Capitolo 4

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La mattina dopo appena mi svegliai iniziai a sistemare le mie valigie. Ancora non riuscivo a credere che me ne sarei andata dalla casa dove sono cresciuta e trasferirmi in una a me sconosciuta, per di più accanto ad un ragazzo che nemmeno conosco..che nemmeno amo. Mille pensieri fiorirono nella mia testa, ma venni interrotta da Ji-Yun.

"Noona è arrivata la macchina" Già così presto?

"Grazie Ji-Yun ora arriv-" Non riuscì a finire la frase che il piccolo mi si attaccò alla vite iniziando a piangere.

JiYun:" Non voglio che tu vada via".

Y/N:" Ji-Yun lo so, però non voglio che vi facciano del male". Lo rassicurai per quel che potevo dandogli un bacio sulla fronte e abbracciandolo forte, e dopodiché, prese le mie cose, andai al piano di sotto. Arrivata in salone vidi due uomini:

Uno era molto alto, con i capelli azzurri e gli occhiali scuri. L'altro invece era più basso e aveva i capelli biondi raccolti in una cresta. Non parlarono, si limitarono soltanto a prendere le mie cose e portarle insieme a me nella macchina nera che avevo visto l'ultima volta sul vialetto di casa. Il viaggio fu silenzioso, a parte per i miei singhiozzi dovuti al pianto, ma nessuno dei due ragazzi si lamentò. Dopo circa 20 minuti arrivammo davanti al cancello di una grande villa, dove ci aspettava il Signor Kwon che appena mi vide sfoggiò quel suo fantomatico sorriso.

Signor Kwon:" Y/N ben arrivata, spero che T.O.P e Taeyang siano stati gentili con te."

Y/N:" Si grazie.." Riuscivo a malapena a parlare, ero solo felice di sapere come si chiamassero i due ragazzi che mi avevano portato qui.

Signor Kwon:" Benissimo. Purtroppo mio figlio non è ancora tornato da una sua riunione, quindi che ne dici di iniziare a sistemare le tue cose nella camera che ti abbiamo preparato? Taeyang ti accompagnerà:"

Y/N." Mhm." Taeyang afferrò le mie valigie e mi accompagnò all'interno di quell'enorme villa. All'interno vi erano molti uomini e molte donne che iniziarono a guardarmi male, forse perché ero più giovane di loro? O forse perché era arrivata la voce che sarei dovuta diventare la compagna del loro principino? D'un tratto si senti il rumore di uno sparo, sobbalzai d'improvviso e Taeyang se ne accorse poiché mi mise una mano dietro la schiena per rassicurarmi.

Taeyang:"Penso che G-Dragon sia tornato."

Y/N:" Chi è tornato?"

Taeyang:"Oh! JiYong, ma si fa chiamare G-Dragon, credo lo conoscerai presto."

Fatto sta che dopo varie scale e corridoi arrivammo alla porta della mia stanza. Non era male. Era abbastanza grande con un letto matrimoniale al centro. Posai in un angolo le valigie e mi sedetti sul letto a pensare che fra pochi minuti avrei conosciuto colui con cui sarei dovuta rimanere a vita, mi sollevava il fatto solo che la mia famiglia stesse bene. Finii per pensare anche a mio padre, al quale dopo quella sera non gli avevo rivolto proprio la parola. Iniziò a scendermi qualche lacrima finché Taeyang non bussò alla mia porta dicendomi che dovevo scendere. Tremavo. Avevo paura di incontrare un ragazzo arrogante, cattivo e scorbutico, una persona appunto che non avrei mai amato. Arrivammo in salone dove vidi il Signor Kwon che ci aspettava e accanto a lui un ragazzo più alto di Taeyang con i capelli arancioni che sembravano morbidissimi e vestito con un paio di jeans e una maglioncino nero.

Signor Kwon:"Y/N questo è mio figlio JiYong, JiYong questa è Y/N la ragazza che ti affiancherà."

JiYong:" Stai scherzando vero? E' una ragazzina! Non avrà nemmeno 16 anni!"

Y/N:" Per la tua precisione ho 18 anni, è sono più matura di quanto pensi. E comunque non sei il solo a non essere felice di questa situazione." Non sapevo nemmeno io dove avessi trovato le forze per rispondergli ma mi aveva davvero fatto arrabbiare dandomi della stupida.

Signor Kwon:" Che vi piaccia o no imparerete a conviverci entrambi!"

JiYong non ne poté più che decise di andarsene nella sua stanza lasciandoci me, Taeyang e il signor Kwon da soli. Salutai il Signor Kwon, inventandomi di essere stanca e di voler andare a dormire e chiesi a Taeyang di riaccompagnarmi in camera. Prima che potessi aprire la porta il ragazzo mi fermò.

Taeyang:" So che JiYong può sembrare cattivo, ma se lo conosci non è male e ti conviene farlo se non vuoi morire qua dentro." Disse l'ultima frase ridendo. Io annuì soltanto, ero talmente stanca e frastornata che non riuscì a capire molto. Mi buttai sul letto pregando che le cose sarebbero migliorate, finendo per addormentami mentre delle lacrime rigavano le mie guance.

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