11 - Uscita tra sorelle

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Seduta sullo sgabello, dondolo i piedi freneticamente.

Sento mio padre parlare su una prossima cena, dove ci sarà anche il nonno Cory.

Non vediamo il nonno Cory dall'estate scorsa, dice che lui ha troppi impegni con il suo studio legale di Chicago. E' l'avvocato più affermato di sempre, lo conoscono tutti ed anche amato per essere bravo nel suo lavoro. Ha vinto molte cause tra cui una che è ha tirato per le lunghe. Questa causa non so di preciso di cosa si trattasse, ma doveva essere molto seria e complicata, ci sono voluti anni per vincerla.

Alla televisione effettivamente appariva molto spesso il nonno con quel suo look stravagante a cui chiedevano come procedesse la causa, ma deviava sempre la domanda, parlando di altro. Indossa sempre colori abbastanza sgargianti per la sua età, tant'è che se fossi stata la giornalista, mi si sarebbe accecata la vista. Di certo non gli è importato mai dei giudizi altrui, ed un tipo divertente, gli esce sempre una battuta dietro l'altra. Oltre che amato è anche rispettato da tutti, specialmente dal giudice Wyman, da come pare hanno dei rapporti molto stretti e alla morte della nonna, Wyman gli è stato a fianco, invitandolo a convegni di ogni tipo, cene e anche al Red Carpet. Ma il nonno puntualmente rifiutava gentilmente dicendogli che sarebbe voluto stare un po' solo. Quel periodo fu davvero brutto, addirittura passò un intero mese da noi, non era di certo da lui venire a trovarci per trascurare il lavoro. La nonna per lui era stata la donna più importante, la sua perdita non al trascuratezza del suo lavoro ma anche di sé stesso. Come riuscì a voltarsi tutto alle spalle non ricordo, so solamente che un giorno ci svegliò tutti e ci disse che se ne sarebbe andato, perché avrebbe avuto a che fare con molti casi. Se mi sono chiesta come è ansata a finire? Si, ha ripreso la sua vita, il suo lavoro e il sorriso.

Mi risveglio quando mio padre dice che dovremmo andare a questa cena. Non capisco perché debba venire l'intera famiglia, alla fine è solo Cory.

<<Andiamo padre, è solo Cory, perché dovrebbe venire tutta la famiglia?>> Chiedo scocciata, ancora dondolando sullo sgabello con ansia.

<<Venere non incominciare, tu verrai. E poi non vedi il nonno da un po', dobbiamo stargli accanto, magari non ha ancora superato del tutto la morte della nonna>>, esordisce, lanciandomi uno sguardo apprensivo.

Scordavo che la nonna manca da un anno, ho un rapporto molto più stretto con Cory, la nonna era abbastanza tranquilla, ascoltava sempre quando qualcuno parlava di sé, ma io di certo non ero di quella categoria, ero zitta e buona quando varcava la sua entrata, già.

<<Mi ascolti? >> Domanda mio padre scrutandomi con lo sguardo.

<<Si, ti ho ascoltato>>

<<Venere tu verrai, non si discute!>> Confessa, temerario.

<<Va bene>>, dico solamente.

<<Venere verrai con la forza...cosa hai detto? si? >>

<<Certo, padre, che non ascolta quello che dico>>

<<No, ti ho ascoltato, solo che questo è da scrivere, Venere che non disobbedisce. Un momento storico>>, dice tutto contento.

<<Non farla tragica, vecchio! >> Rispondo, facendogli la linguaccia.

Mio padre non risponde, sembra che sia rimasto alquanto sbigottito da quello che è appena successo.

Esco dalla cucina, e Richard dietro che mi segue dice: <<Venere mi dispiace per quel fatto, non volevo ferirti. Se tu puoi perdonarmi, prometto che non mi intrometterò nella tua vita, cercandoti ragazzi che non sono di tuo gradimento>> , mi guarda dispiaciuto. Decido di voltargli le spalle, e dirigermi al piano di sopra.

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