Capitolo 12.

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E così va avanti questa vacanza e mi sono completamente dimenticata della sfilata. Maledizione..e ora?

Beh menomale che lì a New York ci sono mia sorella che mi salva da questo problema e le mie amiche che preparano il tutto. Però mi rendo conto che preparare una sfilata di alto livello non è facile quindi dal telefono dell'Hotel chiamo mia madre,bravissima. Menomale! Si occuperà lei di tutto.

E comunque passano i giorni a Parigi..uno più bello dell'altro. Cosa dire? Non mi aspettavo una cosa del genere! Dopo quello che mi aveva fatto,penso che non tutti accettavano il viaggio,no?

Sono stanchissima...non ce la faccio più! Non pensavo fosse così stancante girare una città...

Finalmente siamo arrivati all'ultimo giorno. Ah che bello! Oddio un po' mi dispiace ma,davvero,meglio tornare a lavoro.

Prima di recarci all'aeroporto,per chiudere questa vacanza in bellezza,Mark mi fa una sorpresa..Mi sono ritrovata la macchina piena di bellissimi vestiti,scarpe,e accessori di ogni tipo firmati Armani e Versace e 4 o 5 profumi Chanel. Avrà speso una fortuna!!

Comunque saliamo sulla limousine e partiamo dirigendoci all'aeroporto. Dalla stanchezza,hotel-aeroporto forse sono una o due ore di viaggio,mi addormento ma sento qualsiasi cosa dice Mark,sento la sua mano che mi accarezza delicatamente il viso e il suo respiro così dolce sulla mia pelle. Mi sveglio e ci guardiamo negli occhi. Quegli occhi color ghiaccio,mi sono persa e non esiste più il mondo ma solo io e lui. Fisso le sue labbra così morbide e perfette che desidero assaporare più che mai. Improvvisamente l'autista alza un separé che divideva la parte dei sedili dietro con l'autista stesso. Così adesso davvero siamo io e lui immersi in un momento così dolce. Dopo ancora qualche secondo ci siamo ritrovati uno attacato all'altra,le sue lebbra unite alle mie,i nostri corpi a contatto e caldi più che mai e la mano,la sua mano sinistra che mi accarezza i capelli e con la destra che mi sbottona la camicia bianca incastrata nella gonna. Io,io non capisco più niente ma non mi scoraggio e le mie mani sembrano andare sole. La sinistra accarezza il viso sudato di Mark e la destra che sbottona camicia e pantaloni.

Che sensazione inspiegabile...

Così davvero i nostri corpi si sono ritrovati uniti. Dal calore i vetri sono appannati e l'autista imbarazzato dalla situazione che si poteva ben capire,mette una musica per distrarsi,un lento, che a noi piace tantissimo e accentua di più quel momento,quello in cui lui bacia tutto il mio corpo quello in cui io desidero più che mai lui e lui desidera più che mai me. Purtroppo arriviamo dopo un'ora in aeroporto e il tempo di fare il check-in,saliamo sull'aereo e ci sediamo.

Non riusciamo a staccarci gli occhi di dosso. Decidiamo dunque di fare di nuovo dei selfie con lo sfondo delle nuvole. Stavolta non come semplici amici ma come fidanzati e infatti non può mancare una foto con il bacio e un'altra dove lui mi bacia nel collo. Quest'ultima diviene lo sfondo del mio iphone e del suo tablet.

Durante il viaggio non facciamo altro che baciarci e guardarci sotto l'unica coperta data dalle hostess. È bellissimo ma purtroppo sta accadendo la stessa situazione di prima e rendendomi conto fermo subito la mano che ha posato sulla mia coscia.

Le 6 ore sono passate e ci ritroviamo di nuovo a New York.

GRAZIE PER AVER SCELTO DI LEGGERE QUESTA STORIA. CONTINUA QUESTA FAVOLA REALE. PER LEGGERE IL PROSSIMO CAPITOLO,ESSO DEVE ARRIVARE A 5 VOTI. VOTATE E SOPRATTUTTO COMMENTATE E FATEMI SAPERE COSA SECONDO VOI ACCADRÀ NEL PROSSIMO CAPITOLO E FATEMI SAPERE SE VI È PIACIUTO QUESTO. SI ACCETTANO ANCHE LE CRITICHE:)
A PRESTO!!

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