Arrivo in ritardo all'appuntamento con David perché sono dovuta passare da casa a cambiarmi, per mettere qualcosa di più comodo per andare in palestra. Come previsto, David è già qui, anche lui in tuta, e mi sta aspettando.
"Ciao, scusa il ritardo." gli dico in fretta, mentre poggio la borsa e il cappotto su una panca.
"Oh, non preoccuparti. Ho prenotato la palestra per il resto della serata, possiamo anche dormire qui!" dice con un sorriso scherzoso.
Rido anche io, ma mi sento un po' a disagio.
"Allora, vogliamo iniziare?" chiede dopo un po'.
"Certo. Con cosa?" faccio qualche passo verso di lui.
"Non saprei, con qualcosa di adatto ad un matrimonio. Un lento?"
"Ok, un lento, perfetto."
David prende il telecomando e accende la musica, poi viene verso di me.
"Sappi che sono completamente negato per il ballo. Parti dalle basi e non dare nulla per scontato."
"Ok, proverò ad essere un'insegnante perfetta." dico ridendo mente lui si avvicina e mi prende per i fianchi. Poso le mani sulle sue spalle e le incrocio dietro la sua nuca.
Iniziamo a muoverci, cercando di andare a ritmo di musica, in silenzio. Per i primi cinque minuti si è dimostrato un ballerino adeguato. Mi chiedo perché abbia voluto un un'insegnante se è già abbastanza bravo. Ecco, ho parlato troppo presto. In questo preciso istante mi pesta un piede e perde l'equilibrio, finendo a terra e trascinandomi con se. Mi ritrovo stesa sul suo corpo, con il viso a pochi centimetri dal suo. Per qualche istante nessuno di noi due si muove, restiamo così senza mai interrompere il contatto visivo e con i nostri respiri che si fondono. Quando mi rendo conto che sta diventando una cosa indecente, facendo forza sulle mie braccia tento di rialzarmi. Una volta in piedi, anche David fa lo stesso, e ci ritroviamo ancora a distanza davvero ravvicinata. Faccio qualche passo indietro, per allontanarmi da lui, ma inciampo nella panca così mi fermo. Lui mi sorride, e per la prima volta da quando lo conosco, lo vedo davvero. Fin ora, per me lui è sempre stato lo sposo, o anche addirittura la vittima, ma mai come uomo nel vero senso dell parola. E devo ammettere che non è affatto male visto sotto un'altra luce. È affascinante tuttavia. Ma cosa dico? Sto indagando anche su di lui, non posso pensare queste cose. Ed ecco che così vado a confermare l'ipotesi di Jerry: mi sto lasciando troppo trasportare da questo caso.
David mi sorride dolcemente. "Ci riproviamo?"
Annuisco, ancora un po' scossa da questi pensieri. La musica non si è mai fermata, così siamo pronti a rincominciare.
Adesso sembra che tutto sia tornato come prima. Riusciamo a completare un ballo quasi intero senza gravi interruzioni. Alla fine, quando è ormai giunta la sera, decidiamo di concludere la nostra lezione.
"Sono un alievo che impara in fretta." dice con un sorriso mentre prende una bottiglietta d'acqua.
"Già." dico annuendo. Anche io prendo dell'acqua e bevo per rinfrescarmi. "Posso farti una domanda?" gli chiedo mentre richiudo la mia bottiglietta.
"Certo, dimmi tutto."
"Puoi avere tutte le insegnanti di ballo del mondo, perché hai scelto proprio me?"
"Beh, è come chiedermi perché ho scelto di sposare proprio Abigail tra tutte le donne che posso avere."
Non ci avevo pensato, però dovevo fargli questa domanda che ho in testa dal primo momento in cui mi ha fatto questa proposta.
"Perché mio padre, un ballerino nato, mi ha sempre insegnato che il ballo è una cosa intima, da fare solo insieme ad una persona fidata. E non potendo farlo con Abigail, essendo questa una sorpresa per lei, ho scelto te piuttosto che una qualsiasi insegnante professionista. E posso confermare che non ho sbagliato affatto." mi fa l'occhiolino.
"Ti sono grato per questa fiducia, spero solo non sia mal riposta."
"Non essere umile e modesta, lo sai benissimo che sei fenomenale."
I suoi commenti mi fanno arrossire.
Viene verso di me, passandosi la mano sulla fronte, fermandosi a pochi centimetri. Posso sentire il suo respiro caldo sulla mia pelle e ho gli occhi fissi nei suoi. Dopo degli attimi che mi sembrano ore, indietreggio e distolgo lo sguardo. Lui sembra offeso, quasi dispiaciuto.
"Adesso devo andare, ho un appuntamento con Abigail. Ci vediamo domani dal gioielliere." mi saluta frettolosamente raccogliendo le sue cose. Poi se ne va, lasciandomi da sola come una scema.
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Spy Life: Mission Love
RomanceUn collega stronzo, un caso da risolvere, un arcano da svelare, un amore difficile. Diverse sono le prove da affrontare prima di raggiungere la tanto attesa felicità.