Eighteenth Chapter

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Passavano i giorni, e mi stavo sinceramente preoccupando per la salute di Harry: era uscito dall'infermeria, certamente, ma continuava a non avere un aspetto molto sano, tra il suo colorito pallido e le profonde occhiaie che segnavano i suoi occhi. Spesso sembrava sul punto di svenire, ma Weasley, sia Ronald che Ginny, erano sempre al suo fianco pronti a impedirlo, dandogli velocemente dell'acqua o qualche dolce. Altre volte lo incrociavo nei bagni e lo sentivo vomitare attraverso le pareti dei cubicoli. Stavo male insieme a lui.
Ovviamente, non mi rivolgeva la parola; e come biasimarlo, avevo rischiato di ucciderlo. Se capitava che i nostri sguardi si incrociassero, lui si sbrigava a distoglierlo, correva via.

La mia rabbia repressa e la mia tristezza del momento avevano offuscato la ragione, e avevano fatto sì che la persona che amavo fosse in pericolo, quasi mortale. 

Mi trovavo nelle prossimità dell'aula di Incantesimi: ero in ritardo, in realtà, ed in pochi minuti sarebbe iniziata la lezione.
Non avevo assolutamente intenzione di arrivare tardi, ma sembrava che l'Universo si fosse accordato soltanto per infastidirmi, mandando all'aria ogni mio piano. Infatti, il corridoio era bloccato da una calca di studenti, che sembravano intenti a guardare qualcosa posto al centro della piccola folla. 

Mi ero fermato pochi metri dietro di loro, nella speranza che si muovessero, ma così non accadde; mi avvicinai così alla cerchia, per cercare di capire cosa stesse succedendo, preso dalla curiosità e dal nervosismo. 

Mi misi in punta dei piedi, e finalmente riuscii a vedere cose stesse tenendo quegli studenti così interessati alla questione: Harry Potter era steso a terra, privo di sensi, ed accanto a lui Ronald Weasley lo scuoteva dalle spalle, cercando probabilmente di risvegliarlo. 
Deglutii a vuoto (avevo la gola terribilmente secca, mi mancava il fiato), ma non riuscivo a smettere di guardare quella scena, così carica di tensione e terrore, il tutto trasmesso dall'espressione disperata sel rosso. Ronald sembrava terribilmente preoccupato per il suo migliore amico, non gli interessava di cosa gli studenti attorno a lui avrebbero borbottato in seguito tra i corridoi. Voleva soltanto far riprendere i sensi ad Harry, che però non sembrava volerne sapere di svegliarsi. 

-Harry, coraggio, svegliati!- borbottava Ronald, scuotendolo piano. Nonostante il suo tono di voce fosse basso, si poteva percepire la sua preoccupazione; c'era un silenzio quasi religioso in quel corridoio. Weasley sembrava quasi sull'orlo di una crisi.

Sperai che Lenticchia non alzasse lo sguardo, non doveva vedermi. Lo avevo accuratamente evitato per tutti quei giorni, se possibile anche saltando le lezioni con i Grifondoro. Conoscendo Ronald, la sua impulsività avrebbe nociuto ad entrambi.
Ero inerme davanti a quella scena così paradossale, nonostante fosse rischioso per me stare lì, non riuscivo a muovermi: il mio sguardo era fisso sulla figura pallida e rigida di Harry.
Cosa potrebbe mai essere successo? mi domandai, con preoccupazione. 

-Qualcuno chiami un professore! Harry non si risveglia!- esclamò il rosso. Dalla sua voce traspariva il panico e la preoccupazione che provava, il suo sguardo era velato dalla paura, ed il suo corpo tremava visibilmente.
La misera folla che si era creata attorno a quei due si disperse, e l'unica persona che invece non mosse un muscolo fui proprio io, incapace di rispondere ai miei stimoli. Le voci degli studenti che stavano abbandonando la scena erano un subbuglio di sentenze, tra chi era seriamente interessato ad avvertire un professore, chi era semplicemente curioso e si allontanava per la perdita d'interesse.

Ronald incontrò inesorabilmente mio sguardo, e la sua espressione mutò in una smorfia indecifrabile, però non si accinse a muoversi dal fianco dell'amico. Lo stringeva a sé, era inginocchiato al suo fianco e le sue braccia avvolgevano il suo corpo privo di sensi, gli carezzava compulsivamente i capelli spettinati, teneva lo sguardo sul suo viso pallido nella speranza forse di rivedere i suoi occhi verdi.
E io facevo lo stesso. Sentivo le gambe tremare, la testa girare e vedevo offuscato. Continuavo però a non muovermi.

