Capitolo 10

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[Laughing Jack]

Era stupito, confuso, ancora arrabbiato, ma soprattutto incredulo.
La cosa che però premeva di più in tutta quella confusione di emozioni dentro di lui era il pensiero di cosa sarebbe potuto succedere se non l'avesse trovata in tempo. Aveva una sola certezza, ovvero che colui che avesse osato farle del male non sarebbe sopravvissuto per farlo una seconda volta, anche se questo non avrebbe alleviato di certo i suoi sensi di colpa.

Ancora si chiedeva come aveva fatto a perderla di vista, considerando che aveva giurato a sé stesso di non lascirla mai da sola.
Quando era finalmente riuscito a trovarla si sentì per un attimo sollevato, ma poi quando si accorse di cosa stava succedendo il panico e la rabbia tentarono di prendere il sopravvento, tuttavia doveva cercare di non mostrarsi così o l'avrebbe spaventata di certo.

《... preferisci una rosa rossa o una blu?》disse la voce dell'uomo nascosto in parte dalla sua Musa.

Quella voce...
Quelle parole...
L'avrebbe riconosciuto ovunque. Offenderman.

"Devi solamente provarci a toccarla e non immagini nemmeno cosa ti faccio" pensò il ragazzo.

Come vide che stava per prenderne una stava per intervenire, ma poi la vide bloccarsi e lo fece anche lui.

"Non farlo... puoi rifiutare" Sapeva che poteva farcela, poteva resistere alla sua voce ammaliante.
Non poteva vederla in faccia, ma percepì un mutamento nel suo corpo, aveva paura. Paura di non poter fare nulla per fermarlo.

《Allora...? Vuoi che decida io per te? Tanto non ti lascerò andare comunque...》e qui Offenderman fece l'errore più grande dell sua vita.
Puntò lo sguardo oltre la spalla della ragazza andando ad incontrare quello del pagliaccio dalle sembianze umane che lo salutò con la mano apparentemente amichevole, ma con una scintilla di puro odio negli occhi glaciali.

'Sei morto' sillabò verso di lui con un sorriso sul volto e avvicinandosi ai due.

Li raggiunse e protesse la cosa più preziosa del mondo da quel maniaco.

《...tutto bene?》chiese quando lui era ormai scappato come un coniglio.
Avrebbero fatto i conti dopo e anche Offenderman lo sapeva.

《Ora sì e solo grazie a te..》disse con la sua voce delicata come un cristallo per poi abbracciarlo di slancio e lasciandogli un bacio sulla guancia.

Un'altra volta era riuscita a coglierlo di sopresa, un'altra volta lo aveva lasciato senza parole.
Quello che successe dopo fu piuttosto confuso, le sue emozioni si erano amplificate e il ricordo di quel momento era stampato davanti ai suoi occhi.

Anche dopo che lei se n'era andata lui rimase lì, immobile mentre dentro di sé scoppiava una tempesta. La sua ossessione per lei era grande e se ne accorgeva soprattutto in quei momenti. Quanto lei avesse influenza su di lui.

Non poteva però rimanere nel suo stato benefico, doveva fare i conti con qualcuno che ne sarebbe uscito piuttosto male alla fine e mettere bene in chiaro un po' di cose con tutti gli altri. Doveva far capire a tutti che ciò che era suo non poteva essere né toccato né tanto meno ammirato da altri, e quale modo migliore poteva esserci di dare un avvertimento, mentre impartiva una sonora lezione a colui che aveva fatto quello che non doveva assolutamente fare?

Così si decise a tornare nel luogo doveva aveva vissuto per anni prima di incontrare lei e decidere di seguirla sempre. La Creepyhouse.

Essa non si trovava mai in un punto fisso, ma dovunque ci potesse essere un bosco abbastanza grande da tenerla nascosta e allo stesso tempo da nessuna parte.
Doveva essere un luogo di rifugio, per questo era praticamente introvabile a chi non sapeva farlo.

Solamente io e te || Laughing Jack x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora