Cosa c'è di più odioso al mondo se non questo tizio? Lo trovo sempre tra i piedi, non fa che lanciare battutine tutto il tempo. Ma non è lui il problema, ma il fatto che gli permetto di parlarmi in questo modo.
Fin ora nessuno si era permesso di parlarmi così, ed io non lo tollero.
Anche Ariel è da poco arrivata nel corridoio e mi guarda confusa, ma rompe il silenzio dicendomi: «Sembri arrabbiata!»
«Oh davvero? Che altro vedi? Certo che sono arrabbiata!» Esordisco guardandola male.
«E qual è la causa per cui stai così?» Chiede, stringendosi nelle spalle indifesa.
«Lunga storia...» dico calma e poi aggiungo: «Lezioni non ne hai ora?» le chiedo confusa.
Ariel è puntuale sempre su tutto, specie se si tratta di lezioni, non se ne fa sfuggire una. Viene vista da tutti come una ragazza "perfetta" chissà se è così come dicono.
«Bè, vedi...ho lezione ma...» Afferma non continuando, ma il suo comportamento è insolito, così...nervoso.
«Ma... cosa?» Le chiedo curiosa di sapere.
«Sto aspettando una persona...è in ritardo!» Confessa dopo un po', ancora agitata.
«Se è ritardatario, perché non entri e basta?» Le chiedo, ma poi riflettendo penso che qualcosa non vada.
La sua espressione cambia dall'essere agitata ad esserlo ancor di più.
«Ecco, non posso, sarebbe da maleducati andarsene», confessa tutto d'un fiato.
«Chi è questa persona?»
«E' una persona trasferitasi da poco qui, non si è orientato bene e mi ha chiesto di fargli fare una visita generale della scuola...ed io ho accettato!» Afferma, e sul suo viso appare un sorriso timido.
«Per via di questa persona vorresti perdere la tua lezione? Sei sciocca per caso?» Chiedo e all'improvviso che aspetto una risposta, sento una voce alle mie spalle.
«Ariel, scusa ho fatto tardi questa mattina, non trovavo il mio amico da nessuna parte e quando mi sono reso conto che era tardi ho lasciato perdere quella carogna, dice ansimando come se avesse corso per troppo tempo.
E' un ragazzo alto e magro, ha il viso ovale, due occhi azzurri, la carnagione chiara che non ha traccia di barba o di baffi e i capelli sono di un biondo champagne.
Indossa un maglione di lana bianca e un paio di jeans chiari. E' un bel ragazzo, sembra un tipo a posto.
«Oh no, non preoccuparti Ryan, non ho aspettato molto», dichiara timida e sul suo viso appare un rossore visibile.
Non ditemi che le piace questo tipo? Ovviamente è a posto ma sembra un po' grande per lei.
«Per fortuna, pensavo ti fossi arrabbiata», dice come se si fosse tolto un peso di dosso e poi vedo che si volta nella mia direzione e mi dice: «Scusa non ti avevo notato io sono Ryan!» Allunga la mano per presentarsi.
Non do conto a quello che dice e lo sorpasso, ma Ariel mi chiama insistentemente dicendomi di essere stata maleducata e bla bla bla...
"Scusala lei non è molto socievole"
"Fa niente, lo avevo capito"
Li sento parlare, ma mi allontano e vado a sbattere vicino a qualcosa o per meglio dire qualcuno: Liam.
«Ti ho cercato dappertutto, dov'eri?» Chiede appoggiandosi alla parete che si trova dietro di lui.
«Sono stata tutto il tempo qui, come mi hai trovata?»
STAI LEGGENDO
Per forza tu!
RomanceQuesta è la storia di una vera e proprio bad girl! Venere King, sedici anni e nata a Beverly Hills, rappresenta l'arroganza in persona. Ricca, pretenziosa, viziata, insopportabile e quasi impressionabile ai sentimenti umani. La giovane vive in un...