-Perché proprio io-

Capitolo 3

"Voglio una spiegazione, ora!" Dissi infuriata verso mio padre, che intanto aveva lo sguardo basso verso i suoi piedi.

Signor Kwon: "Credo che suo padre non abbia il coraggio di raccontarle la verità signorina Y/N, quindi lo farò io. Come ben sai tuo padre lavora a capo di un'azienda che ultimamente ha avuto problemi di soldi e con uomini della malavita. Perciò ha chiesto aiuto a me, ed io li ho fornito soldi e uomini con la promessa che me li avrebbe ridati dopo 5 anni, peccato che ne siano passati 10 anni, ed ora sono qui a riscattare la promessa.

Y/N:" Ok, ma cosa c'entro io?" Dissi tremando. Quell'uomo faceva abbastanza paura, mentre i due uomini non mostravano alcuna emozione.

Signor Kwon:" Beh Y/N tuo padre in questi ultimi anni non si è proprio preoccupato del debito accumulatosi. Quindi siamo qua per riscattare la promessa, con la vita di tuo padre e della famiglia:"

Sbiancai. Tutta la mia vita stava svanendo a causa di uno stupido errore di mio padre. Caddi sulle mie stesse gambe e mia madre mi affiancò tenendomi per le braccia.

Signor Kwon:"Tuttavia abbiamo raggiunto un accordo. Sai Y/N ho un figlio di nome Kwon JiYong che a breve dovrà prendere il mio posto e dirigere lui stesso la mia banda, avendo ormai quasi 28 anni. Tuttavia ha bisogno di una compagna al suo fianco e tu, avendo visto che per i tuoi 18 anni sei molto matura, sei la ragazza ideale. Vero signor Lee? Oppure vogliamo pagare con la vita?"

Mi cadde il mondo sotto i piedi. Avrei dovuto buttare la mia vita per stare con un ragazzo della mafia. Non potetti credere che mio padre mia aveva venduto per il suo stupido lavoro, aveva perso tutta la mia fiducia, tutto il mio amore.

Padre:" Y/N mi dispiace, non sapevo cosa fare.."

Y/N:" Sappi che se lo faccio è per salvare la vita di mamma e di Ji-Yun, non di certo per te. Hai perso la mia fiducia appa." Dissi in lacrime. Avevo gli occhi pieni di lacrime e la testa che mi scoppiava.

Signor Kwon:" Ottima scelta. Y/N sei una persona così ragionevole non come tuo padre. I miei uomini verranno a prenderti domani così vivrai nella nostra grande casa fin da subito. Fidati imparerai ad amare la tua nuova vita e soprattutto JiYong."

Finita la conversazione i tre uomini se ne andarono lasciandoci da soli con un silenzio che cadeva sopra la nostra casa. Mio padre provò a parlarmi ma non lo ascoltai. Non volevo saperne più niente. Avevo troppe cose su cui riflettere ancora, perciò con le poche forze che avevo me ne andai in camera mia e mi buttai sul mio letto. Letto che dal giorno dopo non sarebbe stato più mio. Mentre pensavo sentii la porta aprirsi e vidi spuntare mia madre.

Madre:" Y/N". Non riusciva a parlare era distrutta tanto che la vidi piombarsi sulle mie ginocchia e piangere come se non ci fosse un domani. La serata fu movimentata, tanto che mi addormentai con mia madre abbracciata e gli occhi rossi.