Sixteenth Chapter

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Quel sabato mattina iniziò nel peggiore dei modi: il gatto di Blaise mi graffiò con forza sulla guancia sinistra, e mi svegliai a causa del dolore che quel suo gesto mi provocò.

-Chronos! Idiota di un gatto- esclamò il proprietario, correndo verso di me, accogliendo la creatura scura tra le sue braccia.

Mi misi a sedere e percepii una gocciolina di sangue scorrere sulla mia guancia.

-Tutto bene Dray?- mi domandò il proprietario dell'animale, guardandomi accigliato.

-Sì, non preoccuparti- borbottai, alzandomi e dirigendomi verso il bagno. Sciacquai il volto e mi guardai, notando il graffio arrossarsi, andando a comprendere anche della pelle nella periferia della ferita. Il graffio partiva dallo zigomo ed andava trasversalmente fino all'angolo delle labbra.

Mi tamponai il viso, lasciando una macchiolina rossastra nel tessuto bianco candido, ma non me ne curai. Uscii dal locale sanitario e tornai verso il mio baldacchino, dove vi si era seduto Blaise, con ancora Chronos in braccio; lo accarezzava distrattamente mentre il suo sguardo era perso nel vuoto.

Aprii la cassettiera e ne sfilai un completo: una semplice camicia color verde bottiglia, accompagnata da pantaloni eleganti neri e giacca di alta sartoria in tinta. Indossai gli abiti scelti e vi abbinai un pesante, ma comodo e fluente, mantello da viaggio - anch'esso nero - ed infine infilai le scarpe.

-Dov'è Theo? Goyle?- domandai, notando solo in quel momento la loro assenza. Il mio interlocutore si alzò in piedi, il gatto balzò dal suo grembo ed andò a rifugiarsi sul letto del padrone, tra le coperte ancora sfatte.

-Sono in Sala Comune che aspettavano Pansy. Io stavo aspettando te- spiegò, ed annuii, sorridendogli debolmente in risposta.

Afferrai la bacchetta dal comodino e con un colpo secco le coperte si sistemarono, poi la infilai nella piega interna del mantello.

Ci incamminammo fuori dalla stanza ed una volta giunti in Sala Comune notai quanto fosse gremita di studenti: erano perlopiù del primo - o secondo - anno, e occupavano divani, poltrone e sedie ai tavoli. Individuai i tre interessati e, con Blaise al mio fianco, li raggiungemmo.

Il mulatto andò d'istinto accanto a Theo, e notai con la coda dell'occhio lasciargli un bacio sulla guancia. Pansy mi si avvicinò e mi salutò energicamente.

-Oddio Draco, che ti è successo alla guancia?- domandò lei, passandovi delicatamente un dito sopra. Bruciò leggermente, ma non mi lamentai.

-Il gatto di qualcuno ha deciso di graffiarmi- dissi, sottolineando la parola "qualcuno" facendo un cenno col capo in direzione di Blaise. Lei sorrise e fece ondeggiare da destra a sinistra i suoi capelli lucenti.

-Quella creatura è il demonio- commentò la ragazza, iniziando ad incamminarsi verso i gradoni in pietra.

-Hey, ha anche lui dei sentimenti- mugugnò Blaise indignato, mettendo il broncio. Quella risposta provocò nella ragazza una risata spontanea.

-Sì, ma quest'estate mi ha massacrato la schiena quando sono venuta da te una sola notte. Non immagino cosa mi sarebbe successo se fossi rimasta di più-

Ridemmo tutti, mentre ci trovavamo già quasi alla Sala d'Ingresso. Orde di studenti - oltre al terzo anno - andavano e venivano dal grande portone, lasciato aperto per l'occasione, e noi fummo uno dei gruppetti che ne uscì.

-Ma Pierce?- domandò Goyle alla ragazza, che a sentire quel nome s'illuminò.

-Ci siamo dati appuntamento davanti ai Tre Manici di Scopa-

Non avevo la minima idea di cosa fare una volta ad Hogsmeade; sarei stato solo, e probabilmente mi sarei annoiato parecchio.

Camminammo, tra chiacchiere varie e risate, e poi arrivammo al piccolo villaggio: pullulava di maghi e streghe che si muovevano in tutte le direzioni ansiosi di vedere sempre cose nuove.

𝐃𝐞𝐬𝐭𝐫𝐨𝐲𝐞𝐝 ;; 𝐃𝐫𝐚𝐫𝐫𝐲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora