Fifteenth Chapter

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Quella notte la passai quasi sempre sveglio, a rigirarmi nelle coperte, assorto da troppi pensieri e preoccupazioni; nemmeno mi preoccupavo della fonte di questi, semplicemente ci rimurginavo come fosse normale. Mi misi a sedere e puntai lo sguardo sull'orologio appeso alla parete, notando che le lancette segnavano solamente le tre e venti.

Sbuffai e mi alzai, cercando di fare il più piano possibile per non svegliare i miei compagni di stanza, e mi chiusi in bagno. Sussurrai un "Lumos" alla bacchetta, e questa subito si accese.

Mi sciacquai il volto con l'acqua fresca e mi guardai nello specchio appeso proprio sopra al lavandino per alcuni secondi, notandomi veramente stanco, nonostante non sentissi sonno.

-Nox- mormorai. Lo zampillo di luce svanì e tornai alla porta, varcandola il secondo immediatamente successivo.

Alla mia destra vi erano i letti di Theo e Blaise, e la cosa che mi saltò all'occhio dopo una più attenta osservazione, fu che la brandina del mio migliore amico era vuota, mentre in quella del mulatto vi erano due persone sdraiate. Accennai ad un sorriso vedendo quella scena, notando come fossero vicini e come Theodore sembrasse sereno, così stretto tra le braccia del ragazzo che amava.

Gettai l'occhio poi sul baldacchino accanto al mio e vidi Goyle beatamente addormentato, con un braccio che penzolava indisturbato fuori dal materasso, le labbra socchiuse e la coperta a terra per metà.

Camminai piano fino al mio letto e mi ci sdraiai, sperando di addormentarmi, cosa che accadde dopo qualche altro minuto passato a rigirarmi.

Quando mi svegliai quel venerdì mattina un'ondata di energia positiva invase ogni cellula del mio corpo, senza un apparente motivo, ma accadde, e mi sentii allegro.

Mi preparai per la giornata facendomi una doccia veloce ed indossando un'uniforme pulita, poi preparai la borsa con i libri, le piume e i quaderni. Uscii dalla stanza e mi incontrai con Blaise e Theo in Sala Comune, per salire insieme a fare colazione. Non appena mi videro mi rivolsero un saluto, ed io sorrisi calorosamente ad entrambi, ricambiando il saluto.

-Dopo a lezione di Pozione ti restituisco il quaderno, giuro- disse il mulatto, mentre salivamo le scale, dirigendoci in Sala Grande. Ridacchiai leggermente.

-Va bene- sentenziai, senza togliermi l'espressione di allegria ingiustificata che provavo.

Poco dopo arrivammo a destinazione e ci sedemmo a tavola; in pochi minuti fummo raggiunti anche da Pansy, che si mise seduta accanto a me.

-Domani c'è la gita ad Hogsmeade- esclamò lei, prendendo un uovo, e mettendolo nel suo piatto. Theo e Blaise, che erano davanti a noi, si guardarono per una frazione di secondo, poi tornarono a rivolgerci la loro attenzione.

-Tu ci vai, Pansy?- domandò il mio migliore amico alla ragazza, che annuì semplicemente, portandosi alle labbra un boccone di uova. Masticò velocemente, poi parlò.

-Il ragazzo con cui mi sto vedendo mi ha chiesto di andare con lui, ed io ho accettato. È dolce- raccontò, sorridendo poi.

-Chi è? Lo tenevi segreto- fece Blaise con un tono sorpreso, giocherellando con una fetta di pane tostato, mentre teneva lo sguardo puntato sugli occhi scuri di Pansy.

-Si chiama Pierce Clarke- mormorò, distogliendo lo sguardo. Sembrava si fosse imbarazzata.

-Non l'ho mai sentito nominare, è un Serpeverde?- continuò Zabini. Lei non rispose per qualche secondo, poi scosse il capo.

-Non dirmi che è un Grifondoro-

Lei negò nuovamente, restringendo il campo a due opzioni.

-È un Tassorosso- disse infine lei, sorprendendo tutti noi tre. Lei si pulì l'angolo delle labbra con un tovagliolo, e si sbavò leggermente il rossetto scuro, ma parve non accorgersene.

𝐃𝐞𝐬𝐭𝐫𝐨𝐲𝐞𝐝 ;; 𝐃𝐫𝐚𝐫𝐫𝐲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora