Pride.

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Laurel, ovviamente, non aveva alcuna commissione da fare e si era limitata a stare con Lena mentre Kara andava ovunque, anche in Stati piuttosto lontani, a comprare ciò che il suo amore desiderava per compensare le voglie da gravidanza.
"E così i tuoi ex compagni sono al DEO..." Disse la mora.
"Esatto. E, purtroppo, Kara li ha invitati alla serata giochi..."
"Non credevo fossi il tipo che odia e serba rancore..."
"Prima ero così, se non peggio. Ci ho messo molto a cambiare, sai?"
Lena inarcó un sopracciglio, mossa che Laurel riteneva piuttosto sexy "Sul serio?"
"Giuro sul mio onore."
L'Omega incroció le braccia al petto "Non ti ci vedo proprio... Però, per me, tu sei la Laurel che sa amare, che non odia e che combatte insieme a Kara."
Laurel sorrise appena "Ti ringrazio."
Pochi secondi e tornò Kara "Ecco qui, amore! Ho preso tutto... Sono stata a Parigi, Dublino, Roma e Tokyo solo per te!" Disse, baciandola.
"Grazie."
Kara le fece le fusa e poi fissò Laurel "Hai scritto a Marie per la serata giochi? Viene?"
"Si si... Finisce alle sette. Appena esce dall'ospedale, prende l'ultimo autobus e viene qui."
La bionda sorrise, poi suonò il cellulare "Alex... Come? Arriviamo subito!" Avanzó, riattaccando "L'alieno è tornato!"
"State attente." Disse Lena e Laurel annuì, mentre Kara la baciò.
Giunte sul luogo in cui era apparso l'alieno, le due ragazze lo fronteggiarono subito, aiutate da Imra e Oliver, arrivato prima degli altri del suo Team "È un osso duro!"
"Insieme lo prenderemo!" Disse Kara e, infatti, fu proprio lei a stenderlo, con la sua vista calorifica e lo consegnarono poi alla sopraggiunta squadra del DEO.
Per grande disappunto degli altri, che non avevano potuto combattere, tutti si ritrovarono poi al DEO e Alex offrì agli ospiti di Terra 1 di poter fare una bella doccia a casa sua, così se ne andò presto per poterli accompagnare.
Kara e Laurel se ne andarono a loro volta e, una volta giunte a destinazione, la seconda si congedó per potersi preparare.
Alle sette e un quarto si trovarono tutti da Kara e Lena, con costei che fece conoscenza col Team Arrow, compresi gli imbucati Roy Harper e Thea Queen, invitati da Felicity col permesso di Kara.
"A cosa giochiamo?" Chiese Curtis.
"A Obbligo o Verità?"
"Però prima le pizze!"
A tutti l'idea andò bene, anche se Laurel stava affacciata alla finestra "Dai, tranquilla! Marie starà arrivando." Disse James.
"Marie?" Chiese René, curioso, sapendo che Dinah non avrebbe mai chiesto nulla per orgoglio.
"Capirete presto."
Il campanello suonò e fu Maggie, ad aprire, lasciando entrare proprio Marie, che abbracció subito Laurel "Ciao! Mi sei mancata."
"Anche tu." Sorrise la bionda, abbracciandola a sua volta.
"Io... Devo dirti una cosa..."
Le due andarono sul balcone, tenute d'occhio, discretamente, da Dinah e tutti videro Marie prendere qualcosa dalla borsetta e mostrarla a Laurel, poi costei prenderla in braccio, felice.
"Anche tu..." Tentó Lena, quando le due ritornarono in soggiorno.
"Si! Sono incinta." Sorrise la giovane, scioccando quelli del Team Arrow, di cui fece poi la conoscenza.
"Iniziamo a giocare??" Chiese Mon, con la bocca piena.
Tutti furono d'accordo e Marie si sedette tra le gambe di Laurel, che la teneva stretta a sé e, di tanto in tanto, si scambiavano un po' di fusa "Come sono carine..." Disse Felicity.
Dinah non rispose e cercò di focalizzare la sua attenzione sul gioco, con la bottiglia che puntò Kara "Obbligo o verità?" Chiese Diggle.
"Verità."
"Hai mai tradito Lena?"
"Mai! Avrei già provveduto a uccidermi per i sensi di colpa, se l'avessi fatto." Rispose, baciando la sua compagna.
"Vado in cucina a prendere il dolce... Laurel, mi aiuti?" Chiese Alex.
La bionda annuì e lasciò un secondo Marie per aiutare Alex e, una volta in cucina, anche Dinah le raggiunse "Posso aiutare anch'io?"
"Certo! Io porto di là questa crostata, tu potresti tagliare quella..."
Dinah annuì ed Alex andò, poi la prima fissò Laurel "Sono stata molto in pensiero, per te..."
"Ma dove cavolo è il coltello?"
"Marie sembra molto carina..." Disse, notando però che Laurel non la stava nemmeno ascoltando "Non... Non mi rispondi neanche?"
"Perché dovrei? Quel giorno hai messo bene le cose in chiaro. Quindi perché adesso fingi di interessarti?"
"Io non fingo! E se non fossi così orgogliosa..."
"Al diavolo l'orgoglio! Passiamo una bella serata, non voglio farmela rovinare da te!" Ringhió la bionda, tornando in soggiorno e posando la torta alla crema sul tavolo.

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