Iniziammo la puntata cantando "Uno su mille ce la fa". Chi lo avrebbe mai detto che quella canzone che ha dato inizio a tutto il percorso avrebbe descritto perfettamente ciò che avremmo vissuto da quel momento in poi.
Mi trovavo in uno studio che mi avrebbe potuto dare l'opportunità di entrare a far parte di un mondo più grande di me, ma che non vedevo l'ora di imparare a conoscere. Ero nervoso, avevo paura di non farcela. In fondo eravamo tutti bravi, tutti agguerriti e tutti con un unico obiettivo: prendere la maglia ed entrare a far parte della scuola di Amici.
Maria annunciò l'inizio delle varie sfide per decidere i partecipanti del programma. Iniziai a guardarmi intorno, a osservare le espressioni dei professori per cercare di capire cosa pensassero di ciascuno di noi. Molti andarono subito via e ammetto che la paura di far parte anch'io di quel gruppo era tantissima.
Ad un certo punto i miei pensieri incessanti vennero fermati da una voce bellissima. Riconobbi subito quella ragazza, Gaia, l'avevo conosciuta durante le varie fasi del casting. Mi aveva colpito sin da subito la sua presenza scenica. Non so esattamente come facesse, ma sembrava impossibile toglierle gli occhi di dosso e inoltre aveva una voce che faceva venire i brividi. Subito dopo fu il turno di Nyv, che portò un suo inedito. Avevo avuto la possibilità di parlare con entrambe durante i casting e il loro percorso mi era sembrato molto simile, entrambe avevano avuto diverse difficoltà dopo essere uscite da due talent. Avevano bisogno di una rivincita e fui contentissimo di sentire le parole di Maria: erano entrate a far parte del programma.
La felicità fu subito rimpiazzata dall'ansia. Il numero scendeva e sempre più persone uscivano. Poi fu il mio turno di sfidarmi contro una ragazza, Anna. Io avevo deciso di portare "Shallow". Chiusi gli occhi e inizia a cantare ogni parola di quella canzone. Entrai nel mio mondo e lentamente ci lasciai entrare anche il pubblico. Mi guardavo intorno. Vedere tutte quelle persone battere le mani a tempo e cantare insieme a me mi riempiva di una gioia immensa. Ero esattamente dove volevo essere e volevo quella maglia più di qualsiasi altra cosa al mondo.
Era il momento del verdetto. Il tempo sembrava essersi fermato, i secondi sembravano ore e sembrò passare un secolo prima di sentire la decisione dei professori. Le gambe mi tremavano, ma cercavo di non farci caso, cercavo di nasconderlo. Era così che affrontavo un po' tutto, cercavo sempre di nascondere le mie fragilità dietro una battuta e un sorriso sempre pronto. Portavo il peso da una gamba all'altra mentre i battiti del cuore acceleravano. Poi sentì le parole di Maria. Non riuscivo a crederci, sembrava un sogno, il mio sogno. E da quell'esatto momento avrei potuto viverlo a pieno.
I minuti passavano e le esibizioni continuavano. Ero così grato alla musica per permetterci di entrare in contatto con il pubblico e di esprimerci nel miglior modo che conoscevamo. Ci godemmo fino all'ultimo minuto ogni esibizione. Si era finalmente formata la classe di Amici e proprio tra quelle mura si sarebbero formati dei rapporti bellissimi, ai quali non sarebbero mancati momenti di difficoltà e incomprensione.
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Luci blu
FanficÈ iniziato un nuovo anno anche all'interno della scuola di Amici. Oltre alla possibilità di seguire il proprio sogno, i partecipanti di quest'anno cresceranno sia artisticamente che umanamente. Tra quelle mura, i ragazzi si vivranno giorno dopo gior...