Le piaceva la compagnia di Jack, la comprendeva molto bene, anche se sarebbe stato meglio non nominare la morte dei suoi genitori. Si era improvvisamente rabbuiato e sembrava più freddo nei suoi confronti... o forse era solo una sua impressione.
《Hey Jack, va tutto bene? Sai ti vedo un po', come dire...》tentò, ricevendo un sguardo di sufficienza da parte del ragazzo.
《Si..?》la spronò a continuare con un sorrisetto appena accennato sulle labbra,
《Umh, mi sembri un po' freddo...》continuò un po' intimorita. Aveva paura che fraintendesse le sue parole.
《No, tutto ok.》tagliò corto.
Lei lo scrutò perplessa, aveva decisamente qualcosa che non andava,
《Sicuro? Mi sembri strano...》《Io?!? Qui l'unica strana sei tu che continui a parlare...》, "colpita e affondata".
Lei spalancò gli occhi sorpresa dalla sua risposta e in parte ferita, non se lo aspettava di certo. Non da lui.
《Stran-》cominciò prima di essere interrotta,
《Si hai capito...》disse alzando gli occhi al cielo e sollevando leggermente le braccia,
《Tutta quest'aria da cane bastonato che ti alleggia intorno, quando sappiamo entrambi che tipo di persona sei..》avvicinò di scatto il volto a quello di lei,
《Sei solo brava a giudicare gli altri, facendo tutta quella interessata ai loro problemi quando in realtà non è così. Lo sai tu e ora lo so anche io.》(T/n) aprì e chiuse più volte la bocca, incapace di rispondere. Non capiva cosa stesse succedendo: un attimo prima era gentile e diponibile, l'attimo dopo si comportava così.
《Ma...Io..》provò a dire,
《Vedo che ho centrato in pieno... la verità fa male ed è dura da digerire. Non te lo aspettavi vero? Ho visto subito questa cosa in te... ho solo aspettato il momento giusto》alzò le spalle,
《Ascoltare i tuoi discorsi, te... non c'è nulla di più irritante... Ma come?!? Non dici nulla? E dire che fino a poco fa parlavi come non so cosa. Sai che c'è? Mi ha scocciato restare qui affianco a te... me ne vado!》si alzò dalla panchina e le rivolse un sorriso cattivo.《Ci si vede... anzi forse è meglio di no!》
"Devo essere finita in una realtà parallela, non c'è altra spiegazione" si ritrovò a pensare, mentre mille dubbi l'assalivano contro la sua volontà.
Era colpa sua?
Lo aveva turbato?
Non doveva parlare così tanto, ma lasciare che fosse lui a condurre la conversazione?
Cosa aveva fatto?
Era... era... era davvero come diceva lui?
Eccola lì, quella maledetta sensazione di tristezza.
Qualunque cosa fosse successa era per colpa sua. Era sempre colpa sua.Pensava.. aveva pensato davvero anche solo per un secondo che lui non l'avrebbe abbandonata come avevano fatto tutti? Come poteva illudersi così tanto...
Lei non meritava di essere felice, sennò non le sarebbero accadute tutte quelle cose spiacevoli.
Forse era davvero una brutta persona...Le lacrime tentavano di uscire.. No.
Lei non poteva essere così debole, doveva farsi forza, andare avanti come aveva sempre fatto, nonostante le delusioni continue.
La tristezza mutò in rabbia. Era pericolosa quella emozione... poteva commettere delle sciocchezze, menomale che era fuori.
Stare in casa era persino più pericoloso, per lei stessa naturalmente.
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Solamente io e te || Laughing Jack x reader
FanfictionUna dolce melodia per bambini. Un fumo nero. Un circo senza colori. Un clown. Due occhi freddi. Un sorriso sadico e folle. (T/n) ha sempre avuto problemi a socializzare con le persone, fin da quando era piccola. Nessuno la voleva attorno a sé e nes...