Cecilia's pov
Qualche settimana più tardi...
C:"COME CI SFRATTANO? MAMMA? L'AFFITTO?"
Avevamo già avuto in passato problemi con la banca ma arrivare a sfrattarci non ci era mai capitato.
Ma:"si cecilia, si. I due lavori che faccio non bastano"
C:"e dove andremo?"
Ma:"non lo so. Non lo so"
Avevo appena scoperto che di li a poco sarei stata sfrattata da casa mia. Non volevo più essere un peso per mia madre, avevo 20 anni ormai. Ma non sapevo cosa fare
C:"mamma, forse è ora che io vada a vivere da sola. Tu potrai andare da Fabrizio, il tuo compagno e io troverò un posto dove vivere. Ormai è ora che mi faccia una vita"
Effettivamente un'idea di dove andare ce l'avevo ma dovevo avere il 100% dell'appoggio.
Ma:"sei sicura ceci? La mia bambina lasciata alle intemperie del mondo da sola. Sarai capace di affrontare tutto?"
C:"si mamma, ormai sono grande. Mi troverò un lavoro e una casa, visto che non sono più sola"
Ma:"cosa vorresti dire?"
C:"beh ecco, ora ho un fidanzato"
Ma:"e da quanto state insieme?"
C:"da qualche settimana, ma lo conosco da più di un'anno. Vive pure nel nostro stesso palazzo"
Ma:"e quando pensavi di dirmelo?"
C:"mamma, non c'è mai il tempo. Per via del lavoro ci sei pochissimo, a malapena mi ritengo fortunata di vederti due ore al giorno. Ma non sentirti in colpa per questo, so quanto tu lo faccia per me ma ora voglio darti io una mano. Vai da Fabrizio, io me la caverò"
Ma:"forse hai ragione. Scusami se non ho mai avuto tempo per te"
E tra le lacrime ci abbracciamo.
Passammo tutto il pomeriggio a inscatolare qualsiasi cosa ci fosse in quella casa. Ne avevamo davvero tanta di roba e tanta ne avremmo poi buttata via. L'appartamento vuoto sembrava molto più grande di quello che era in realtà.
Di li a una settimana ci avrebbero buttato fuori da li e io dovevo trovare una casa.
Quella sera io e Mario uscimmo insieme
M:"allora come vanno le cose a casa?"
C:"male, ci hanno sfrattato del tutto. Mia madre va dal suo compagno e io non so dove stare"
M:"beh per un periodo potresti venire a stare da noi. Per lo meno finché non trovi qualcos'altro"
C:"ma agli altri andrebbe bene?"
M:"se lo fanno andare"
C:"davvero lo faresti?"
M:"si"
E il giorno dopo avrei portato le cose da lui. Avevo spiegato la mia idea a mia madre e le presentai Mario che mi diede una mano con tutto.
Salutai mia madre, non l'avrei rivista per un bel pò.La vita li in quell'appartamento non era semplice. Ci vivevano solo maschi e su 4 che erano io ero l'unica donna. Anna e Chris avevano litigato e lei non l'avevo più vista nel giro di 7 mesi a questa parte. Era tornata a Cinisello e non ero ancora riuscita a vederla. Da quel che sapevo era andata a vivere da sola. Suo padre dopo aver saputo tutto l'aveva buttata fuori di casa.
Avevo trovato lavoro come barista ma il posto era molto lontano e mi ero trasferita dall'altra parte di Milano. Da circa 3 mesi vivevo da sola e appena potevo tornavo in Calvairate. Vedevo Mario pochissimo ma qualcosa tiravo a casa e il tutto non mi dispiaceva.
Un giorno notai che il mio capo, Andrea, mi faceva il filo. Lo ammetto, era proprio bello ma io ero fidanzata e non potevo cedere in tentazione.