Nel giro di una manciata di secondi la McGranitt ci raggiunse di corsa affiancata da Hermione, Madama Chips e qualche curioso. L'infermiera si inginocchiò accanto ad Harry e si sbrigò a fargli socchiudere le labbra, poi rovesciò nella sua bocca un intruglio giallognolo che ispirava davvero poca fiducia.
Feci un passo indietro nello stesso momento in cui Potter aprì gli occhi e scattò a sedere; rilasciai un sospiro che nemmeno mi ero reso conto di star trattenendo e mi sentii gratificato nel sapere che si fosse perlomeno risvegliato.
Indietreggiai ancora e mi nascosi dietro una grossa colonna, per spiare ciò che sarebbe successo:

-Perché ti ostini a non ascoltarmi, Potter? Ti avevo detto di prendere due volte al giorno questa pozione!- borbottò contrariata Madama Chips, rimettendosi in piedi.

Spostai lo sguardo su Ronald e lo vidi riprendere colore in un istante, indossò un sorriso sincero ed abbracciò il suo migliore amico, ancora scosso da ciò che era appena successo. Hermione, dal canto suo, si abbassò al livello dei due e li abbracciò, bisbigliando qualcosa che però non riuscii a sentire.

-Scusi, Madama Chips, stamattina mi è passato di mente, non ricapiterà- rispose Harry con tono stanco e debole una volta che finì di rassicurare i suoi amici, i quali lo aiutarono a rimettersi in piedi. Era sicuramente meno pallido rispetto a qualche ora prima, ma la sua stanchezza era palpabile e dannatamente visibile.

La donna gli rivolse uno sguardo complice e scosse lievemente il capo, poi parlottò con la McGranitt per qualche secondo ed infine si allontanò.

Guardando quel quadretto, fondamentalmente formato da un trio inseparabile e la loro insegnante preferita, mi sentivo estremamente fuori posto.
Quando finalmente vidi Harry ridere dopo una frase stupida detta da Ronald, le mie ginocchia cedettero e crollai a terra, rilasciando tutta la preoccupazione che stavo trattenendo. Ansimavo piano e mi presi la testa tra le mani, tirandomi i capelli e chiusi gli occhi, tentando di riorganizzare i pensieri.

Sta bene. Harry sta bene.

Lo ripetevo a bassa voce come un mantra.
Mi ripetevo inoltre che non era importante che non ci parlassimo più, nonostante mi facesse stare peggio di quanto potessi immaginare (e di quanto avrei mai ammesso ad alta voce), per me l'importante era che stesse bene lui.

Io in qualche modo mi sarei ripreso, l'avrei superata, pensai.
Non è importante come sto io, aggiunsi.

Alzai nuovamente lo sguardo e sorrisi, per la prima volta da giorni, nel vedere Harry ridere serenamente con i suoi amici, mentre si allontanava probabilmente verso la sua prossima lezione.

***

Era passata qualche ora da quell'avvenimento, e mi trovavo sulle scale, mi dirigevo al nono piano: avevo in mente di passare del tempo da solo, ero certo che Harry avrebbe evitato quello specifico posto come la peste.
Sgattaiolai attraverso la piccola porta che conduceva al corridoio del nostro piano e camminai lentamente fino alla solita finestra, trovando ovviamente lo spazio vuoto.

Sospirai. Me l'aspettavo, eppure la consapevolezza che le cose fossero cambiate, e tutto solo e soltanto per colpa mia faceva un male fottuto.
Mi sedetti e il mio cuore mancò un battito, per ben due motivi: numero uno, il marmo del pavimento era caldo, segno che qualcuno fosse stato seduto lì a lungo e se ne fosse andato da poco; numero due, quando alzai lo sguardo sul punto in cui ci sarebbe dovuto essere stato l'affresco di Wally Thompson, vidi una crepa e una macchiolina scura, forse sangue.
Harry è stato qui da poco.

Mi alzai di scatto, avvicinandomi al muro dell'affresco, lo osservai da più vicino e constatai con orrore che quella macchiolina era effettivamente sangue, le crepe prendevano senso attorno all'immagine di un pugno serrato. A quella realizzazione indietreggiai e nel farlo inciampai sui miei stessi piedi, cadendo indietro.

Dovevo risolvere con Harry al più presto.

note

ehilà!!!! dopo più due anni  ce l'ho fatta ad aggiornare<3
non so cosa mi stesse bloccando, sta di fatto che metà di questo capitolo l'ho scritto in una serata sola 💀

spero ci sia ancora qualcuno disposto a leggere la mia storia, in caso grazie mille siete troppo gentili e vi meritate un premio per la pazienza e la vostra dedizione e pazienza🤍

vi voglio bene, giuro che aggiornerò presto!  sto già lavorando al prossimo capitolo<3

- rin

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 31, 2023 ⏰

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𝐃𝐞𝐬𝐭𝐫𝐨𝐲𝐞𝐝 ;; 𝐃𝐫𝐚𝐫𝐫𝐲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora