Capitolo XV

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Cloe era stata messa nel letto, la porta d'ingresso della casa e le finestre erano state chiuse ermeticamente e tutto era al sicuro da eventuali problemi.

Dania e Barry erano in camera e tutti erano stanchi dopo la cena con i genitori dell'uomo ma la moglie era con la testa altrove ed era completamente assente dalle attenzioni del marito.

-Dania a cosa pensi?- le chiese preoccupato il marito. Nella sua mente vi era un tripudio di pensieri. Era felice di essersi rivolta ad uno specialista ma lei non si sentiva lo stesso capita. Era sicura che c'era veramente qualcosa di negativo intorno a lei. Non si poteva raggiungere il terzo grado di psicosi dal nulla, senza traumi apparenti, ed inoltre non poteva essere la paranoia poiché prima che quell'albero spoglio in lontananza sparisse, lei dentro era spensierata, felice.

All'improvviso Dania attirò

l'uomo verso di sé dalla nuca e cominciò a baciarlo intensamente. La sua mano scivolò poi lungo la schiena e poi lungo il fianco.

-che stai facendo amore?- disse Barry staccandosi dalle sue labbra meravigliato. Lei lo zittì con un altro bacio molto più sensuale.

-amore sicura? Insomma sei incin...- lo bloccò nuovamente. Cominciò a sbottomargli la camicia e a baciargli il petto lievemente mentre dentro di lui cominciò ad accendersi l'eccitazione, inginocchiato sul materasso, sottomesso ai suoi voleri. Ad un certo punto lui la prese per le spalle e la mise distesa sul letto supina, con la testa all'altro lato del letto e fece anche lui la sua parte. Dopo poco tempo si ritrovarono spogli, in un'unione intima, intensa e piena d'amore. Gli ormoni portarono via tutto ciò che era negativo. Una scarica di benessere attraversava il corpo di entrambi e uscivano da esso sottoforma di sospiri. La donna alzò la testa e dopo pochi minuti arrivò il momento. La donna capovolse la testa verso la parete alle sue spalle ed emise un urlo di spavento, staccandosi violentemente dal marito con una ginocchiata sul fianco per allontanarsi da lui involontariamente, il quale indicava in parte anche un gesto pudico. Ma il terrore era il sentimento maggiore.

LUI stava dietro di loro. Di nuovo. Era senza volto, ma la donna percepiva lo stesso l'aria minacciosa che voleva trasmettere quell'essere inquietante. Emanò un altro urlo, tra le braccia di Barry che cercava di tranquillizzarla mentre lui si guardava intorno, con l'affanno dovuto sia al momento che allo spavento. Era successo nel momento più piacevole che era per loro quello finale, non curandosi di aver macchiato il materasso.

La donna gridò di nuovo quando se lo vide scomparire davanti. Barry aveva capito perfettamente cosa le stava succedendo e stava cercando quindi di proteggerla.

Ma sentendo di non poter far niente cercò perlomeno di tranquillizzarla tenendosela stretta al petto in uno scatto fulmineo ma allo stesso tempo dolce.

Non era la paranoia, lei ne era sicura. Era tutto vero e stava accadendo proprio a lei. Solo a lei.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 23, 2014 ⏰

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