scosse continuavano ma man mano calavano leggermente di intensità.
Ad un certo punto sentì dei rumori di passi, ok c'era qualcuno normalissimo, ma perché camminava così lentamente? Che sia ferito?.... normalmente sarei andato avanti per la mia strada, non sono egoista ma non c'erano molti rischi che l' edificio cedesse, ma qualcosa mi disse che ci dovevo andare...  cambiai strada seguendo il rumore dei passi, arrivai all inizio di un corridoio e vidi......

  cambiai strada seguendo il rumore dei passi, arrivai all inizio di un corridoio e vidi

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                         ... Italia...

Si era lui ma non aveva il cappellino in testa, mi guardava ... O almeno così pensoanche se sembrava che non si fosse accorto della mia presenza,eppure ero difronte a lui, lo fissai lui si teneva saldo alla parete e sembrava disorientato, che sia per il terremoto? Strano l Italia è un paese ad alto rischio sismico, non dico che per questo uno sia abituato ma semplicemente, non so perché, sentivo che non era il terremoto  a renderlo inquieto...

Ger: che ci fai li?! Vieni dobbiamo uscire!
Ita:Emmm i-io... tu vai i-io arrivo - mi avvicinai, lui continuò a fissarmi...credo...-
Ger:Cosa c'è sei ferito? - era nervoso si vedeva ma era anche ...sorpreso?...
Ita: sei ancora qui?.... comunque,no, non sono ferito q-quindi puoi puoi andare
Ger: sicuro? Perché cammini così piano? Dovresti essere più veloce in queste situazioni - in questo momento ero davanti a lui ci dividevano solo pochi centimetri di distanza e circa 15cm d altezza ma lui continuava a guardare dritto difronte a se, parlando ,praticamente, al mio petto
Italia: I-io lo so, sono solo un poco lento, i-io ecco- lui continuava a parlare, e gesticolare alla mia camicia, perché ... cammina lentamente... attaccato al muro... non  mi guarda ... negl'oc... occhi....

Che sia?....

Feci un giro intorno a lui e mi pisizionai dietro la sua schiena ed effettivamente continuava a parlare al nulla

Ger: Italia - dissi ad alta voce perché mi potesse sentire, lui si girò di scatto, con la faccia preoccupata e nervosa, al vederlo così domandai senza mezzi termini









                 ...Italia sei cieco?...

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Spazio scrittrice

Allora signori e signore ecco la 3 parte
Spero vi sia piaciuta come a Russia piace il culo di USA

Russ: la smetti di ficcarmi nel tuo spazio manicomio?!

Io: no 😀

Il disegno l ho fatto io, è uno dei primi disegni che non faccio su carta quindi scusate se non è granché

            

AL DI LÀ DEI TUOI OCCHI (gerita)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora