4

1.5K 74 29
                                    

...Italia, sei cieco?...

POV: Italia

Quelle tre parole giunsero alle mie orecchie come un proiettile in pieno petto, lo aveva scoperto.... lo sapeva... quel segreto che ero riuscito a nascondere per anni a quasi tutti, svelato da... chi? Neanche lo so... ma come ero arrivato a questo punto? Doveva essere una giornata fantastica! Finalmente avevo convinto mio padre a farmi partecipare ad una riunione, per molti è più che altro è una scocciatura andarci ma per me è una via di fuga, solitamente devo stare tutto il giorno a casa e da quando i miei fratelli, San Marino e Vaticano, sono andati a vivere da soli non ho più nessuno, della mia età, con cui passare il tempo e chiacchierare.
Per questo quando uscii di casa ero così felice, per quanto riguarda mio padre sentivo che era molto teso , ma neanche questo mi scoraggiò! Voglio dire, non solo ero uscito ma saremmo anche andati a Madrid!! Fin'ora ero andato solo alle riunioni che si erano effettuate a Roma, Milano o Napoli quindi era la mia prima volta all estero.

Una volta arrivato ero così emozionato, anche se non potevo vederlo ero felice di essere in un posto nuovo, arrivato con mio padre alla sede della conferenza con la ONU ci sedemmo ai nostri posti, inizialmente parlai un poco con lui ma poi arrivò Impero Giapponese e mio padre balzò in piedi, lui dice che tra loro due c'è niente ma ci credo poco, subito dopo arrivarono URSS e Reich, come lo so ? Beh prima di tutto ho riconosciuto le voci e poi mio padre li ha salutati scandendo bene i nomi, era una cosa che faceva per me per aiutami a capire chi avessi attorno, ad un certo punto sentii degli sguardi sopra di me ma non ci feci molto caso, insomma capisco che sia strano vedermi visto la mia scarsa presenza ai meeting, non parlai con nessuno ma mi andava bene così mi bastava sentire la presenza di altre persone attorno a me , poco dopo arrivò ONU e inizio l assemblea, al principio cercai di spostare il mio sguardo dove sentivo provenire la voce delle varie nazioni, è una cosa che ho imparato a fare per cercare di sembrare più "normale", ma se c'è troppo rumore non riesco a concentrarmi e quindi ho optato per abbassare lo sguardo, neanche cinque minuti e sentii di nuovo uno sguardo perforante su di me ma questa volta non mi era indifferente anzi stranamente mi piaceva , sentivo che non era uno sguardo carico di critiche o con cattive intenzioni, anche se non lo potevo vedere lo percepivo

Tutto filó liscio ma ovviamente la mia fortuna non può durare più di qualche ora, il ché è comunque un record però vabbè, tornado a noi tutto era tranquillo mio padre chiacchierava con i suoi amici, io ero di fianco a lui, quando sentii una vibrazione sotto i miei piedi e, sfortunatamente, sapevo perfettamente di cosa si trattava ma non feci in tempo a dirlo che arrivo la seconda scossa, era forte e tutti si spaventarono e arrivò ONU che iniziò a dire di uscire in modo ordinato, ovviamente nessuno lo ascolto e tutti si spinsero l un con la altro per cercare di uscire per primi, mio padre mi trascinava tenendomi fortemente la mano ma quando un altra forte scossa si fece presente le persone si accalcarono ancora di più e io e papà ci separammo, normalmente non sarebbe stato un problema essendoci persone che urlavano " uscite di qua" o "girate di là" ma con tutta quella confusione non riuscivo ad ubicare nessuna voce e seguire le istruzioni mi era pressoché impossibile, conclusione mi persi e iniziai a vagare attaccato saldamente al muro con una mano mentre con l' altra  cercavo di sentire se c'era qualcosa davanti a me, ero completamente disorientato , cercavo di camminare piano per evitare di inciampare, fino a quando non ho sentito dei passi avvicinarsi e beh eccomi qui a "fissare" il punto in cui credo si trovi la testa del mio accompagnate cercando una scusa nella mia testa che avesse senso, purtroppo il mio silenzio parlò per me

Ger:..lo sei vero.
Ita:- ero alle strette non potevo fare altro che dire la verità- si, si sono ceco

.... silenzio....

...Poi...

...Un altra scossa...

Ger: ATTENTO!!

Sentii come mi tirava a se probabilmente si era staccato qualcosa dal soffitto, sta di fatto che misi le mie mani nel suo petto, era forte e ben allenato era...era caldo... piacevole... MA CHE STO PENSANDO! Un perfetto sconosciuto mi sta abbracciando e io glielo sto lasciando fare! Lo spinsi via con forza

AL DI LÀ DEI TUOI OCCHI (gerita)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora