Un giorno come tanti

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"Tesoro svegliati."

Mi sento accarezzare la testa, è mio padre.

"Cosa c'è papà?"

"Tesoro devi andare a scuola."

"Accidenti papà perché non mi hai svegliata prima? Farò tardi!"

Mi alzo in tutta fretta e mio padre esce dalla stanza. Accendo il telefono e vado in bagno a lavarmi la faccia, poi torno in camera e controllo l'orario dal telefono, noto un messaggio dalla mia amica Victoria che mi propone di andare a fare shopping.

Io vado a fare shopping solo la domenica...

"Papà perché mi odi? È Domenica e sono solo le 8!"

Mi fiondo giù per le scale e corro in cucina alla ricerca di mio padre.

"Sono la figlia più brava del mondo cosa ho fatto per meritar..."

La mia voce si blocca davanti alla vista di mio padre e mia sorella che tengono dei pacchi regalo in mano.

"Ti va di andare in un posto?"

"Papà, Luna... datemi cinque minuti per vestirmi."

Do un bacio sulla guancia ad entrambi e salgo su a prepararmi.

Apro l'armadio e scelgo un maglioncino giallo pastello, me lo ha regalato mio padre, ma non so dove lo abbia trovato, di solito in autunno si trovano solo colori tristi. Apro un cassetto dell'armadio, tiro fuori un jeans blu e ci salto dentro.

Questi stupidi fianchi! Non mi salgono i pantaloni! Saltello un po' finché riescono a entrarmi i pantaloni poi cerco la cintura, la perdo sempre. Vado in bagno e la trovo sul mobiletto davanti al lavandino, poi mi lavo i denti, metto il mascara, mi spazzolo i capelli e scendo.

"Eccomi papà, fa tanto freddo? Non so che giubbotto mettere."

"Prendi quello col pelo, tesoro."

Amo quel giubbotto, è lungo, imbottito di pelo, totalmente nero con dei peli sintetici sul cappuccio, neri e grigi, ed è cosi comodo!

Mio padre, Luna ed io usciamo di casa. "A piedi o in macchina?"

"In macchina." mi risponde mio padre, "Fai salire Luna davanti, glie l'ho promesso."

"Non c'è problema." così faccio per aprire lo sportello a mia sorella, appena mio padre apre la macchina, poi salgo dietro il posto di papà.

Prima di partire mio padre fa partire un cd che gli ha fatto un suo amico, con varie canzoni da discoteca anni novanta, la maggior parte sono di Bob Sinclar, ma ci sono anche alcune canzoni di Rihanna e Shakira remixate, adoro questo cd.

"Perché mi hai detto che avevo scuola papà? Mi sarei svegliata lo stesso."

"Si ma ci avresti messo tanto tempo, scusami tesoro, tra poco mi farò perdonare." Dallo specchietto retrovisore noto che mi fa un occhiolino, così gli sorrido.

È così bello mio padre, dico davvero! Ha questi occhi verdi che si fanno più chiari alla luce del sole, il naso a patata, ma non grosso e capelli neri lisci come l'olio, sono piuttosto lunghi, se si pettina quelli davanti, indietro, arrivano quasi fino alla nuca.

Luna anche è molto bella, assomiglia tanto a mia madre. Ha lunghi capelli biondo cenere, lisci con i boccoli alla fine, anche se sospetto che se li faccia così di proposito, gli occhi sono castani e ha lunghe ciglia anche se non si trucca, il naso è piccolino e leggermente all'insù, ha alcune lentiggini sulle guance, ma si notano solo da vicino, e le labbra sono piuttosto carnose, senza contare che ha un mento davvero fine, che invidia.

Still stay with meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora