Capitolo I

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Come ogni mattina il portone si apriva con grande urto contro la ringhiera, frutto di grande stress di Dania, che ogni mattina accompagnava la sua figlioletta Cloe all'asilo. Era difficile conciliare la cura personale, per apparire almeno un po' decente agli occhi del corpo scolastico e delle altre mamme, e contemporaneamente curarsi della figlia, dal momento di farla alzare fino al momento di convincerla ad uscire di casa e assicurarsi del suo stato di salute. Aveva una leggera forma d'asma e nonostante fosse subentrata la stagione fredda sembrava che non fosse migliorata la situazione. I medici le avevano diagnosticato una disfunzione della parte inferiore del polmone destro e dopo alcuni accertamenti le avevano consigliato di evitare la città per via dello smog e le graminacee degli alberi concentrati al centro, nelle aiuole dei parchi. Era una bella visione, metteva allegria, ma per la salute della piccola Cloe, di soli 5 anni e tanto debole, era meglio vivere in periferia, con aria salubre e insatura di micropolveri. Dania non se la sentiva di operarla a quella tenera età e avrebbe aspettato ancora qualche anno. Questa era l'ultima settimana in Marcon Street, una schiera di case per benestanti, i quali erano loro. Era stato un anno di rinunce per loro per raccimolare qualche migliaio di sterline da dare via per una baita nel bosco, a qualche metro di altitudine in più rispetto alla cittadina. Era la classica casetta di montagna, in legno d'abete, circondato da conifere che non avrebbero influito sulla salute di Cloe. Le carte erano state scambiate, la loro casa in vendita e aspettavano l' acquirente.

E mentre si concentrava a non scivolare sui tacchi che a malapena facevano attrito con l'asfalto, che sembrava un telo insaponato per via della nebbia leggera e dei primi muschi che crescevano sul decennale marciapiede, e contemporaneamente a tenere la mano della piccola che amava scappare sulle sue gambette, arrivarono in macchina. Ultima settimana a Tinkerland. L'emozione scalpitava in tutti i membri della famiglia, anche se li avrebbe allontanati dal centro di cinquanta minuti con la macchina, ma avrebbero fatto di tutto per la salute di Cloe, ultimamente più allegra all'idea di una migliore condizione di vita. Poi a lei piaceva la neve e lassù ne avrebbe vista davvero tanta per i prossimi tre mesi.

L'incontro con l'uomo smilzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora