E chi dorme?! Ho troppi pensieri nella mente e una voglia matta di rivederlo per fare ciò che prima non abbiamo fatto,ho una voglia di assaporare le sue labbra color rosa quasi rosso e poter odorare il suo profumo della pelle e poterlo mischiare con il mio. Ho voglia di trascorrere il resto delle notti della mia vita tra le sue braccia,quelle possenti che mi fanno sentire al sicuro.
Non riesco a dormire,ho le scene di quella sera incastrate nei miei occhi lasciando trapelare solo la felicità che penso si noti a distanza di migliaia di chilometri.
Vado a prendermi una camomilla...almeno spero che questa mi faccia dormire.
Sono le 4 del mattino. Attorno alla villa non c'è un'anima,si sente solo il gallo cantare e il rumore dolce dalla piccole onde del lago.
Sono nel giardino con questa tazza fumeggiante e sorseggio il contenuto riscaldandomi a ogni piccolo sorso come se mi dovesse accarezzare. Ad un tratto però a riscaldarmi non è stata la camomilla, ma sono delle mani calde e leggermente sudate ma di un profumo buonissimo che io già conosco:
<<Chi sei?>> domando
<<Stai zitta!>> risponde con una voce abbastanza infastidita
<<Dai lasciami! Cosa vuoi? Chi sei? Questo gioco non è divertente!>> continuo
<<Ho detto di fare silenzio riccona! Tu adesso fai quello che ti dico e vedrai che non succederà niente.>> ho paura,troppa paura e non posso urlare...ho una pistola puntata al fianco..credo vogliano i miei soldi
<<Troviamo un accordo>> propongo
<<Non mi fido di voi ricchi,adesso stiamo ai miei comandi e se non fai quello che dico... >> dice smuovendo l'arma.
Ho paura,troppa paura. Non so chi è,ho gli occhi coperti e stiamo camminando ma non so in quale direzione.
<<Bella,tu dammi il tuo corpo e i tuoi soldi e io non ti farò niente!>> mi dice buttandomi a terra. È un uomo che non supera i 36 anni ma quel viso non mi è nuovo...
<<Emily! Emily!>> urlano da fuori (siamo in una baracca)
È la voce di Mark,la riconosco.
<<Zitta. Non dire una parola. Tu adesso fai quello che ti dico! >> mi dice il rapitore.
<<Cosa vuoi da me?! Non vendo il mio corpo a te.>> dico sicura di me stessa,ma in realtà ho moltissima paura.
<<Ah si?!>> dice ancora e ha iniziato a saltarmi addosso sciogliendo il nodo della cintura della vestaglia e comincio a piangere e a urlare.
<<Zitta squaldrina,zitta!>> e inizia a baciarmi sul collo scendendo sempre più,fino ad arrivare al seno.
Sono riuscita a liberarmi le mani,lo prendo dai capelli e sbatto la testa del rapitore a terra,procurandogli delle ferite abbastanza dolorose. È steso a terra debole e approfitto per legare mani e piedi. Sono uscita fuori dalla baracca e non sono molgo lontana dalla villa quindi decido di gridare aiuto e di correre verso la villa ma parte un colpo.
Non ho nessun arma. Può essere un cacciatore penso e continuo a correre arrivando da un servo.
<<Chiama Mark,veloce!>> lo supplico
<<Certo signorina!>> allegro
<<Mark! Guarda!>> continua
<<Oh,ciao Emily..come mai qui?>> mi dice in modo strano,quasi prepotente
<<Come che ci faccio?! Mi hai invitato tu qui..Senti un uomo mi aveva rapito,è nella baracca legato. Chiamiamo la polizia.>> propongo
<<No. Tu non chiami nessuno. Ci penso io,vieni!>> e con la testa fa un segno al servo che si è precipitato all'interno della villa.
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La mia vita alla moda!
HumorUna ragazza di 20 anni abita a New York da circa 15 anni. È il periodo natalizio e presa dal suo lavoro non si rende conto di dover fare qualche spesa per i regali.