ATTENZIONE
Questo capitolo non contiene alcune scene di quello originale, poco adatte alle persone sensibili o facilmente impressionabili.
Per il resto i capitoli sono identici in tutto e per tutto.Aveva accettato la scomessa con il ragazzo come se fosse una cosa da nulla individuare esattamente un luogo preciso in una città senza indizi, oltre che capire quando.
Questo alone di mistero la intrigava parecchio, rendeva tutto più interessante e diverso dal solito.Ora che ci pensava però le veniva un dubbio, come faceva Jack ad essere così sicuro, tanto da arrivare a scomettere, che lei lo avrebbe trovato?
Non aveva senso.
Un ragazzo qualsiasi non avrebbe mai scomesso a suo sfavore, inoltre non poteva sapere se lei non lo avrebbe trovato per davvero, o se avrebbe fatto una finta per vincere la scomessa; anche se non avevano puntano nulla era pur sempre una fonte di orgoglio vincere.
Lasciò perdere la questione e si concentrò su quello che le aveva detto, magari aveva accennato a qualcosa nel loro discorso che l'avrebbe giudata al posto giusto.
Si sarebbe concentrata sulle domande indirizzate a lei, a rigor di logica se lui era tanto convinto che ci sarebbe arrivata da sola, voleva dire che era un luogo che conosceva bene.Avevano parlato di quello che era successo il giorno in cui lui l'aveva salvata, ma dubitava fortemente che volesse portarla in un luogo segnato da un brutto ricordo.
Poi lui le aveva chiesto se si trovasse bene e lei aveva ammesso che non aveva tanti amici, per non dire che non aveva alla fine nessuno.
In fine lui le chiese quale fosse il suo modo per calmarsi e lei aveva risposto che le piaceva osservare la natura.Ecco era questo quello su cui doveva concentrarsi. Ci avrebbe pensato prima di andare a dormire, di solito la notte le portava consiglio.
Era arrivata quasi senza accorgesene davanti a casa sua, così prese il mazzo di chiavi e aprì la porta per poi chiudersela alle spalle.
Non c'era suo nonno, forse era ancora al circolo con i suoi amici, così ne approfittò per sistemare senza interruzioni.Erano circa le sette e mezza quando suo nonno tornò.
《È andato tutto bene?》gli chiese dopo averlo salutato e dopo che lui si fu seduto sulla poltrona tanto amata.
《Come ogni giorno. Tonio ha tentato ancora di barare, ma non è stato troppo furbo. Ce ne siamo accorti tutti e facendo finta di non esserlo, gli abbiamo teso una trappola in cui è cascato in pieno. Quante risate》disse con un sorriso.
《Sono felice che ti sia divertito..》suo nonno la interruppe,
《Mentre eri fuori casa ho trovato una cosa di tanti anni fa...volevo dartela, aspetta devo averla messa da qualche parte qui intorno》disse cercando un po' in giro,
《Eccolo!》esclamò dopo aver trovato l'oggetto misterioso che si rivelò essere un anello formato da più fili che assomigliavano ai gambi spinosi delle rose.
Era decisamente bello e poi a lei piacevano le rose.《Chi te lo ha dato nonno?》chiese curiosa,
《Oh ma non è mio, era tuo..》
《Mio?!?》era sopresa.
Non ricordava affatto di aver mai avuto un anello così.《Sì, quando eri piccola lo avevi sempre con te, infilato in una catenina che portavi al collo perchè era troppo grande per mettertelo al dito. Ci eri molto affezzionata》glielo mise in mano.
Lei lo guardò più da vicino e provò a infilarlo a un dito, ma era sempre troppo grande.
《Ti ricordi chi me lo diede? O se ti dissi qualcosa?》
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Solamente io e te || Laughing Jack x reader
FanfictionUna dolce melodia per bambini. Un fumo nero. Un circo senza colori. Un clown. Due occhi freddi. Un sorriso sadico e folle. (T/n) ha sempre avuto problemi a socializzare con le persone, fin da quando era piccola. Nessuno la voleva attorno a sé e nes...