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POV Italia

Ero di nuovo in aereo, per tutto il viaggio in macchina mio padre non mi aveva parlato, segno che era particolarmente in ansia, così decisi di chiedergli cosa lo tormentasse anche se già mi immaginavo quale fosse il  problema

Ita: Papà c'è qualcosa che non va?
IF:...Lo sa?- feci finta di non capire-
Ita: Cosa? Non ho capito- percepì il suo sguardo su di me-
IF: Germania... sa che sei ceco?

Ok, ero fritto, forse avrei potuto dire una piccolissima bugia bianca per salvarmi da due ore di paternale...a chi mento la verità è che non volevo che quello che era successo oggi fosse solo un incontro come tutti gli altri, vuoto, non so il perché ma so che era così...e poi per la paternale, oh! Ma sapete cosa vuol dire, soprattutto quando tuo padre sembra il mix tra una madre stressata e una suocera quando entra in paranoia! Anche se, a dire il vero odio mentire a mio padre non lo faccio quasi mai e di sicuro non l'ho mai fatto su certi argomenti ma a volte l istinto oltrepassa la ragione e i rapporti per un nanosecondo si azzerano e il mio istinto stava urlando di mentirgli

Ita: No, non lo sa, ho seguito il rumore dei suoi passi... -
IF: oh benedetto sia Vaticano!- sospirò sollevato, senti come rilassò i muscoli lasciandosi andare sul sedile-
Ita:si...ecco... credi che potrò partecipare ad un altra riunione?- forse sono stato brusco ma la curiosità mi divorava da dentro
IF: STAI SCHERZANDO- sentì come sobbalzò dal sedile- per poco non mi facevi morire e poi sei stato quasi scoperto!
Ita: È stato un incidente!
IF: Un incidente che può ricapitare
Ita: Ma non è detto ed in caso saremmo già pronti no?!
IF: NO!- mi sorpresi per la sua reazione  -... Italia... scusami, sai che ti voglio bene- respirò profondamente mi prese il viso, penso per farmi guardare nella sua direzione, nel mentre me lo accarezzò con il pollice - ma sai come la penso sull'argomento, meno persone lo sanno meglio è - mi abbracciò-
Ita:.. Papà... lo capisco ma sono cresciuto sai ...-ricambiai l abbraccio- vorrei solo un po'di libertà -lui sospirò-
IF: ci penserò - si staccò e mi prese per le spalle- ma lasciami un po'di tempo, ok?
Ita: Ok!-gli diedi un bacio sulla guancia-
IF: Ruffiano -rise-

Ok so che non è molto ma almeno ci penserà...spero...in ogni caso, sentivo che oggi era stato un giorno speciale, di svolta come se fosse un nuovo capitolo, non solo perché ero riuscito a convincere mio padre a darmi finalmente più libertà ma anche... per lui, al pensiero, per un attimo mi sembrò di sentire ancora le sue braccia stringermi,  sentì le mie guance scaldarsi CAZZO ITALIA DATTE UNA CALMATA!...beh non posso dire che non mi sia piaciuto, insomma era da tanto che non parlavo con qualcuno di "estraneo" in relativa, visto che eravamo nel mezzo di un terremoto, tranquillità senza la presenza di altre persone solo io e lui a correre e chiacchierare mentre cercavamo l uscita

IF: Dovremmo essere quasi arriv-Italia ti senti bene ? Sei rosso- in quel momento uscì dai miei pensi e mi resi conto che le mie guance erano ardenti ed il fatto che mio padre me lo facesse notare non aiutava-
Ita: Si pa' sto bene ho solo un po' caldo - dissi per poi iniziare a sventolare la mia mano per farmi aria-
IF: A me sembra che si stia bene ma se  vuoi chiedo dell'acqua all'hostess- grazie al cielo se l'era bevuta-
Ita: si grazie-

Poco dopo sentì i passi dell hostess, mio padre compró la bottiglia per poi passarmela la bevvi senza fare troppe domande per poi sentire una voce dire che stavamo per atterrare, scendemmo tranquilli ed una volta arrivati a casa io andai sul mio letto a riposare e pensare a tutto quello che era successo oggi il meeting, il terremoto e lui ... inconsciamente mi si formò un sorriso lieve sulle labbra e sospirai

... Germania...

POV Germania

Eravamo appena usciti dal McDonald's e stavamo salutando Messico e Canada che se ne stavano andando mano nella mano

AL DI LÀ DEI TUOI OCCHI (gerita)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora