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Incontro, verso sera, Abigail e David di nuovo ad un'agenzia di viaggi per prenotare il viaggio di nozze. Almeno questo potrebbero farlo da soli, loro sanno dove voglio andare, mi chiedo perché mi vogliano qui se poi fanno tutto loro. Da quello che mi ha detto Abigail, sono indirizzati verso un posto tropicale. Ha parlato al plurale, quindi anche David è d'accordo. E invece no. Quando arrivo, Abigail sta letteralmente sbattendo in faccia al fidanzato depliant con foto di spiagge, oceani, isole e palme. David cerca di mostrare entusiasmo, ma si capisce benissimo che non è contento. 
"Ciao Megan, vieni, vieni a vedere che belle queste isole!" mi chiama Abigail non appena entro. 
Scambio una veloce occhiata con David, che cerca di sorridere di tutta l'allegria della sua fidanzata, quando si nota chiaramente che non è così entusiasta, ma lei è troppo presa per accorgersene.
"Quale preferisci Koh Samui, in Thailandia, o Boracay, nelle Filippine? Ma anche La Digue, a Seychelles è meravigliosa! Non so proprio che scegliere. Tu amore che dici?"
"Bellissime, tutte."
"Già..." dice come se con la mente fosse già partita. "Megan, secondo te dove dovremmo andare?"
"Ehm, Koh Samui!"
"Dici? Non lo so, sono tutte località bellissime!"
David guarda quelle cartine e vedo che gli sta già salendo il mal di mare. Devo fare qualcosa, dopotutto sono la wedding planner. 
"David, a te piace il mare?" gli chiedo.
"In realtà preferisco la montagna."
"Amore, ne abbiamo già parlato, lo so che a te piace la neve ma un viaggio di nozze sugli sci non si può proprio fare. La montagna non va bene, faremo un viaggio in mezzo alla neve un'altra volta."
"Certo tesoro." sembra un cagnolino ubbidiente, non avevo mai visto questo lato della sua personalità. Con Abigail assume sempre altri toni, più dolci, da innamorato, adulatori, ma non come adesso. E anche i modi di lei sono diversi, da padrona. Ha un qualcosa di simile a Nina. 
Alla fine si decide, o meglio, è Abigail che decide di andare a Koh Sumi, Thailandia. Non so se sia la scelta giusta per il bene della coppia, ma di sicuro è un posto bellissimo. Quattro settimane in un vero paradiso terrestre, e mentre loro saranno lì a divertirsi, io sarò su un nuovo caso, dopo aver ottenuto una promozione. Forse sono troppo sicura di vincere, e se accadrà il contrario ci starò molto male, ma la speranza è l'ultima a morire, e poi voglio essere fiduciosa. 
Al momento dei saluti, Abigail corre via: ha un appuntamento con Kelly per andare a prendere il suo fidanzato all'aeroporto. Kelly e Dylan vivono a Rio de Janeiro il paese originario di lui, da qualche anno ormai, da quando hanno deciso di andare a convivere. Lei gestisce una galleria d'arte, mentre lui è il manager della catena alberghiera e ristoratrice della famiglia. Insomma, se la cavano tutti e due abbastanza bene. D'altronde, figuriamoci se i Foster si scelgono amici non raccomandabili. 
David resta ancora qualche istante con me, si offre di darmi un passaggio, ma non è il caso che mi accompagni dove devo andare. 
"Ah, quasi dimenticavo! Domani pomeriggio ho riservato una palestra tutte per noi, sai per iniziare le lezioni di danza." dice dopo che mi sono allontanata di qualche passo, e subito dopo torno indietro. 
"Va bene." gli sorrido e faccio per allontanarmi di nuovo, ma lui mi trattiene per un braccio. Lo guardo per un istante intensamente negli occhi, non capendo perché non molli la presa dato che ormai gli sto di fronte. Come se si risvegliasse da un sogno solo adesso, mi lascia il braccio, e fa un sorriso imbarazzato. 
"Volevo ringraziarti per prima, sei stata carina a preoccuparti anche di quello che piace a me."
"Beh, non è solo Abigail a sposarsi, e poi bastava guardare la tua espressione per capire che quei posti tropicali proprio non ti andavano."
"Già, ma non volevo dare una delusione ad Abigail. Hai visto com'era felice? Lei non ha avuto la mia stessa fortuna da piccola, a adesso voglio fare il possibile per non deluderla."
"È una donna molto fortunata, e anche tu lo sei per averla trovata."
"Grazie Megan, tu sai sempre come tirarmi su."
Gli sorrido alzando le spalle. "È il mio mestiere."
"Non è vero, tu fai molto più di quello che dovresti." fa un passo verso di me. "Tu sei speciale."
Gli sorrido di nuovo, in imbarazzo.
"Senti, perché non vieni con me domani mattina all'aeroporto, arriva mia sorella da Londra e devo andare a prenderla."
"Ehm, va bene."
"Sono sicuro che ti piacerà molto!"
"Lo spero. Adesso devo proprio andare, ci vediamo domani."
"Certo, non voglio trattenerti oltre, allora ci vediamo domani."
"Certo. Ciao."
"Ciao Megan." mi allontano da lui, con la mente già altrove, pensando a quello che ho voluto rimandare tutto io giorno: il mio appuntamento con Jerry.

Spy Life: Mission LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora