Capitolo IV

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Il rumore della porta che si chiuse attirò l'attenzione di Dania, che vide il marito stringere un foglio rivestito di nastro adesivo in mano. Poggiando la tazza di latte sul tavolo alla figlioletta si diresse verso Barry e, allungando il collo verso la facciata che egli stava leggendo, capì che era il foglio che era affisso affianco alla finestra del magazzino posteriore.

-Barry cos'è questo foglio?- ma la sua domanda era un po' retorica, dato che potevano saperne allo stesso modo e la scritta era abbastanza chiara.

-credi che dovremmo chiamare il signor Russell?- disse Barry aggrottando la fronte sul foglio.

-non so...forse sarebbe meglio. È preoccupante trovare certe cose..-

E così fecero. Barry prese lo smartphone e restò sull'uscio della porta col figlio umido nell'altra mano.

-Pronto signor Russell mi sente?-

-Buona domenica signor Galles! Avete bisogno di aiuto?- rispose prontamente il vecchietto, sempre con la voce che rispecchiava il suo essere allegro e arzillo, nonostante i suoi 64 anni di età.

-innanzitutto volevo scusarmi per il giorno e soprattutto per l'ora..-

-deve sapere che io a quest'ora sto già digerendo la colazione signor Galles! Sono un mattiniero io!- disse accompagnando l'affermazione con un'allegra risata.

-perfetto signore. Senta un attimo. Lei sa qualcosa di un foglietto affisso al muro con..beh..non so che collante sia stato usato..insomma, c'è scritto in grande "aiutatemi"..era affisso ad una facciata del magazzino dietro casa!-

-guardi signore, se avessi trovato un foglietto del genere lo avrei immediatamente tolto. Non ho idea di cosa si tratti, ho preso tutte le migliori accortezze e ho pulito la casa e l'unico foglietto che ho visto era quello della vendita della vostra odierna casa!-

-va bene, va bene. Non le rubo altro tempo, grazie per l'aiuto e buona giornata!- disse Barry tremando per via del vento freddo che proveniva da fuori. Chiuse la chiamata ed entrò subito, scrutando ancora lo strano foglietto ingiallito.

-non sa nulla a quanto ho capito..-

-esatto. Io direi di sorvolare e goderci questa bellissima casa. Io, te e la nostra piccola!- disse Barry abbracciando la donna in una stretta calda e passionale.

-la neve non scende più!- disse la bimba irrompendo nel momento rosa dei due. Infatti nel frattempo osservava l'esterno dalla finestra con aria triste.

-non preoccuparti amore mio, ne vedrai tanta in questi mesi! L'hai vista prima! E se vai a lavarti i dentini e a farti il letto dopo usciamo e facciamo un bel pupazzo di neve!- le disse dolcemente Dania, sciogliendo l'abbraccio per inginocchiarsi al fianco della sedia di Cloe. Ma dovette subito rialzarsi e spostarsi, poiché la bimba poggiò la tazzina vuota velocemente, scese dalla sedia saltandoci via,  per poi scappare in bagno buttando all'aria qualche gridolino allegro e sbattè la porta rumorosamente per via della fretta.

Nel frattempo i due coniugi andarono a prepararsi, e Barry cercò anche di riaccendere il fuoco.

Dopo qualche minuto di esitazione Dania prese la borsa che stava poggiata sullo schienale di una sedia e ci frugò dentro velocemente.

-amore..devo farti vedere una cosa- sussurrò avvicinandosi timidamente al marito.

-dimmi tutto cara!- rispose Barry alzandosi dal camino e posando il bastone di metallo sul gradino. La sua attenzione si concentrò solo su di lei in quel momento. Sapeva che ogni volta che lei diceva frasi del genere c'era sempre qualcosa di straordinario da mostrare o da dire.

Ella tirò fuori dalla tasca della borsa uno scatolo vuoto di un test di gravidanza.

-l'ho fatto prima di venire in camera e..ed era positivo!- disse con voce commossa e tremolante, sgranando gli occhi come raramente faceva.

-Davvero Dania? Stai dicendo sul serio?- chiese frettolosamente Barry stringendola di nuovo forte a se, questa volta però molto più forte e lei ricambiò ridendo e impugnandogli la maglia. Infondo lo desideravano davvero un secondo figlio.

L'incontro con l'uomo smilzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora