Fourth Chapter

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Erano passate alcune di settimane dal primo giorno di scuola, e la situazione non era cambiata di una virgola: al mio passaggio continuavo a sentire le persone vociferare sottovoce, talvolta anche additandomi. Piton insegnava la materia in modo esemplare, e fare i compiti che ci assegnava risultava quasi piacevole. Continuavo a fare i soliti sogni, a volte con mio padre, altre con Voldemort, altre ancora con Harry, e mi svegliavo sudato e tremante. Ma la cosa che più odiavo non fosse cambiata, era la relazione tra Potter e Lenticchia femmina, che sembrava andare meglio ogni giorno di più.

In quel momento mi trovavo a colazione, e come al solito, il mio appetito era molto poco, ed un paio di cucchiaiate di porridge bastavano a saziarmi. Sospirai sommessamente, ed estraei dalla borsa il libro di Storia della Magia, iniziando a rileggere il capitolo che il professor Rüf ci aveva assegnato.

Mi stavo rifugiando nello studio per fuggire dalla vita che mi circondava, ed i miei voti stavano iniziando a parlare da sé.

-Ronald, basta!- esclamò una voce femminile dal tavolo dei Grifondoro. Alzai incuriosito lo sguardo dal mio libro, e vidi Hermione Granger fuggire dal suo posto a tavola con un'espressione piuttosto infuriatata stampata in volto.

-Herm, aspetta!- la richiamò il rosso a gran voce, ma lei era già quasi fuori dalla porta. Una volta che entrambi furono fuori, tutti gli occhi curiosi che osservavano la scena tornarono a farsi gli affari loro, mentre i miei restarono puntati nella direzione dell'avvenimento, notando Harry seduto da solo. Stava giocando distrattamente con il cibo nel suo piatto, che fissava con sguardo vuoto, poi sospirò.

-Blaise, secondo te che è successo tra quei due?- domandò Theo all'altro, che non tardò a dire la sua.

-Secondo me ha fatto un commento di troppo su quella ragazza di Tassorosso.. sapete, gira voce che lui tradisca la sua amata- mormorò il ragazzo, inforcando poi un abbondante pezzo di salsiccia. Pansy aggrottò le sopracciglia.

-Quale ragazza sarebbe così idiota da mettersi con quello?- rise lei, scettica e poco convinta.

Blaise, prima di rispondere, ridacchiò, poi indicò una ragazza bionda al tavolo dei Tassorosso. -Lei.. Djana Fhurs.. Nata Babbana- disse, sempre a bassa voce -ma queste sono solo voci, non so se sia effettivamente vero- concluse, addentando finalmente il succulento pezzo di carne.

Mentre i miei amici continuavano a borbottare cose poco carine sulla coppia uscita dalla Sala, io ripresi a leggere, ma ad ogni frase che passava, non riuscivo a non alzare lo sguardo per guardare Potter, che ad un certo punto iniziò a parlare con Dean Thomas. Tra il chiacchiericcio generale, riuscivo a sentire vagamente la sua voce e la sua risata. Sorrisi.

Era ormai da qualche giorno che iniziai a riflettere con più serietà cosa lui fosse per me; mi ero reso conto che non l'avevo mai guardato come si guarda un nemico, e stavo iniziando ad accettarlo, anche se ormai l'avevo capito.

Quella morsa che sentivo quando si avvinghiava con Ginevra era gelosia, gelosia allo stato puro, e rabbia. Mentre l'altra, che provavo quando i nostri sguardi si incrociavano, erano le famose farfalle nello stomaco, oppure "amore", a cui si andava ad aggiungere quella sensazione di calore in tutto il corpo, quella voglia di averlo al mio fianco costantemente.

Stava ridendo, probabilmente in seguito ad una battuta del suo amico, ed il suo sguardo si posò sul mio per un istante, ed in quel momento risentii tutte le solite sensazioni. Continuammo a guardarci, e lui sembrava attratto dai miei occhi come lo erano i miei dai suoi, ma qualcosa interruppe quel momento.

Yann, il Gufo Reale della mia famiglia, si appoggiò elegantemente alla mia sinistra. Potter saettò lo sguardo da me al volatile, poi tornò a parlare con Dean come se niente fosse successo.

𝐃𝐞𝐬𝐭𝐫𝐨𝐲𝐞𝐝 ;; 𝐃𝐫𝐚𝐫𝐫𝐲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora