Epilogo

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Alice arrivò quasi di corsa in piazza, trottorellando con le braccia cariche di vassoi, seguita a breve distanza da suo padre che cercava di tenere il passo della figlia, mentre quella sbraitava continui ordini al suo seguito - costituito anche da Diego, Claudio, sua madre e un altro paio di persone, come lei intenti a trasportare qualcosa -, neanche fosse una specie di generale dell'esercito.

Paolo vide arrivare il gruppo proprio un secondo dopo essere riuscito a stendere la tovaglia sul grande tavolo che avevano piazzato davanti all'albero che si ergeva al centro della piazza, mettendo in disparte, per quel giorno, quello che solitamente veniva utilizzato per i tornei di carte. L'amica si liberò le braccia, riponendo i vassoi sulla superficie, indicando agli altri di fare altrettanto.

-Dovrei portarti in caserma con me, di tanto in tanto; magari, al mio collega verrebbe voglia di essere più ordinato- disse, rivolgendosi a lei.
-La voglia gli verrebbe in un batter d'occhio e sicuro vi manderei entrambi a quel paese entro un paio di ore: non lavoro bene circondata da persone pigre- rispose con fare altezzoso, rivolgendogli un'occhiataccia.
-Due carabinieri in un paesino con un tasso di criminalità pari allo zero. Ci siamo dovuti adattare- ribatté Paolo con un sorrisino malizioso a incurvargli le labbra. Alice arrossì e il perenne sbuffò di farina che le faceva compagnia sul viso sembrò risaltare maggiormente sulla sua pelle accaldata dall'imbarazzo. Paolo protese una mano nella sua direzione, accarezzandole la guancia con delicatezza, pulendola dalla farina con un pollice.

-Ehi! Sta arrivando Maryam!- esclamò Diego, attirando la loro attenzione. Anche la giovane giunse da loro di corsa, come se quel giorno le viuzze che si dipartivano dalla piazza fossero diventate una specie di corsie di accelerazione, rendendo più veloci e leggeri i passi di tutti.

-Sono contenta che tu l'abbia notata- disse un anziano signore, prendendo posto su di una panchina, al fianco di altre due persone, poggiando entrambe le mani sulla parte ricurva del suo bastone da passeggio. - Vedi di guardarla bene, giovanotto, che certi fiori ti vengano strappati sotto al naso prima che tu te ne accorga- continuò serio, lisciandosi la lunga barba bianca con una mano.
-Nonno!- lo richiamò Diego, arrossendo e distogliendo lo sguardo da Maryam, ormai così vicina a loro da potere udire quanto quelli si stavano dicendo.

-Mio padre!- ansimò la ragazza con il fiato corto, portandosi una mano alla base della gola.
-Che succede?- le chiese la madre di Alice, avvicinandosi alla giovane con espressione apprensiva.
-Gli è preso il panico! Omar non riesce a convincerlo a uscire di casa!- esclamò.
-Ha cambiato idea?- le chiese Claudio e la ragazza scosse la testa con violenza. -Ha solo paura di sembrare ridicolo con addosso un abito elegante occidentale- rispose, battendosi una mano sulla fronte con fare melodrammatico. I presenti si misero a ridere e un paio di loro si alzarono, dirigendosi verso l'abitazione dei Damir con l'intenzione di supportare Rashid, aiutandolo a farsi passare l'ansia e tutte le sue stupide fisime riguardo ciò che stava accadendo.

-E si stanno solo fidanzando. Pensa cosa accadrà quando si sposeranno- borbottò Matteo, sbucando dal bar, seguito a ruota da sua madre: Anna indossava un bellissimo abito primaverile, animato da piccoli disegni a fiorellini colorati che le lasciava scoperta la curva delle spalle. Sembrava una ragazzina e il sorriso che le incurvava le labbra non le impedì di dare uno scappellotto al figlio, muovendosi con innata grazia, nonostante tutto.
-Ahi!- protestò Matteo, portandosi una mano alla nuca.

Presto la piazza si riempì di gente, sembrava che tutti gli abitanti del paese fossero arrivati per partecipare alla festa e, probabilmente, era proprio così.
Rashid non si fece attendere molto e il piccolo gruppo di persone che erano andate a recuperarlo lo trovarono già per strada, tallonato dal figlio, con un'espressione truce in viso, indispettito, ma ansioso di recarsi dalla sua innamorata. Gli amici lo presero bonariamente in giro durante tutto il tragitto verso la piazza e ben presto l'uomo cedette, unendosi alle loro risate.

UNSETTLED ~ Storia di amori e gelosieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora