Avrebbero dovuto allenarsi, ed invece eccoli lì a dipingere un albero. Denki stava poggiato al tronco di cartone con cui quello era stato costruito, con gli occhi che tendevano a chiudersi, mentre Katsuki, in piedi su una scala, attaccava le foglie con una pinzatrice. Si chiese come fosse finito in quella situazione e si rispose che era semplicemente colpa sua, per non essere riuscito a trattenere un istinto, proprio a causa di quel ragazzo che stava a qualche metro da lui in quell'istante e che stava dipingendo una luna, mentre Hitoshi gli stava davanti blaterando qualcosa e facendolo agitare.
Il ragazzo dai capelli viola aveva in mano dei fogli, con il quale sembrava stesso supplicando a qualcosa Eijirou, che invece era restio. Alle loro spalle Izuku sorrideva alla sorella, atteggiandosi come al suo solito e l'irritazione crebbe ancora di più in Katsuki che si chiese cosa avesse fatto quel ragazzo, in quale casino intendesse mettere Eijirou, nonostante lo avesse conosciuto da qualche ora soltanto.
Sbuffò, prendendo una foglia e facendo il solletico al naso di Denki, dandogli fastidio, mentre il professor Aizawa stava davanti a loro blaterando le motivazioni per cui loro si trovavano lì, fino all'arrivo improvviso del coach Bakugou.
"Aizawa! Che ci fa qua la mia squadra? E voi due, in palestra!" esclamò arrabbiato l'uomo, che fece risvegliare completamente il mezzo addormentato Denki e fece scendere dalla scala Katsuki, che presero a correre verso la palestra, contenti della ritrovata libertà, nonostante al biondo non dispiacesse poter osservare Eijirou ancora per un po'.
[...]
"Secondo te ci danno dei crediti extra se partecipiamo al musical?" chiese improvvisamente Katsuki mentre si stava lì a scaldare con Denki, aspettando che il coach tornasse dalla presidenza in cui aveva portato Aizawa per l'attento che aveva portato alla sua squadra.
Così aveva detto letteralmente.
Denki lo osservò confuso, normalmente sorpreso da quella domanda. Katsuki non aveva mai avuto interessa in quelle cose, quindi il biondo non seppe se prendere quella domanda seriamente o meno.
"E a cosa ti potrebbero mai servire?" chiese, cercando di metterla sul ridere, mentre si afferrava il braccio e lo stirava, evitando così di poter avere dei crampi dopo l'allenamento.
"Così, magari per il college" rispose velocemente Katsuki che si era preparato quella risposta già da prima, perché conosceva bene il proprio migliore amico e sapeva che glielo avrebbe chiesto. Forse porre a lui quella domanda era stata la cosa meno opportuna da fare.
"Senti Katsuki, i musical non sono mai pop, oppure rock, sono roba da musical" disse, mentre fece finta che un finto brivido gli percorresse il corpo, per poi concludere con un "è terrificante", che fece spaventare anche l'indistruttibile Katsuki Bakugou. Si aspettava una qualunque risposta dall'amico, ma non un così tanto rifiuto verso la cosa. Deglutì il boccone amaro, pensando ad una qualunque cosa con cui potesse tirarsi fuori dalla situazione.
"Izuku è carino" provò, ma risultò strano detto dalla sua voce, soprattutto in considerazione dei pensieri che aveva fatto al riguardo prima e quando il suo amico si voltò confuso verso di lui, capì di essere stato colto in fallo. Denki aveva compreso che ci fosse qualcosa che non andava.
"Si, come un leone, ma stagli lontano" rispose quello, forse anche perché Izuku era la cotta segreta di Shoto da secoli immemori ormai e lui non poteva aver detto davvero quella cosa. Era stata la prima cosa che gli era saltata in mente, però, così su due piedi e sapeva che, comunque, Denki non sarebbe mai andato a dirlo al loro amico dai capelli rossi e bianchi.
Un fischietto suonò, richiamando la loro attenzione, mentre si palesava il padre, leggermente arrossato in viso, segno che avesse litigato molto nella stanza del preside.
Katsuki doveva semplicemente rimanere concentrato sulla partita.
Nient'altro.
Quel ragazzo lo avrebbe dimenticato.
Si passò una mano tra i capelli, per poi scuoterli, guardando tutti i suoi compagni di squadra. Doveva rimanere concentrato sull'obiettivo perché doveva portarli alla vittoria del campionato contro i loro nemici dello west high. Doveva farlo perché era stato nominato capitano proprio per quello.
Iniziarono a fare dei palleggi, verso il canestro più lontano, mentre Katsuki si ripeteva nella mente di dover rimanere concentrato.
Chiuse gli occhi mentre tornava a terra dopo aver segnato un canestro.
Perché lo faceva sentire così bene allora quel ricordo?
Scosse la testa.
Era solo a causa della canzone.
Scosse di nuovo la testa e la palla gli fu tra le mani, pronto per un altro canestro.
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My musical academia [BnhaxHsm]
FanfictionCompleta "Eijirou e Katsuki non si erano mai visti. Non si conoscevano nemmeno, ma quando la musica iniziò a suonare ed iniziarono a cantare entrambi, trovandosi costretti, nessuno lo avrebbe mai detto. S'intrecciarono, si unirono e echeggiarono all...