Il Temporale

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-"Bentornata, Ciccianel"-
Ero fottuta.


Vedevo che tutti volgevano lo sguardo a me, compreso Zayn ma rimanevano tutti fermi.
Tutti escluso Harry che si stava avvicinando.
-"Quindi, cosa hai fatto di bello oggi, amore? Sei uscita con il tuo nuovo amichetto.. Bieber, no?"-
Stava cominciando a tirarmi i capelli.

Mi trattenni dal non urlare dal dolore, inutilmente.
-"Lasciami, ti prego"-
Ero scoppiata a piangere, convulsamente, dopo che mi aveva sbattuto contro il muro accanto alla porta d'ingresso.
-"Ti piace tanto Bieber, no?"-

Schiaffo.

-"Dopotutto è la versione bionda e canadese del tuo amato Zayn!"-

Pugno nello stomaco.


Mi continuavo a lamentare, con le labbra serrate per il troppo dolore.
Ormai non ero più la Chanel in carne: ero dimagrita, molto.
Il non mangiare per essere perfetta non mi aveva fatto bene e mi aveva fatto indebolire le ossa.
E proprio per questo, ad Harry non ci volle molto per rompermi il ginocchio.
Stavolta non riuscii più a trattenermi e urlai come non avevo mai fatto in tutta la mia vita.
Il ginocchio era leggermente spostato, ero certa che fosse rotto.
Nonostante ciò, Harry continuò, continuò, continuò e continuò.


-"Hey, aspetta, ora tocca anche a me!"-
Si aggiunse Niall, ma si ritirò immediatamente perchè Harry lo guardò torvo accompagnato da un ringhio.


Fu la mia fuga.
In quel momento, sgattaiolai via, saltando su un piede e mi nascosi dietro un armadio.
Non avevo mai avuto tanta paura in tutta la mia vita.
Piangevo silenziosamente, tentando di non singhiozzare bruscamente per non far scoprire il mio nascondiglio.

-"Chaneeel, dove sei, tesoro? Non abbiamo finito di farci le coccole"-
La sua voce cantilenò, rendendo il tutto il più terrificante possibile. Stavo tremando, non volevo mi scoprisse.

-"Chaneeel, so che sei qui, lo so"-
Nella mia mente c'era solo il costante pensiero di non essere trovata.
Preferivo morire invece che star lì a farmi impaurire e picchiare da lui.
Ero completamente presa dai miei pensieri che non mi accorsi che un pezzo del vestito che mi aveva comprato Justin, si poteva scorgere tranquillamente ed è ciò che fece Harry.

-"Eccoti, amore. Di che hai paura? A me puoi dire tutto"-

Mi prese per i capelli facendomi sbattere contro il muro, proprio come le altre volte.
Cosa poteva cambiare, escludendo le forme dei tagli che si potevano scorgere vicino alla cute?
Cambiava semplicemente il fatto che non poteva aspettarsi che non mi alzassi più da terra.
Ma ero sveglia in qualche modo, nonostante non sentissi il mio corpo.

Ero morta?

-"Alzati, amore"-

Nulla, il mio corpo non rispondeva.

-"Non fare la cogliona, alzati Chanel!"-
urlò ancora ma nulla.

Improvvisamente comparve Zayn seguito da Louis, abbastanza preoccupati.
Louis era confuso, non capiva cosa fosse successo, mentre Zayn, oh, Zayn lo aveva capito eccome.
E fu per questo motivo che non ci mise molto a prendere a pugni in faccia Harry.

-"Brutto figlio di puttana!"-
-"Vaffanculo, inculati tua madre, idiota!"-

S'insultavano e si picchiavano mentre Louis tentava di rianimarmi.

Louis era disperato, era sull'orlo del pianto.
Urlò.
Immediatamente Zayn ed Harry smisero di picchiarsi e si avvicinarono al mio corpo in un'enorme chiazza di sangue intorno alla testa e sulle mani di Louis.
-"Invece di litigare, aiutatemi.. aiutatela"-

Sindrome di StoccolmaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora