Fifth Chapter

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Il giorno seguente, durante l'ora di Pozioni, il professor Lumacorno iniziò a spiegare la medesima pozione che piegai ad Harry il giorno prima. Fu così che mi tornò in mente, e non seguii un singolo istante della lezione, ritrovandomi immerso in ricordi riguardanti lui.

Stavo andando ad Hogsmeade; c'era moltissima neve a terra e continuava a scenderne dalle nubi grigie.  Camminavo a sguardo basso, immerso tra i miei pensieri e ad un certo punto mi scontrai con qualcuno. Sobbalzai leggermente, poi capii chi quel qualcuno fosse.
-Potter, guarda dove metti i piedi!- esclamai. Teneva lo sguardo fisso in un articolo della Gazzetta del Profeta, ma poi lo alzò su di me.
-E tu vedi di tenere chiusa quella boccaccia, Malfoy- ribatté, avvicinando il suo volto al mio con fare aggressivo. Sentivo il suo fiato caldo sulle mie labbra, ed il suo alito odorava di Burrobirra; evidentemente era appena uscito dai "Tre Manici di Scopa", dove ero diretto io. I suoi occhi verdissimi e vividi erano puntati sui miei, grigi e tristi. La neve scendeva fitta e si insinuò tra alcuni ciuffi dei suoi capelli neri e disordinati, le sue guance erano bordeaux a causa della rigidissima temperatura. Lo trovavo davvero bello, e per una frazione di secondo ebbi l'istinto di posare le mie labbra sulle sue, che erano così rosee ed invitanti, ma accantonai subito quel pensiero. Lo spinsi indietro, aumentando così la distanza, e presi un respiro profondo. Mi lanciò un'occhiataccia, ma notai qualcosa di strano nell' sua espressione.
-Stammi lontano, stupido Potter- dissi, cercando di mostrarmi arrabbiato. Abbassai lo sguardo nuovamente e lo superai, senza aggiungere altro.

-Dray- mi richiamò Blaise, in un sussurro. Scossi piano il capo e notai che gli altri studenti stavano iniziando con la preparazione della Pozione. Non dissi nulla, quindi iniziai a tagliuzzare a fettine (non più larghe di mezzo centimetro) le Bacche Colorine, che mi lasciarono un color blu oltremare nella pelle. Poi passai all'intruglio Basico, preparato con quattro bicchierini di Lacrime di Mandragola e una goccia di Sangue di drago; mescolai questi due liquidi (venendo in contatto tra loro, quei liquidi aumentavano di volume) per ventuno secondi in senso orario.

Continuai con la mia preparazione, e quando la campana suonò adagiai il calderone in un angolo della stanza a riposo, dovrei sarebbe dovuto rimanere per sedici giorni.

Uscii dalla classe sotterranea e salii i gradini, dirigendomi verso l'aula del professor Piton. Avrei rivisto Harry, ed era quello l'unico pensiero che mi tirò un po' su il morale.

Non appena entrai nella stanza, la maggior parte dei Grifondoro era già accomodata tra i banchi. Li squadrai velocemente, poi scelsi un posto in seconda fila e mi ci sedetti, iniziando a sfogliare distrattamente il quaderno con gli appunti.

Passarono alcuni minuti ed il professore fece il suo ingresso dalla parete di fondo, con in volto la sua solita espressione gelida e impassibile.

Gli studenti che mancavano all'appello (Piton lo fece appena entrato) giunsero in qualche secondo; tra loro c'era anche Harry, che si mise accanto a me. Il mio cuore fece un balzo e lo guardai: aveva una faccia stravolta, come se avesse appena fatto uno sforzo sovrumano, e le guance erano arrossate. Ma arrivava sempre di corsa alle lezioni? Dopo anni non aveva ancora imparato la posizione delle aule, o che succedeva?

Come mai si è seduto qua? Mi domandai, poi lui mi guardò. Sembrava non essersi accorto di aver preso posto proprio accanto a me, infatti mi lanciò un'occhiata confusa, ma poi sorrise lievemente, prendendo il libro dalla sua borsa. Feci la stessa cosa, ignorando la sensazione di imbarazzo che provavo nell'averlo al mio fianco.

La lezione comunque passò abbastanza velocemente, e percepii un paio di volte lo sguardo di Harry su di me; ma d'altronde anche io lo guardai ogni tanto.

𝐃𝐞𝐬𝐭𝐫𝐨𝐲𝐞𝐝 ;; 𝐃𝐫𝐚𝐫𝐫𝐲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora