Xavier cavalcava velocemente. Non doveva assolutamente farsi vedere dalle guardi del re del nord appostate al confine. Non voleva rotture di scatole. Voleva arrivare davanti al palazzo il prima possibile e farsi fermare dalle guardie avrebbe richiesto solamente più tempo per arrivare ad Avaris.
Per sua fortuna il confine lo passò con tranquillità, ma ora arrivava la parte più difficile: nascondere i suoi capelli bianchi. Chiunque l'avesse visto l'avrebbe riconosciuto come un Lione a prima vista. Il principe si mise il cappuccio in testa e, dopo averlo fermato per bene con la sciarpa che teneva intorno al collo, continuò la sua cavalcata.
Quando arrivò ad Avaris non si sentiva più le gambe per quanto aveva cavalcato, lo steso valeva sicuramente per il suo cavallo che aveva deciso volontariamente di diminuire l'andatura.
Xavier lo lasciò fare e si ritrovò a camminare praticamente a passo d'uomo. Il ragazzo poté così vedere tranquillamente la città. Rispetto alle loro c'era meno natura tra le case, ma comunque era una città stupenda. La gente era allegra e spensierata mentre camminava per la strada principale che portava fino al castello.
Una volta difronte al portone di quest'ultimo Xavier scese da cavallo e si guardò intorno per capire dove poter mettere il cavallo.
Due guardie gli si avvicinarono.
- cosa volete?- chiese una delle due mentre l'altra lo stava osservando attentamente pronta ad intervenire in qualunque momento.
Xavier sorrise e si tirò giù il cappuccio rivelando i suo capelli bianchissimi che fecero immobilizzare le due guardi.
Il principe dei Lioni alzò le mani per far vedere di essere disarmato.
- sono il principe Xavier Loss, sono qui perché vorrei poter parlare con il vostro re. Non ho armi con me- disse il ragazzo aprendo anche il mantello e rivelando che era vestito con un pantalone aderente di cotone e una camicia di lino celeste. Se avesse avuto qualche arma addosso si sarebbe vista subito.
- chi ci garantisce che non userai la magia?- chiese la prima guardia, quella con i baffi.
Xavier scoppiò a ridere.
- noi non abbiamo la magia, abbiamo un'affinità particolare con la natura, ma non possiamo governarla, e lei che governa noi- disse il ragazzo con tranquillità rimanendo sempre con le braccia spalancate.
- facciamolo entrare. Tu prendi il cavallo io lo porto dal re- disse il baffuto per poi puntare la sua spada verso il fianco di Xavier per incitarlo a camminare.
Il ragazzo lo assecondò e dopo poco si ritrovarono all'interno del palazzo. Tutti i domestici si fermarono a guardare il ragazzo dai capelli bianchi mentre camminava con la guardia al suo fianco. Xavier non si era mai sentito così in imbarazzo come in quel momento.
Si fermarono davanti a una porta riccamente decorata e la guardia abbassò la spada per poi bussare. Una volta ricevuto il permesso di entrare guardò male il principe ed entrò seguito a ruota dal ragazzo.
- vostra altezza scusate il disturbo- disse la guardia inchinandosi. Xavier nel mentre si guardava intorno. La guardia lo aveva portato all'interno dello studio del re dove su uno dei tavoli più grandi si poteva notare la cartina con sopra il regno di Xart, proprio come quella che aveva suo padre nel suo studi.
Xavier riportò lo sguardo davanti a se quando sentì gli occhi del re Aloise che lo scrutavano attentamente.
- l'abbiamo trovato davanti al castello, ha detto di voler parlare con voi- finì la guardia.
- grazie puoi andare- disse Aloise non togliendo gli occhi da quello grigi di Xavier.
La guardia esitò un attimo prima di uscire dalla camera facendo rimanere da soli i due.
Xavier fece un piccolo inchino con il capo prima di parlare:
- mi scuso per il mio arrivo così irruente. Sono il principe Xavier dei Lioni. Sono qui perché vorrei proporre un accordo- disse il ragazza alzando nuovamente il capo una volta finito di parlare.
- non mi sarei mai aspettato di ritrovarmi il principe dei Lioni nel mio studio. Come avete fatto ad oltrepassare il confine senza essere visto?-
- credo che la foresta mi abbia celato agli sguardi dei vostri soldati. Il resto del tempo ho tenuto il cappuccio sui miei capelli-
- ammirevole. Che genere di accordo vorresti proporre?- chiese Aloise sinceramente colpito dal coraggio che aveva dimostrato quel ragazzo.
- un accordo che ci permetta di non attaccarci a vicenda. La guerra porta solo morte e istruzione e non è mai la scelta giusta-
- dovresti parlarne anche con Narec. Siete voi comunque che avete iniziato-
- so di dover parlare anche con lui, ma prima volevo assicurarmi che voi non attaccaste il mio regno. E poi mio padre ha fatto quello che ha fatto solo perché pressato dai nobili- disse il ragazzo.
- quindi se ho capito bene volete mettere fine al vostro ideale di indipendenza e concordare prima con me, che sono l'unico dei quattro regni a confinare con voi, e poi con Narec per poter ritornare alla pace?- chiese Aloise.
- si- disse Xavier felice che il re avesse capito le sue intenzioni.
- non ci riuscirai mai- Xavier rimase di stucco a quelle parole e Aloise se ne accorse. - ho capito fin da quando hai iniziato a parlare che il tuo intento era buono, ma la cosa verrà messa ai voti e sinceramente non so cosa risponderanno gli altri regni- disse Aloise sorridendo al ragazzo.
- non fa niente, voglio provarci lo stesso- disse Xavier leggermente demoralizzato da quelle parole.
- ammiro la tua forza di volontà, ma credo che il massimo che otterrai sarà il fatto che i miei soldati lasceranno il confine-
- voglio comunque provarci. Se non ti butti non saprai mai quando è profondo il pozzo- disse il ragazzo che nonostante stesse tremando era più che convinto di quelle parole, erano quelle che era solita ripetergli sua madre quando non voleva fare qualcosa di nuovo.
- nella migliore delle ipotesi Narec potrebbe votare a tuo favore, ma comunque rimangono gli altri tre re che voteranno di sicuro no-
- nel caso andasse male otterrei lo stesso la pace con voi?- chiese Xavier.
- con me si, anzi ritirerò il prima possibile le mie guardie dal confine. Sono stanco di questa guerra-
- grazie mille- disse il bianco inchinandosi felice di essere riuscito ad ottenere almeno una cosa.
- sei davvero sicuro di voler esporre la questione a tutti i regni?-
- si, voglio che i Lioni facciano parte definitivamente di Xart-
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Kizuna
RandomViene organizzato un matrimonio combinato per unire due regni governati da due re che non si sopportano nonostante in passato fossero stati grandi amici. Il matrimonio riuscirà a ricucire quel legame? O andrà a finire male come pensano tutti i citt...