Capitolo 18

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Quando la partita di Katsuki iniziò, anche le altre due competizioni ebbero inizio. Sin dall'inizio Katsuki, Eijrou e Izuku dimostrarono le loro capacità, spaventando i propri avversari, che avevano filo da torcere se volevano stare al loro passo.
Izuku e Momo sorpresero il professor Aizawa con una rivisitazione in chiave movimentata di una canzone del secondo atto a loro assegnata, stravolgendola da come Kyoka l'aveva immaginata. Iniziarono a danzare e cantare sul palco, scintillanti nei loro strass, in quel momento più che mai, nonostante avessero la sicurezza di vincere.
Katsuki e i suoi compagni di squadra iniziarono la partita in vantaggio, conquistando subito la palla e portando i primi canestri a proprio vantaggio. Il biondo si guadagnò cori d'esaltazione dai propri tifosi e di diniego da parte degli avversari, che iniziavano a temere davvero le voci che giravano sul suo conto.
Eijirou portò a termine, per primo, una delle prime equazioni assegnategli, in un tempo minore rispetto al proprio avversario e completamente corretta, sollevando un applauso dalla propria squadra, ma anche dal pubblico, tra cui sedeva anche sua mamma.
E a quel punto poteva iniziare il piano ideato dallo strano gruppo formato da Eijirou, Hitoshi e gli amici di Katsuki.
"Allora Wildcats, è il momento di evacuare la palestra" sussurrò Hitoshi, da davanti al proprio computer, subito dopo che il rosso gli si sedette accanto. Lo aprì e iniziò a scrivere dei codici, che gli permisero di entrare nel, non troppo sicuro, sistema di sicurezza della propria scuola. Premette invio e aspettò qualche istante.
Nella palestra, dall'altra parte della scuola, i cartelloni e le luci iniziarono a traballare. Katsuki alzò lo sguardo, sorridendo, rendendosi conto che il loro piano era davvero iniziato. Denki gli fu vicino in un istante, mentre attorno a loro i ragazzi della West high, vestiti di blu, si chiedevano che stesse accadendo, mentre l'arbitro sospendeva l'incontro. Il suo migliore amico gli fece segno di uscire immediatamente dalla palestra, approfittando della situazione. Katsuki gli sorrise e iniziò a correre, per andare almeno a mettersi un paio di pantaloni lunghi e una felpa per essere decente sul palco.
Hitoshi, dal canto suo, doveva ancora far evacuare la sua squadra di decathlon per poter far in modo che anche Eijirou potesse partecipare all'audizione. Così, con il computer ancora acceso, digitò dei codici che andarono a far surriscaldare la soluzione di cui si sarebbero dovuti occupare qualche manche dopo, creando una nube che rese l'aria irrespirabile. Il giudice iniziò a tossire, così come il resto delle persone nella stanza e decretò che tutti dovessero uscire da lì per sicurezza. Il lilla diede una pacca sulla spalla al rosso, facendogli capire che dovesse correre via.
Mentre nel resto della scuola si creava il caos, presso il teatro tutto era nella tranquillità più assoluta, con Izuku e Momo che portavano a termine la propria audizione, sollevando un enorme applauso da parte del professor Aizawa, colpito dall'impegno che i due fratelli ci stessero mettendo, molto più del solito, incentivati, per una volta, dal fatto di avere qualcuno che fosse davvero in grado di poterli battere se non si fossero impegnati. La stessa Momo prese ad applaudire Izuku, che sembrava rinato di una nuova energia rispetto a tutte le audizioni precedenti, nonostante avessero ideato quel piano e che i loro due avversari non fossero presenti al momento.
Il ragazzo dai capelli verdi fece svariati inchini verso le poche persone che erano presenti nell'enorme teatro, ringraziandoli di quell'applauso e uscendo poi dalle quinte insieme alla sorella, facendo finta di fare spazio ai propri avversari, anche se consapevoli che quelli non sarebbero mai arrivati.
"Ora capite perché amiamo tanto il teatro! Eccellente!" esclamò Aizawa, ancora illuminato dall'esibizione dei due fratelli, mentre saliva sul palco, accompagnato da Kyoka, che per l'occasione aveva indossato un vero e proprio completo da pianista.
