Seventh Chapter

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I giorni passavano, e con Harry non parlai un gran ché. L'unica cosa che accadeva era qualche scambio di sorrisi un po' forzati da parte sua e imbarazzati dalla mia, ma nulla di più.

Il problema era che non si staccava mai da Ron ed Hermione e che c'era sempre troppa gente che lo guardava. Era il "Salvatore del Mondo Magico" ed era normale fosse sotto lo sguardo di tutti, ma era quasi un'ossessione per certe persone. Alcuni ragazzini del primo anno, almeno così avevo sentito da Theo, lo avevano seguito anche dentro al cubicolo del bagno.

Quel giorno, un nuvoloso e triste sabato mattina, ero particolarmente annoiato, e restare chiuso nel mio dormitorio mi aveva stancato, quindi iniziai a vagare alla cieca per il Castello. Volevo solo allontanarmi dai pallosi racconti di Blaise, che non faceva altro che parlarmi della ragazza con cui usciva; e volevo fare star zitto Goyle, che mi ribadiva il fatto che Astoria Greengrass mi moriva dietro da anni, e che avrei dovuto darle una possibilità. L'unico intelligente era Theo, che guardando la situazione dal suo letto a baldacchino semichiuso scuoteva il capo e li guardava male; lui sì che mi conosceva.

Fortunatamente nel mio cammino, inizialmente, non incontrai nessuno, ma quando giunsi al nono piano, zona quasi del tutto inesplorata da chiunque, mi imbattei in Harry Potter. Era completamente solo ed era seduto sotto una grande finestra; guardava il panorama sottostante con occhi vitrei. Lo osservai per qualche istante, piuttosto perplesso ed indeciso su come agire, ma decisi di avvicinarmi e parlargli.

-Hey- dissi solo, sedendomi accanto a lui. Sobbalzò leggermente ma poi sorrise nel vedermi.

-Ciao Draco- salutò. Aveva una voce roca e spezzata, ma poi si schiarì la gola e scosse piano il capo.

-Tutto bene?- domandai stupidamente, conoscendo già la risposta. Bastava guardarlo negli occhi per vedere che qualcosa andava storto.

-No.. diciamo che preferirei non aver ucciso Voldemort qualche volta. Non fraintendermi- aggiunse, vedendo che mi stavo accigliando -non che approvassi lui o qualsiasi cosa lo riguardasse. Ma sarebbe stato bello non essere il Prescelto.. se fosse stato qualcun altro ad ucciderlo- mormorò con tono vago e profondamente triste. Il suo sguardo continuava a spostarsi tra le nuvole grigie, che minacciavano di fare piovere a momenti, ai prati verdi -é un incubo essere così tanto al centro dell'attenzione.. penso tu lo sappia bene, comunque. Vorrei essere qualcun altro-

L'ultima frase la disse talmente piano che se avessi respirato in quell'istante non l'avrei sentito. Lo capivo bene, purtroppo, ma non per aver compiuto gesta eroiche.

-So cosa si prova, hai ragione. Non per essere un eroe però, ma se passo per i corridoi mi guardano in ogni caso- borbottai, cercando di rassicurarlo -al contrario dei miei amici, che hanno solo i genitori Mangiamorte, io ho il Marchio nel braccio, è questo che mi rende così speciale agli occhi della gente. Inoltre, aggiungiamoci il fatto che la mia famiglia sta ancora a piede libero- commentai sprezzante. Ero piuttosto arrabbiato per la situazione, e il fatto che anche Harry soffrisse quanto me in parte mi rassicurava. Mi faceva sentire meno solo nel mio dolore, nella mia agonia.

-Draco tu non sei tuo padre. Ti ho visto quella notte nella Torre. Non l'avresti ammazzato nemmeno sotto tortura. Non sei in grado di uccidere qualcuno. Ma non perché sei debole, ma perché sei buono e sai amare-

Rimasi allibito, sconvolto da ciò che mi disse. Mi stava guardando, ed io stavo facendo lo stesso. Avevo le labbra socchiuse e gli occhi fissi sui suoi, in attesa di qualche sottospecie di segnale, o simile. Nemmeno io sapevo cosa stavo aspettando, ma non mi sembrava vero che mi avesse appena detto una frase del genere.

-Grazie Harry- mormorai, sorridendogli sincero.

Eravamo seduti uno accanto all'altro e talmente vicini che le nostre mani si sfioravano, sentivo il calore della sua vicino alla mia. Sentivo il rumore dei suoi respiri e quello dei battiti del suo cuore.

𝐃𝐞𝐬𝐭𝐫𝐨𝐲𝐞𝐝 ;; 𝐃𝐫𝐚𝐫𝐫𝐲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora