Capitolo II

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-Barry aspetta! Abbiamo dimenticato questi!-

Dania manteneva tra le mani uno scatolone pesante, pieno di piccoli oggetti personali, conservati in un angolo remoto della casa. Piccoli ricordi del periodo in cui Dania e Barry erano fidanzati, circa dieci anni prima. Momenti belli e divertenti ma talvolta anche tristi, ma erano le solite baruffe di coppia. Dania era una ragazza quasi apatica, caratteristica che a volte faceva stare male il povero Barry, molto più vivace e affettuoso, che a volte affrontava la situazione di petto, mentre lei si tirava giù e si lasciava sopraffare dal momento. Un contrasto di caratteri che alla fine non ha fatto altro che renderli sempre più vicini ed affiatati, e che alla fine aveva fatto abbandonare a Dania l'orgoglio e l'indeterminazione. Adesso erano pronti ad affrontare ogni situazione con molta calma e felicità, trovando la soluzione migliore per il giusto vivere della famiglia.

Caricato tutto sulla Camaro, con Cloe dietro con la madre, si diressero verso la meta. Dopo quindici minuti la piccola si addormentò sul petto della madre. Erano partiti tardi quella sera di Gennaio, dopo aver passato un pomeriggio ad ultimare i bagagli e, nonostante avevano provveduto i genitori su tutto, la dinamicità e lo stress avevano portato tutti alla stanchezza. Arrivati in altitudine, il segnalatore termico della macchina cominciò a segnare una temperatura più bassa e la strada cominciò ad imbiancarsi all'orizzonte, e con i riflessi della luna piena, nascosta in piccola parte dall'improvvisa cappa di nuvole, aveva dei meravigliosi riflessi azzurri. Ecco l'indirizzo.

Appena spenta la macchina ecco che la ventola di raffreddamento si fece sentire.

Ad accogliere la famigliola fu un ometto basso e canuto, un po' spelacchiato e con la calvizie alla sommità del capo. Era molto impacciato e picchiava spesso le sue braccia accoglienti contro la pipa che teneva stretta tra le labbra.

-eccovi! Buona sera e ben venuti! Come state?- fece con un sorriso sdentato molto caldo, farfugliando per via della pipa che cercava di non farsi sfuggire dalla bocca.

-Oh, ci rivediamo! Come sta? La vedo in forma!- disse Dania con un sorriso ancora più ampio e allungando la mano verso la sua per una calorosa stretta. Il vecchietto allegro si prese la pipa nella mano sinistra e con la destra dette un bacio rispettoso e galante alla donna, per poi lasciarla e salutare Barry, per poi pizzicare lievemente la guancia della piccola che si stropicciava ancora gli occhi, seduta sulle braccia della mamma.

La serata passò con il trasporto dei bagagli dentro la casa, aiutati dall'ometto, e la sistemazione delle cose più importanti per la notte. Dopodiché, dopo un tè preso tutti insieme per collaudare anche la cucina, il vecchietto prese la sua 4x4 e li lasciò da soli per passare la loro prima notte nella casetta di montagna, avvolta dalla mistica coltre nevosa.

L'incontro con l'uomo smilzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora