Film e abbracci

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Mentre Danny prepara il tè io mi alzo dal divano, voglio fare un giro della casa per vedere se è rimasto tutto come lo ricordavo.
"Ti dispiace se..." Indico le scale, ma prima ancora di finire la frase lui mi risponde: "Vai pure, nessun problema, ti chiamo quando è pronto il tè."
Gli sorrido e salgo le scale.
Faccio scorrere la mano sul corrimano e avanzo salendo sempre di più.
Mi tornano in mente i momenti passati con lui e Vicky.
Li conosco dalla prima elementare; spesso il pomeriggio ci vedevamo tutti e tre per giocare e la maggior parte delle volte era qui a casa di Danny che venivamo.
Arrivo in cima alle scale e noto che c'è la camera di Daniele con la porta socchiusa, decido di entrare.
Appena entro vedo il letto disfatto, ridacchio al pensiero che non è cambiato. Ordinato e compatto nell'aspetto ma disordinato con le sue cose.
Vedo una bacheca sul muro, accanto alla porta del balcone così mi avvicino per guardare meglio; ci sono tutte le foto con me e Vicky. Le guardo una ad una e sorrido.
Vado a sedermi sul letto e resto lì per un po', tra un pensiero e l'altro.
"Clara!" Cavolo è Danny. Esco dalla sua stanza e mi fiondo sulle scale per scendere in salotto.
"Eccomi scusa"
"Hai trovato l'armadio di Narnia? Non tornavi più" si volta verso di me e sorride e nel guardarlo inciampo dal penultimo gradino.
Lui lascia subito le tazze sul tavolo e corre per prendermi, credo.
Tentativo inutile, con tutta la mia goffaggine cado sopra di lui.
Un secondo dopo ci troviamo entrambi a terra, io sopra di lui con le mani sul suo petto e estremamente imbarazzata. Se avessi ancora tanta confidenza probabilmente non sarei così imbarazzata ma non passiamo del tempo insieme da un po', questa non ci voleva.
Mi fissa per un attimo.
"Stai bene, Clara?"
"Bene... Io... Ehm sì, sto bene."
"Ma che? Ahahah" incomincia a ridere sguaiatamente. "Che c'è? Da quando balbetti?" Continua a ridere, tutto questo mi mette ancora più in imbarazzo.
"Beh da quando faccio figure del genere" mi rialzo dandomi una pulita.
"Scusami" abbasso il viso dispiaciuta per quello che è successo.
Lui continua a ridere.
"Ehi stai tranquilla, non è successo niente."
Alzo il viso e lo guardo, lui mi sorride e improvvisamente scoppio a ridere.
Daniele si avvicina e mi abbraccia buttando le braccia al mio collo, resto avvolta dalle sue braccia, appoggio la testa sul suo petto e lui mi accarezza la testa.
"Allora questo film? Lo guardiamo?"
Si stacca da me e va a prendere le tazze del tè che ormai si sarà raffreddato.
"Certo, ne ho in mente uno, ma non sarai d'accordo" ridacchio tra me e me.
"Sentiamo..." Appoggia le tazze del tè sul tavolino di fronte al divano poi si siede guardandomi.
Lo raggiungo sedendomi accanto a lui.
"Le pagine della nostra vita... È tratto da un libro del mio autore preferito, Nicholas Sparks. È un film romantico" concludo scontrandomi contro la sua spalla.
"Oh povero me..." Si porta una mano sulla fronte in segno di disperazione.
"E dai ahah, come sei noioso."
"No no, va bene, guardiamolo. Ma solo perché non ci vediamo da tanto."
"Grazie!" Gli sorrido e gli do un bacio sulla guancia, poi prendo la mia tazza del tè e mi accomodo bene sul divano.
Lui mi guarda per un momento poi apre Netflix per far partire il film.

Danny clicca pausa, allora lo squadro.
"Ma che fai?" Lui mi guarda dritto negli occhi "Daniele parla!" Continua a guardarmi senza dire niente.
"Dai stavano per baciarsi, è la scena che preferisco! Non puoi bloccarla così, peggio ancora se non hai nulla da dire." Incrocio le braccia e lo guardo male.
Distoglie lo sguardo da me e fa ripartire il film.
Questo ragazzo non è normale, cosa diamine gli è preso?
Allie e Noah finalmente si baciano, sotto la pioggia, in modo così romantico e spontaneo. Resto con gli occhi fissi sullo schermo per vedere al meglio la scena ma vengo distratta da Daniele che posa la sua mano sulla mia coscia. Faccio finta di niente e continuo a guardare il film.
I due protagonisti entrano in casa e iniziano a togliersi i vestiti, in quel momento Danny si avvicina a me, mi giro per guardarlo e lui mi prende dal viso cercando di baciarmi.
Lo fermo mettendogli una mano in faccia e spingendolo.
"Ma che fai? Ahah, forse sei entrato troppo nel ruolo di Noah" mi metto a ridere.
Lui si blocca e mi guarda. "Ehm sì.. hai ragione, beh stavo scherzando."
"Ook..." Lo guardo per un momento e ritorno con lo sguardo sulla tv.
Lui si allontana leggermente da me poi beve un sorso di tè.

