3 - Un affare vantaggioso

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E' arrivato il week-end, eppure la sveglia suona con insistenza con quel suo suono fastidioso, non riesco ad alzarmi perché incatenata come in un abbraccio dalle lenzuola soffici su cui si appoggiano con delicatezza le tende del mio bellissimo baldacchino principesco.

Con nonchalance Ariel inizia a tormentarmi con la sua voce da oca, non la sopporto proprio.

«Venere, Venere, VENERE» Strilla.

«Che cosa vuoi? Guastafeste»

«Stiamo facendo colazione giù, scusa se ti ho disturbata» Dice.

«Tu non sei normale. Vieni qui urlando, quando io sto ancora dormendo, solo per dirmi che state facendo colazione? ESCI IMMEDIATAMENTE DA QUESTA STANZA» Perfettina del cavolo.

«Sei senza cuore, scusa se volevamo far colazione con te» Esce sbattendo la porta violentemente.

Odio essere disturbata quando sto riposando, poteva anche chiedermelo con delicatezza, certo io non sono stata molto dolce con lei ma in fin dei conti mi presento in questo modo davanti alle persone; sarebbe molto strano se cercassi di far vedere il mio vero carattere, penserebbero che io sia strana.

Dico semplicemente che preferisco restare così, altrimenti cercherebbero di farmi mille domande a cui io non vorrei rispondere.

Decido di alzarmi dal momento che mia sorella mi ha svegliata, e anche perché sento un vociare al piano di sotto.

E' molto strano che loro facciano tanto baccano la domenica mattina dato che tendono a svegliarsi sempre tardi, chissà di cosa staranno parlando.

Arrivo vicino alla porta del bagno per farmi una bella doccia calda, che mi aiuterà a svegliarmi, e appena uscita prendo i primi vestiti che trovo appoggiati al mio letto, mi dò una bella sistemata ai capelli e un po' di make-up.

Scendo in cucina dove si trovano le mie due sorelle, e sembra che siano ben preparate.

Cos'è questa storia? perché vengo a sapere le cose sempre dopo di tutti?

Mi avvicino al tavolo che si trova al centro della cucina e mi siedo.

«Dove andate così vestite?» Affermo.

«Oh da nessuna parte, a momenti verranno i nostri genitori, così abbiamo deciso di metterci indosso qualcosa di carino» Dice Lizzy

«Cosa? E perché non mi avete chiamata prima?» grido a queste due.

«Guarda che ti ho detto giorni prima che i nostri genitori sarebbero venuti, ma tu forse pensavi ad altro» continua Lizzy.

Ma come ho fatto a dimenticare qualcosa di così importante? Dopotutto verranno qui soprattutto per me.

«Non saprei» Rispondo solamente.

«Dai non preoccuparti, capita di dimenticarsi di alcune cose, siamo adolescenti e pensiamo a tutt'altre cose, piuttosto di rimanere qui a farci domande» Afferma Ariel e io rimango stupefatta da quello che appena detto, sembra anche più matura di me.

Ci sediamo composte sul divano del salotto e mettiamo "Toy Story 4"e nel frattempo aspettiamo qui i nostri genitori.

Questo film mi piace molto, non so per quale motivo ma è molto significativo, ti fa capire che molte cose passano, ma i ricordi restano sempre. E' così triste pensare di avere con te una persona fino alla fine quando prima o poi però se ne andranno.

D'improvviso il nostro bellissimo volpino dal color ramato inveisce contro la porta d'ingresso abbaiando insistentemente, capisco che forse sono i nostri genitori, di solito Simba fa così quando qualcuno suona al citofono.

Il maggiordomo di casa Colin è un uomo alto di una bellezza modesta e raffinata, è pieno di spirito, di stile ma soprattutto è molto buono, ed è l'unica persona che si merita di far parte di questa famiglia, perché ci è sempre stato accanto fin da bambine. Colin si avvicina per aprire la porta di casa, quando Simba salta addosso ai nostri genitori e li accoglie con le coccole. Mio padre accarezza il cane con gentilezza, poi saluta con un caloroso abbraccio il maggiordomo, infine tutte noi, e così anche mia madre.

«Bentornati a casa! Com'è andato il viaggio?» Domando.

«Bene cara, certo è stato un po' brutto quando siamo stati sull'aereo, pensavamo di morire, perché le turbolenze erano troppo forti» afferma mia madre, facendo una faccia buffa, quasi terrorizzata.

«Beh fortuna che non è successo nulla di grave» Dice Liz.

Si avvicina a noi il maggiordomo per annunciarci qualcosa «Signori il pranzo è pronto»

Mio padre Richard famoso attore di Hollywood e imprenditore della catena di "King's Hotel" in tutta l'America, ci indica di sederci tutte a tavola ed invita anche Colin con noi.

Tutti si accomodano, la cameriera serve a tutti il tacchino ripieno con purè e verdure miste, che goduria!

Mentre siamo indaffarate a mangiare la nostra pietanza i nostri genitori ci informano che è il momento di parlare di una cosa importante, motivo per cui sono qui oggi e non potevano tralasciare in nessun modo.

«Ragazze siamo qui perché volevamo informarvi di una certa situazione, che potrebbe essere molto favorevole per voi, anzi... per Venere» dice serio mio padre mentre mi fissano tutte curiose di capire di cosa possa trattarsi «Durante le riprese del nostro film abbiamo conosciuto una famosa famiglia di avvocati di Chicago, la famiglia Reed, che hanno deciso di trasferirsi a Beverly Hills per suo figlio Dylan, un ragazzo di diciassette anni che frequenterà la vostra stessa scuola.»

«Quindi cosa centra con me tutto questo?» Chiedo confusa.

«Forse ho capito di cosa si tratta....lo avete fatto anche con me.» Dice Liz con un tono sgradevole.

«Cosa Lizzy? Non capisco»

«Venere, c'è un motivo per cui io sono fidanzata con Evan, il figlio del preside. E la ragione è questa famiglia di merda!» Esclama duramente.

«Lizz! Modera i termini» la rimprovera mia madre, con toni sempre pacati.

«Vuoi dire che... mi avete trovato un ragazzo da sposare per colpa dei vostri interessi?»

«Non è solo per il nostro interessa cara, ma è anche per il tuo!» Sospira «Avrai un matrimonio vantaggioso, potrai avviare anche tu insieme a tuo marito nuove imprese che incrementeranno la tua posizione, così non ti mancherà mai nulla, ne a tè ne ai tuoi futuri figli.

E tu cosa ci guadagni?»

Beh tutta la famiglia potrebbe usufruire della famiglia "Reed" per lo più degli avvocati che ci sono stati e ci saranno di generazioni in generazioni...e per continuare sarà tutto a titolo gratuito... poi continua a dire «Cara devi sapere che questo è tutto per il tuo bene, il nostro!

«Tu sei IMPAZZITO! » urlo a più non posso «Credi che adesso io ti risponda con un "SI,CERTO, PERCHE' NO!" non so se tutto questo sia uno scherzo o cosa, ma a me dei tuoi affari non mi interessa. Non starò mai insieme ad un ragazzo solo per il tuo egoismo! » Grido per poi andarmene di sopra nella mia camera, sbattendo la porta alle mie spalle e chiudermici dentro.

SPAZIO AUTRICE:

Ciao a tutti!

Vi è piaciuto questo capitolo? finalmente mi sono decisa a riprendere a scrivere.

Come avete ben visto, i genitori di Venere vogliono costringerla a sposare Dylan Reed, appena avrà compiuto la maggiore età.

Ma chi sarà questo famoso "Dylan"?

Per forza tu!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora