Cap.15

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A:"non ti dovrei nemmeno aprire per quanto mi riguarda, ma se ti interessa è dalle 3 di stamattina che piange nel bagno quindi prego e non ringraziarmi. Ti sto solo facendo un favore"
M:"vado"

Cecilia's pov
Sentì qualcuno bussare alla porta del bagno
C:"chi è?" Chiesi tra le lacrime
M:"so che non vorresti nemmeno sentirmi, ma ti prego, aprimi"
C:"mi pare di averti già mandato a fanculo solo una volta, non vorrai costringermi a farlo anche una seconda"
M:"se per te le cose stanno così allora ok"
Silenzio
Dopo sentì qualcuno piangere, era Mario. Stava veramente piangendo
Aprii la porta
C:"stai veramente piangendo o lo fai solo per abbindolarmi?"
M:"dammi almeno la possibilità di spiegare come sono andate le cose"
C:"parla"
M:"ero li sul divano e questa mi si avvinghia addosso. Avevo bevuto, non ero in me e ho fatto quello che ho fatto. E poi mi sono reso conto del mio errore e sono venuto a cercarti fin qui. So che l'ultima volta che un'uomo si è scusato con te per il suo non essere lucido eri prima finita in ospedale e non pretendo che tu capisca subito, ti ho mancata di rispetto ma credimi non l'ho fatto intenzionalmente. Sono strano in questo periodo, è vero, e noi stiamo cambiando, e questo mi fa male. Non ho per niente la situazione sotto controllo e ho paura, ma non posso affrontare tutto da solo, non ho la forza di farcela adesso. Mi manchi. Mi manca quello che c'era prima, mi manca tutto"
C:"è vero, in quest'anno sono successe tantissime cose, il successo, il vivere insieme, il mio trasferimento, Andrea e tanto altro. Ma io non ho mai smesso di amarti. È vero, ti ho trascurato e mi scuso per questo. E me ne sono resa conto. E non so nemmeno se voglio lavorare ancora e stare distante da te. Io voglio stare con te e basta. E fanculo tutto il resto, mollo il lavoro, ritorno li e vada come vada. Se le cose le dobbiamo affrontare le affrontiamo insieme. Tante cose nella vita mi sono andate male ma forse tu sei l'unica che non è andata in merda come tutto il resto"
M:"quindi?"
E lo bacio. Lo bacio come non avevo mai fatto in vita
M:"questa è la vera Cecilia che conosco, quella che solo io so com'è. Dio se mi eri mancata. E adesso andiamo a casa, prendiamo le tue cose e torniamocene a Milano. So di non essere quel classico ragazzo benestante di buona famiglia che sa darti una situazione stabile. Nella mia vita la stabilità non so nemmeno cosa sia. È sempre stato tutto un casino dietro l'altro, ma credimi, una sola cosa è sempre stata uguale, ed è il mio amore per te"
C:"e io non desidero altro che te"

Erano passate un paio di settimane da quando ero tornata li. Mi ero licenziata dal quel bar e praticamente vivevo a spese di Mario. Ma a lui andava bene così. Un giorno gli raccontai di Anna e lui si incazzò terribilmente.
M:"ora vado a farci io due parole con Chris"
Entrò in camera sua, trovò lui e altre due tipe sul suo letto.
M:"io e te dobbiamo fare un bel discorsetto"
Ch:"dai non rompere, non vedi che sono occupato"
M:"voi due fuori, e non vi voglio più vedere qui"
Le tipe si alzarono e andarono via
Ch:"che vuoi"
M:"quando hai intenzione di scusarti con Anna? No spiegamelo. Tu la stai abbandonando per una cosa che sai benissimo essere colpa tua e le stai addossando delle colpe e delle responsabilità che non ha"
Ch:"che cazzo te ne frega di lei, era una, come tante"
M:"no, non lo era, e lo sai"
Ch:"invece si" disse sempre con un tono più incazzato
M:"se non te ne fregava nulla allora non staresti così"
E in quel momento tutta la rabbia che si portava dentro esplose. Urlava e tirava pugni ovunque. Eccoli, i sensi di colpa che si portava dentro da 8 mesi a questa parte, eccole le responsabilità che non si voleva prendere, ecco i problemi che non voleva affrontare.
Ch:"la sai la verità? Non è passato giorno da cui l'ho lasciata che non abbia pensato a lei. A lei e a nostro figlio. Ho paura di non saper fare il padre, ho paura di tutto. Ho paura che lei adesso non mi rivoglia più, per come l'ho trattata e per quello che le ho detto"
C:"su questo avrei da ridire"
Ch:"e tu da dove sbuchi?"
C:"quando hai iniziato a urlare sono venuta a vedere che succedeva. Ma tornando a quello che dicevo prima, lei aspetta ogni giorno il tuo ritorno, da sola non ce la farà mai e tu lo sai. Quindi ora, caro figlio di puttana che non sei altro, ti lavi, ti sistemi e vai da lei e la porti qui, dovesse servirti anche la forza"
M:"bro, ti posso assicurare che è meglio crescere con un padre incapace piuttosto che non averlo nemmeno"
E con faccia mesta Chris esegue gli ordini e va da Anna.

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