Appena scendiamo ci viene incontro Michelle, una rossa abbastanza bassina ma molto magra e bella. In mano aveva una canna già accesa, ce la offrì, entrambe accettammo
In macchina
M:"dai su ragazze che stasera ci divertiamo"
A:"michi, tu pensavi di puntare in alto o in basso?"
M:"in alto ma ovviamente"
Mentre loro parlavano di questo alto e basso mi intromisi per capire cosa stessero dicendo
C:"ma cosa intendete voi?"
A:"ma chi portarsi a letto, ovviamente!"
Ah, lo immaginavo, questa è come Anna appunto.
C:"beh, sappiate che io non vi seguo, sono fidanzata"
Michelle sembra affranta da questa cosa ma non dice nulla
Scendiamo dalla macchina e arriviamo a casa di michelle. Un piccolo appartamento nei quartieri popolari, non potevo di certo immaginare una villa di lusso.
Il pomeriggio passa tra chiacchiere, canne e discorsi senza un particolare senso.
Arriva la sera e iniziamo a prepararci, Anna decide di mettere una gonna molto corta e un top di pizzo molto corto, michelle indossa un tubino super scollato e che le arriva appena per coprire la coscia. Io sembravo la più vestita delle tre, avevo una maglia annodata e un paio di normalissimi shorts di jeans con le mie fidatissime vans.Ci incamminammo verso il bar in cui si sarebbe svolto il concerto, era pieno sbombato e non si riusciva praticamente a respirare. Durante la serata perdo le altre due dopo poco e mi trovo da sola al bar a ordinare da bere sperando che qualcosa le porti li.
Mentre la mia pazienza aveva raggiunto il limite mi si presenta un ragazzo, alto, moro, palestrato e con due occhi marroni stupendi
X:"che ci fai qui tutta sola?"
Non sapevo se dargli corda o meno, ma visto il fatto che ormai non parlavo con anima viva da quando ero entrata mi andava bene qualsiasi cosa.
C:"le mie amiche mi hanno lasciata qui da sola e io non sapevo dove stare per stare lontano dalla folla e poi da qui si vede bene nader
X:"anch'io ho perso i miei amici qui, ti spiace se sto qui con te a vedere il concerto?
C:"certo certo"
X:"oh scusa, non ti ho nemmeno chiesto il tuo nome"
C:"piacere Cecilia, tu come ti chiami?"
X:"Mario... sei di qui o vieni da fuori?"
C:"sono una genovese di nascita che si è trasferita qualche anno fa a milano in calvairate"
M:"pensavo fossi del luogo, visto l'accento. Io invece sono di qui ma vorrei tornare a Milano. Li com'è?"
C:"il centro lo conosco molto poco, li in calvairate è abbastanza difficile, devi farti saper rispettare"
E mentre stavamo parlando il concerto inizia, io e Mario ci buttiamo in pista per vedere nader, passiamo davanti a tutti, sembra che lui conosca chiunque qui dentro. Il concerto è stupendo, nader questa sera si supera.
Quando il concerto finisce ho ancora l'adrenalina in corpo, forse per nader, forse per aver conosciuto e ballato con mario, forse per il caldo e il casino e decido di uscire. Mario se ne accorge e mi segue.
