The Date.

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Il giorno dopo, tutto era stranamente tranquillo al DEO e nessun criminale stava dando fastidio e gli Eroi si stavano allenando.
"Io devo andare!" Disse Kara "Lena ha una visita dalla ginecologa! L'ultimo esame prima del parto."
"Il termine è tra quindici giorni, giusto?" Chiese Imra.
"Esatto." Sorrise la bionda "E non vedo l'ora!"
Invece Mon notò Laurel seduta sulla panca e le si avvicinò "Ehi, tutto bene?" Tentò, avendo notato che la ragazza aveva in mano il cellulare.
"Si si." Rispose, cercando di nascondere il telefono.
"Ehi! Un appuntamento!"
L'attenzione generale fu tutta per lei e Alex sorrise "Fammi indovinare... Marie?"
"Mi ha chiesto se volevo uscire a cena e ho accettato!"
"Grande! Ti serve una mano per... Non so, un regalo? Un consiglio?"
"Kara, hai fatto una fatica pazzesca quando dovevi conquistare Lena... E vuoi dare consigli? Sicura?"
Kara mise il broncio alla sorella, così salutò tutti, fece l'in bocca al lupo a Laurel e poi se ne andò.
"Davvero, se hai bisogno di una mano..." Tentò Imra.
La bionda sorrise appena "Non sono totalmente senza speranza." Disse, ringraziando e salutando, andandosene a sua volta.
Tornó a casa con una moto da strada nera fiammante del DEO, così da potersi preparare per la prima uscita con Marie.
Nel palazzo, prese l'ascensore per salire all'ultimo piano e, una volta in casa, scelse dei vestiti a caso ed entró in bagno per farsi una bella doccia rilassante e cercó di cacciare dalla mente il pensiero di Dinah.
Non aveva più motivo di pensare a lei.
Quando fu pronta, mezz'ora più tardi, chiuse tutto ed uscì di casa, incamminandosi per le vie della città, fermandosi in un negozio di fiori.
Dentro, comprò un mazzo di gigli bianchi e, seguendo poi la mappa sul telefono, arrivó a casa di Marie, o meglio, innanzi al suo palazzo e suonò il citofono dell'appartamento.
"Si?" Chiese la ragazza.
"Ehm... Sono io... Laurel..."
"Arrivo subito!"
"Certo... Fai con comodo!"
Pochi minuti e Marie scese di sotto, con indosso un vestito da sera nero, lungo fino alle ginocchia e rimase a bocca aperta innanzi al look di Laurel, fatto semplicemente di un paio di jeans scuri ed una camicetta bianca.
"Stai benissimo..."
"Anche tu stai molto bene!"
Marie arrossí parecchio e si scostó nervosamente una ciocca di capelli dietro l'orecchio destro "S-Se andassimo a mangiare un gelato, invece di andare a cena?"
"Come vuoi tu." Sorrise la bionda "Questi sono per te!"
Marie prese il mazzo di gigli bianchi e sorrise, inspirandone il profumo "Sono bellissimi... Grazie!"
"Vuoi portarli di sopra?"
"Si... In ascensore farò presto a salire e scendere! Vuoi venire con me?"
Laurel si limitò ad annuire e salí con la ragazza nel suo appartamento, ove Marie depose il mazzo di fiori in un vaso sul tavolo e, una volta tornate di sotto, si incamminarono per la strada.
La ragazza sembrava molto tesa e persa nei suoi pensieri, finché non notò la mano di Laurel innanzi ai suoi occhi "Vuoi?"
Marie credette di avere un infarto "Mi... Mi stai chiedendo se voglio tenerti per mano?"
"In pratica..." Rispose la bionda, con un filo di imbarazzo, mentre arrivavano ad una gelateria.
La castana prese Laurel per mano e si strinse al suo braccio, mentre entravano in gelateria e guardarono cosa offrivano gli espositori pieni di dolci "Prego!"Disse il ragazzo dietro al banco, sorridendo.
"Io prendo questa fetta di torta con crema di lamponi e una coppetta di gelato gusto panna!"
"Io voglio la fetta di torta con crema al limone e gelato alla crema."
Quando furono servite, pagarono e presero posto ad un tavolino sul fondo della sala e consumarono il rispettivo dolce in tutta calma, apprezzando la compagnia reciproca "Ti ringrazio!"
"Come?" Chiese Laurel.
"Beh... Mi piace molto stare in tua compagnia! È piacevole."
"Posso dire lo stesso. E... Avrai capito che non mordo..." Ironizzó la bionda è Marie sorrise dolcemente alla battuta.
Finito il dolce, le due ragazze portarono sul bancone il rispettivo piattino e poi se ne andarono, mano nella mano, con Laurel che riaccompagnó a casa Marie.
"È stata una bellissima serata! Grazie."
"Di nulla. Quando vuoi uscire, scrivimi..."
"Lo farò di certo."
La ragazza le diede le spalle, così da aprire il portone ma, quando Laurel la prese per mano, si voltó "Buonanotte." Sussurró, lasciandole un piccolo bacio sulle labbra.
Marie arrossí parecchio, ma l'abbracció e le diede un bacio a sua volta "Buonanotte anche a te!"

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