Perdonata.

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Dopo un paio di giorni, quando Dinah fu in grado di muoversi, prese le cucciole e chiese ad Alex di accompagnarla da Laurel.
Ma la bionda non era a casa sua, ma nel vicino appartamento, con Kara, Lena ed i loro cuccioli che, nonostante i cinque mesi, già fluttuavano nell'aria, facendo impazzire la mora, costretta ad inseguirli per casa.
"Piccoli birbanti! Se vi prendo..."
Laurel stava cucinando e, quando Kara uscì dal bagno, i tre piccoli volarono diretti dalla loro madre, che li prese e fece loro le fusa "Ehi... Dovete fare i bravi, capito? Mamma Lena non può correre molto, o potrebbe fare male ai vostri futuri fratellini o sorelline. Capito?"
I tre piccoli la fissarono, voi loro occhioni azzurri e Kara li portò nella loro cameretta.
"Grazie per averli presi..." Sorrise Lena, avvicinandosi e dandole un bacio molto dolce.
"Di nulla! E i miei piccoli come stanno?" Chiese, accarezzando il ventre della compagna.
"Molto bene!" Sussurró Lena, accettando un altro bacio.
Il suono del campanello le fece allontanare e andarono in soggiorno, con Laurel che aprí "Che ci fai qui?"
"Io..."
"Un attimo, scusate..." Le interruppe Alex "Per evitare di essere messa in mezzo, io entro e vado a trovare i miei nipotini!"
Laurel la guardó entrare ed incroció lo sguardo di Lena, che le sorrise "Io esco un secondo... La cena è pronta."
"Vai pure a casa e non preoccuparti..." Se ne uscì Lena "Noi siamo qui."
La bionda annuì e uscì, aprendo la porta di casa sua e fece entrare Dinah, che distese le cucciole addormentate sul grande divano.
"Io... Io voglio parlarti."
"Parla." Disse Laurel, incrociando le braccia al petto.
"Mi dispiace tanto, per tutto e... E voglio provarci seriamente, con te, se tu vuoi..." Iniziò la castana "So di essere stata ingiusta e di aver sbagliato, quando stavi con Marie e quando l'hai persa... E..."
"Non hai diritto di nominarla!"
"Lo so... Però io ti amo e voglio stare con te!"
"E quel babbeo?"
"Lui ha una ragazza e diventerà padre. Quando l'hai visto a casa di Oliver e Felicity, era venuto a portarmi delle medicine... Andava in farmacia per la sua ragazza e si è offerto di comprare anche le mie."
Allora Laurel chinò il capo, dando mentalmente ragione a Lena e promettendo a sé stessa che avrebbe imparato ad ascoltare "Ok... Ma io qui ho la mia vita ora. E non me ne vado!"
"Non è un problema... Mi trasferiró qui, così possiamo stare insieme. L'ho già accennato ad Oliver e gli altri."
"Va bene... Ma dimmi, come le hai chiamate?"
"Se lo decidessimo insieme?"
"Non ho una grande fantasia."
Dinah sorrise "Io pensavo a Kelly e... Marie. Che ne dici?"
Laurel la fissò, incredula "Ne sei certa?" Chiese, con gli occhi lucidi.
"Si... Più che certa!"
E Laurel fissò le sue piccole, poi tornò a guardare Dinah e, quasi senza accorgersene, si avvicinò maggiormente, le prese il viso tra le mani e la baciò "Grazie..."
Dinah di limitò a sorridere e baciò ancora la bionda, tenendola poi stretta a sé.
E l'Alpha, innanzi ai suoi occhi, vide Marie ed il suo dolce sorriso "Visto? Ho detto che sarei tornata da te!"
Ma Laurel, di questo, non aveva mai dubitato.

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