"Allora ti è piaciuto?" Mi voltò verso Danny e noto che ha gli occhi lucidi.
"Stai piangendo! Ti sei commosso!" Lui mi guarda per un secondo poi si copre il viso con le mani.
"No, non è vero, è che mi bruciano gli occhi."
"Bugiardo, togli le mani allora." Mi avvicino a lui cercando di togliergli le mani dal viso.
"Dai fatti vedere" continuo a lottare inutilmente, ha le mani incollate sul viso.
"Uffa! Noioso!" Mi arrendo inginocchiandomi sul divano e incrociando le braccia. Lui mi abbraccia rapidamente.
"Ehm Danny, così mi fa male il collo."
Niente, non si scolla. Si limita a spostare le braccia, stringendomi dalla vita.
Faccio un sospiro.
"Eh va bene... Ho capito che non vuoi farti vedere perché ti sei commosso, hai vinto."
Lo abbraccio anche io e ci stendiamo sul divano.
Restiamo abbracciati, io sprofondo tra le sue braccia e lui mette la sua gamba destra sulle mie.

Apro gli occhi, penso di essermi addormentata.
Sollevo il braccio di Daniele per prendere il telefono sul tavolino.
"Merda!"
"Eh? Che c'è?" Daniele scatta sul divano.
"Clara sei tu, mi hai spaventato, si stende di nuovo girando la testa verso la spalliera.
"Danny svegliati!" Lo scuoto dal petto.
"È mezzanotte, io devo tornare a casa, mio padre mi ha chiamata."
Mi alzo dal divano e chiamo mio padre.
"Tesoro, stai bene?"
"Papà scusami, non ci crederai ma ci siamo addormentati, scusami torno subito."
"No amore è tardi, vengo a prenderti io, mandami la via."
"Sicuro? E Luna?"
"Sta già dormendo, faccio presto, così ti spiego tutto mentre torniamo a casa."
"Va bene, ti mando la posizione su WhatsApp, scusami ancora."
"Non preoccuparti, l'importante è che stai bene, arrivo subito."
Attacco il telefono e gli mando la posizione.
Vado da Danny.
"Ma guardalo, continua a dormire" prendo un cuscino e glie lo tiro sul petto.
"Svegliati ho detto! Devi svegliarti!"
Danny mi blocca dal polso sinistro.
"Clara che fai? Vuoi soffocarmi col cuscino?"
"Ma no!" Lascio cadere il cuscino per terra, "volevo svegliarti, mio padre sta venendo a prendermi."
"Perché che ore sono? Potevo accompagnarti a piedi."
"È mezzanotte, ormai è già partito da casa. Ma scusa i tuoi dove sono?"
Daniele si siede sul divano.
"Sono partiti, staranno via una settimana."
"E ti hanno lasciato da solo? Festeggerai Natale da solo?"
"Non mi andava di andare con loro"
"Capisco... Dai ti do una mano a sistemare qui. Comunque se vuoi puoi venire a casa mia per Natale."
"Ci penso, ok?"
Annuisco, poi prendo le tazze del tè e le porto in cucina per lasciarle nel lavandino.
"Clara..." Mi volto verso Daniele.
"Sì...?"
"Scusami per prima, quando ho provato a... Beh io stavo scherzando."
"Oh non preoccuparti, davvero"
"No davvero, non vorrei che pensassi male."
"Ma no, tranquillo. Piuttosto... Che succede con Victoria? Perché non vuoi vederla?"
"Come?" Spalanca gli occhi.
"Beh non volevi che venisse domani..." Gli rispondo.
"Non è che non volevo, solo... Nulla. Comunque non ho problemi se viene, davvero."
"Mm... Sicuro?" Lo guardo fisso negli occhi per cercare di capirlo.
"Sì, tranquilla" mi sorride.
"D'accordo, allora domani ti faccio sapere a che ora ci vediamo."
"Va bene."
Suona il campanello.
"Oh, è mio padre, vado." Gli do un bacio sulla guancia poi prendo il giubbotto e la borsa.
"Grazie della serata" Gli dico.
"Grazie a te, a domani." Gli sorrido poi apro la porta ed esco.

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