Cap.4

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M:"ehi piccola"
Piccola? Mi fece strano leggere quel nome
C:"ehi Mario"
M:"allora poi a casa tutto a posto?"
C:"non molto, la situazione non era delle migliori"
E gli raccontai dell'orribile scenario che si era palesato ai miei occhi al mio rientro a casa
M:"cazzo, che incivili. Volevo chiederti una cosa, ti andrebbe un giorno di uscire io e te? Magari la prossima volta che ritorni a Genova. Ho visto che hai la passione per il rap e quindi volevo chiederti dei consigli su dei pezzi che volevo far uscire"
Mi aveva seriamente appena chiesto di uscire? A quanto pare si.
C"va bene, la prossima volta che vengo a Genova ti avviso"
M:"perfetto. Ora devo andare, ci sentiamo. Ciao😘"
C:"ciao💕"
Cazzo, stavo seriamente per uscire con lui. Mi erano finalmente usciti gli attributi
Tra mille pensieri e paranoie tornai a casa a riprendere Anna. Si era appena svegliata e sul collo aveva una collana di succhiotti, uno più grande dell'altro
A:"ehi, ma dove sei stata? Ti abbiamo cercato ieri"
C:"sisi lo vedo" dico guardando i suoi succhiotti e il tipo collassato dietro di lei
A:"scusami ceci, davvero"
C:"scusa? Dopo avermi abbandonata la in mezzo a tutti?"
Era mortificata, ma dal tronde avrei dovuto aspettarmelo da lei. È sempre così
Ormai si era fatto mezzogiorno. Volevamo andare al mare, così in poco tempo ci preparammo, presimo le nostre cose e ringraziammo michelle per l'ospitalità. Il mare era la prossima tappa
Entrambe ci raccontammo della serata, lei del tipo, da quel che ho capito si chiama chris e l'altro si fa chiamare roccia o una cosa del genere e io le raccontai di Mario.
A:"hai approccciato con un essere maschile? Wow, incredibile davvero"
C:"ma smettila stupida, però è molto carino e simpatico"
Dopo aver passato la giornata al mare presimo il treno per tornare a Milano e ci dirigemmo a casa.

La porta era aperta, qualcuno era in casa, entrai e vidi Davide
È vero, dovevamo vederci e me ne ero dimenticata
D:"dove sei stata?"
C:"potresti almeno salutarmi davide"
D:"dimmi dove cazzo sei stata"
C:"ero andata con anna a sentire un concerto"
D:"non ti credo"
E mentre me lo dice mi molla uno schiaffo
D:"sei una bugiarda"
E questa volta un pugno
D:"mi hai mentito"
Un altro pugno
Non avevo nemmeno la possibilità di reagire
Nessuno era a casa, ero sola con lui
Non riuscivo a fare nulla, ero li, immobile mente lui mi insultava e mi picchiava.
Gridai con tutta la voce che avevo in corpo
C:"AIUTO"
dopo quello ricordo di non aver più sentito nulla

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