Restiamo ancora un po' nel piccolo salottino a decidere la disposizione dei tavoli e i posti assegnati. Poi, quando iniziano ad arrivare i primi ospiti, usciamo di lì e Abigail mi presenta a tutti quanti. Davanti a noi si ferma una giovane donna bionda, i capelli cortissimi, che abbraccia Abigail in modo molto intimo: dev'essere la sua migliore amica, quella che è arrivata ieri sera.
"Megan, lei è Kelly Diaz, la mia migliore amica sin dalla nascita. Kelly, lei è Megan Anderson, la mia wedding planner."
"Ciao, piacere." tendo la mano verso di lei con un sorriso caloroso. Il fatto che si conoscano da quando erano piccolissime può tornarmi davvero utile, sempre se saprò farmela amica.
Kelly mi scruta per qualche istante dall'alto in basso, poi prende la mia mano e la stringe con poca convinzione e mi rivolge uno dei sorrisi di cortesia più falsi che ho visto in vita mia. Subito dopo passa oltre e corre a salutare David e sua madre. Per la prima volta, da quando sono su questo caso, vedo la colonna di casa Foster, la tanto temuta e amata Nina. Jerry dice che è una donna di tutto punto, sempre elegante, mai scomposta, è abile a raggirati con le parole e sa essere una vera iena. Tutto questo, senza mai rovinarsi la pettinatura. Viene verso di noi con un sorriso smagliante, saluta appena la sua futura nuora e poi rivolge tutte le sue attenzioni su di me.
"Megan Anderson, la famosissima wedding planner, finalmente ti conosco di persona. Mi hanno parlato così bene di te, che mi sembra di conoscerti benissimo, sono sicura che non mi deluderai." riesco a cogliere ogni sfaccettatura di ironia e sarcasmo in queste quattro parole. Lei sa benissimo che io non mi chiamo Megan e che non organizzo matrimoni per lavoro. E ovviamente alludeva al fatto che Jerry le ha parlato di me in modo impeccabile.
"Sono felice di fare la sua conoscenza signora Foster, anche io ho sentito molto parlare di lei."
"Spero che mi abbiano descritta bene."
Apro bocca per dirle di si ovviamente, ma lei liquida la questione con un gesto della mano. "Non importa, so quello che la gente dice di me. Adesso però, se non ti spiace, vorrei pararti in privato. Seguimi." mi indica di seguirla, e senza aspettare una mia risposta si incammina verso casa. Guardo Abigail e mi scuso alzando le spalle, poi parto all'inseguimento di Nina.
Ci fermiamo in cucina, un'ambiente dove primeggia il bianco e e l'acero, ma deduco che non venga spesso usata dalla padrona di casa bensì dal suo staff.
"Allora Megan, o forse dovrei chiamarti Sophie. Ti chiami così giusto?" mi sorride sadicamente.
"Si ma è stata lei a ingaggiarmi, perché non dovrebbe conoscere il mio vero nome, no?" mi chiedo perché stiamo facendo questo discorso qui, in un luogo così aperto con il rischio che qualcuno possa sentirci.
"Hai coraggio, mi piace. Purtroppo però, non ti ho portato qui per fare una conversazione di piacere. Voglio sapere come procedono le tue investigazioni."
"Bene, ho già qualcosa su cui lavorare."
"E adesso ti darò dell'altro." mi mette in mano un pezzo di carta ben ripiegato su se stesso. "Questo è il ristorante preferito di Abigail, quasi ogni giorno va lì, e non sempre è per mangiare restando per diverso tempo."
"Grazie, vedrò cosa posso fare." questa donna mi sorprende sempre di più. Mi chiedo solo come faccia a sapere queste cose.
"Devi scoprire cosa nasconde quella serpe in seno prima delle nozze, prima che tutto il mio patrimonio vada nelle sue mani. Non hai molto tempo, spero che saprai farne tesoro."
"Non si preoccupi, sarò in grado di darle delle risposte prima che sia troppo tardi."
"Lo spero per te, altrimenti non solo verrai rimpiazzata ma non lavorerai mai più come spia. È una promessa."
La guardo per un'istante visibilmente turbata. Mi sta davvero minacciando di farmi perdere il lavoro! Non posso crederci, fino a un secondo fa era, non dico dolce, ma sicuramente più buona. Adesso è diventa una biscia nel giro di pochi secondi.
Mi guarda con un sorriso a trentaduenne denti. "Abbiamo finito, puoi andare Megan." marca il nome facendo l'occhiolino e mi fa cenno di andarmene. Non ribatto e torno in giardino. Questa donna fa paura.
"Megan!" una voce mi sorprende da dietro non appena cerco di raggiungere di nuovo Abigail.
Mi giro e il mio cuore perde un battito. Mi ritrovo a due centimetri di distanza dal corpo di David. Indietreggio, il più in fretta possibile, senza cercare di dare nell'occhio o di mostrare imbarazzo, nonostante non possa impedire che le mie guance cambino un po' colore.
"Mi fa piacere vederla, volevo parlarle un attimo."
Perché cavolo oggi vogliono tutti parlare con me? Forse perché sono la wedding planner.
"Va bene."
Mi prende a braccetto e iniziamo a camminare verso una zona più isolata del giardino. Beh, almeno non entriamo in casa, come le due volte precedenti.
"Allora, tanto per iniziare vorrei proporle di darci del tu."
"Certo, nessun problema."
"Sono davvero contento."
Mi sorride, e anche io faccio lo stesso.
"Poi volevo dirti che ho intenzione di fare una sorpresa ad Abigail per il matrimonio, e ho bisogno del tuo aiuto ovviamente."
"Sono tutt'orecchie."
"Non so se Abigail te lo ha già detto, ma io... non so ballare, e vorrei appunto riuscire ad imparare qualcosina per le nozze, per non farle fare brutta figura."
"È un pensiero dolcissimo."
Sorride compiaciuto.
"Ovviamente però mi serve una buona insegnante, e avrei pensato a te, sempre se non ti spiace."
"Beh, non sono una grande ballerina ma ci posso provare."
"Davvero? Grazie mille Megan, sapevo non mi avresti lasciato solo."
Gli sorrido, lieta che mi sia data così tanta fiducia. Spero solo che non sia una perdita di tempo. A proposito, domani devo assolutamente ritagliarmi del tempo libero per passare dal ristorante di cui mi ha parlato Nina, e devo anche andare da Jerry a vedere cos'ha scoperto. Credo che sarà difficile fare tutto con il programma che mi ha dato Abigail per domani.
"David! Ti stai per sposare e ti apparti ancora con le belle ragazze!" una voce arriva alle nostre spalle. David si gira ridendo a crepapelle e da una pacca sulla spalle dell'amico.
"Piantala Mark, non fai ridere nessuno!"
"A me sembra che tu stia ridendo eccome!" replica l'altro.
"Ti sei svegliato con la vena ironica."
"Ti sbagli, è il jet lag."
Scoppiano a ridere insieme, mentre io resto a guardare la scena come un narratore esterno. Quando finalmente si ridanno entrambi un congegno David decide di presentarmi.
"Lei è la wedding planner, Megan Anderson." dice all'amico facendo un cenno verso di me.
"Molto lieto madame, io sono Mark Stewart, migliore amico dello sposo nonché suo testimone." stringo la sua mano vigorosa e per la prima volta da quando è arrivato noto quanto sono intensi e profondi i suoi occhi azzurri.
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Spy Life: Mission Love
RomanceUn collega stronzo, un caso da risolvere, un arcano da svelare, un amore difficile. Diverse sono le prove da affrontare prima di raggiungere la tanto attesa felicità.