"Katsuki Bakugou e Eijirou Kirishima" chiamò sul palco Aizawa, ma dai posti a sedere del teatro e da dietro le quinte nessuno rispose.
"Katsuki, Eijirou!" rifece il professore, facendo scalpitare al suo fianco Kyoka.
"Arriveranno!" esclamò la ragazza, che voleva che i due ragazzi rappresentassero la propria musica su quel palco, non come Izuku e Momo che travolgevano ogni melodia composta da lei. Sentiva le lacrime premere ai lati degli occhi.
"Come ho già detto, il teatro non aspetta nessuno"
Katsuki ed Eijirou si incontrarono, come facevano sempre, davanti all'armadietto del primo, con il fiatone più che mai, pronti a portare a termine quello per cui tutti si era impegnati così tanto. Loro due, i loro amici, tutti volevano che partecipassero a quell'audizione. Il biondo prese la mano del rosso e corsero fino all'entrata del teatro a perdifiato, dove sentirono la voce del professor Aizawa annunciare che l'audizioni erano finite e che gli esisti sarebbero stati esposti in bacheca.
"No! Aspetti signor Aizawa! Siamo pronti, possiamo cantare!" esclamò Katsuki, trascinandosi dietro Eijirou, che faceva fatica a stare dietro alla corsa del biondo per via della differenza delle loro forme fisiche. il giocatore di basket era allenato, mentre lui allenava ogni giorno solo la propria mente. Per questo, quando arrivarono sul palco, proprio di fronte al professore, il rosso rimase in silenzio, mentre Katsuki pregava l'uomo. Potè notare lo sguardo infuriato di Izuku nel vederli lì, evidentemente non capacitandosi di come si fossero liberati dei propri impegni.
"Vi ho chiamati ben due volte!"
"Per favore!"
"Le regole sono regole!"
E mentre i sogni di entrambi i ragazzi si sgretolavano come sabbia tra le loro mani, una folla di persone iniziava ad entrare nel teatro, accomodandosi nei posti disponibili. Katsuki si voltò a guardare tutte quelle persone, notando come Denki sembrasse a capo del gruppo parallelamente ad Hitoshi. Avevano portato tutte le persone che stavano assistendo alla partita e alla gara di decathlon in quella stanza per supportare loro, creando il pubblico più grande che quel posto avesse mai visto.
Izuku che aveva visto la mandria entrare, si avvicinò al professore sorridente.
"Io sarei felice di esibirmi di nuovo per i nostri compagni di scuola" fece, mentre Katsuki osservava gli strass che ricoprivano i suoi abiti e i suoi capelli. Perfino il microfono accanto al suo viso era completamente ricoperto e, colpito dalla luce, sembrava risplendere di luce propria.
Rabbrividì.
"Non so cosa stia succedendo qui, ma ormai è troppo tardi. Non abbiamo nemmeno il pianista!" decretò Aizawa, ma Katsuki percepì l'insicurezza in quella voce di qualche ottava troppo alta.
"La facciamo senza base" propose, ricevendo un segno di assenso da parte di Eijirou, che voleva fare tutto quello tanto quanto lui.
"Oh no, sono io il pianista!" esclamò Kyoka, spuntando improvvisamente alle spalle del biondo, che si girò a sorriderle, così come fece anche il rosso. Avevano provato così tanto tutti insieme e avevano anche ideato il piano con lei, sapevano entrambi che non se ne fosse andata, ma che per rispetto alla propria musica, li avrebbe aspettati anche fino a sera, se fosse stato necessario.
Izuku si fece avanti, infuriato e guardò male la ragazza.
"Oh, non osare" sussurrò, ma Kyoka si fece più grande di lui e si andò a sedere davanti al piano, dimostrando al ragazzo dai capelli verdi, quanto non importasse più il suo parere. Izuku, per l'affronto, se ne uscì dalle quinte, sbattendo i piedi, seguito da Momo.
Katsuki si voltò verso il professore, stringendo la mano ad Eijirou. Aizawa li fissò per qualche istante e poi, senza dire nulla, scese dal palco, andandosi a sedere esattamente dove da prima stava guardando anche Izuku e Momo, dalla propria cattedra, circondato da quella quantità enorme di pubblico che si erano portati dietro i due ragazzi.

My musical academia [BnhaxHsm]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora