Capitolo 9

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Era del tutto inutile quello che stava facendo, Sally era sparita nel nulla senza lasciare traccia. Aveva cercato dappertutto sentendosi in colpa per quello che era successo: forse l'aveva spaventata in qualche modo o non le era sembrata la persona giusta di cui fidarsi; in fondo poteva capirla.

Chi mai avrebbe dato la sua completa fiducia al primo che passa?
Lei, nella sua condizione, non lo avrebbe fatto.

Alla fine aveva rinunciato e si era rassegnata che non l'avrebbe trovata.
Il sole stava calando lasciando spazio alla notte e preferiva non rimanere fuori quando faceva buio. Una volta una persona le disse che di notte si facevano brutti incontri e, anche se non si ricordava chi glielo aveva detto, aveva sempre fatto come le era stato suggerito.
Si accorse troppo tardi che nel cercare la bambina si era allontanata parecchio dalla zona inziale e che adesso si trovava all'incirca dalla parte opposta rispetto casa sua.
La cosa non le piaceva affatto, ci avrebbe messo un bel po' a tornare a casa.

Mentre camminava il cielo si scuriva sempre di più, il sole era scomparso all'orizzonte e le prime stelle cominciavano a brillare nella semi oscurità.
Si stava avvicinando, ancora una quindicina di minuti e sarebbe finalmente arrivata. Non vedeva l'ora di togliersi i vestiti, indossare il suo comodo pigiama e buttarsi sul letto soffice, per quella giornata aveva già dato abbastanza.

Le strade erano illuminate solo dalla flebile luce dei lampioni funzionanti e tutto quanto aveva assunto un aspetto un po' tetro e minaccioso.
Non poteva farsi prendere dalla paura per così poco, doveva mantenere il sangue freddo.

'... ti consiglierei di andartene a casa. È pericolosa la notte, gira gente strana'

Quella voce la fece sentire meglio, le diede la forza di continuare e scacciò, anche se di poco, l'ansia che aveva addosso; così raddrizzò la schiena e proseguì con sicurezza.
Arrivata ad un incrocio svoltò un angolo senza curarsi di fare attenzione se passasse qualcuno, d'altronde era raro che le persone uscissero a quell'ora sorattutto non dopo la notizia di quell'omicidio, e andò a sbattere contro qualcosa rischiando di cadere.

All'inizio pensò che fosse un cartello per quanto era alto, ma poi si accorse che era troppo largo per esserlo.
Alzò lo sguardo e capì che era andata contro ad una persona, un uomo per la precisione. Questo indossava un'impermeabile e un paio di pantaloni abbastanza larghi e neri che cadevano giù dritti. Quando provò a guardarlo in viso scoprì che aveva il volto quasi interamente coperto da un cappello che lasciava scoperta solo la bocca.

《Uh, emh... mi scusi andavo di fretta e non l'ho vista》L'uomo le sorrise scoprendo i denti bianchi e perfettamente dritti.

《Non ti preoccupare, non capita tutti i giorni che una ragazza carina come te mi si lanci addosso》disse facendole un sorriso malizioso.

《I-io dovrei andare, in effetti sono già in ritardo e poi non vorrei disturbarla oltre...》detto questo fece per sorpassarlo ma lui le afferrò un polso e la riportò indietro.

《Non disturbi affatto... anzi, fammi compagnia》le strinse le dita sul polso.

Stava entrando nel panico, questo genere di situazione non era prevista assolutamente, nemmeno nel suo immaginario più lontano.

《Mi lasci andare...》supplicò quasi, ma la reazione dell'uomo fu tutt'altro che quella prevista. Scoppiò a ridere.

《Beh anche se me lo chiedi in modo così supplichevole non ti posso lasciar andare, sai, nell'ultimo periodo non ho trovato nessuna ragazza che mi interessasse almeno un minimo, ma devo dire che finalmente la fortuna è girata a mio favore, e che favore... ho trovato te! Per questo non ti lascerò andare》alzò un angolo della bocca,

《Non ti preoccupare, dimmi un po'...ti piacciono le rose?》

Non si aspettava quella domanda, la lasciò un po' interdetta e rispose senza pensarci troppo.
《S-si, certo che mi piacciono, ma cos-》

《Direi che è perfetto allora... preferisci una rosa rossa o una blu?》e le tirò entrambe fuori dal suo impermeabile.

Erano davvero belle e stava per prenderne una quando sentì un brivido lungo la schiena.

'gira gente strana' 

'vai a casa'
 
'se non vuoi fare la sua stessa fine'

'che è successo al vostro amico?' '... è morto'

Quelle parole la riportarono alla realtà, rimuvendola da quello stato confusionario che la faceva agire in modo passivo in cui era caduta.

Come poteva fuggire da un'individuo così? Era sola. Nessuno l'avrebbe salvata.

《Allora...? Vuoi che decida io per te? Tanto non ti lascerò andare comunque...》l'uomo puntò lo sguardo, presumibilmente, oltre di lei e sbiancò visibilmente deglutendo più volte.

《Tutto bene?》disse una voce dietro di lei, sembrava quasi adirata.

Quando si girò incrociò lo sguardo di un ragazzo molto alto, molto più dell'uomo, dai capelli neri e gli occhi azzurri. Le era quasi familiare anche se non sapeva perchè.

《Sì... tutto ok》disse ma con gli occhi gli fece capire che non era vero, 'aiutami' sussurrò.

Il ragazzo afferrò e si concentrò sull'individuo,
《Ei tu, Mister Impermeabile, non starai per caso importunando questa ragazza?》

《No assolutamente, sono un.. venditore di rose, le stavo mostrando la mia merce》

《Non so perchè, ma questa storia non mi convince, sai? Che ci fa di notte un venditore ambulante se non ci sono persone a cui vendere la sua merce?》lo scrutò a lungo prima di parlare di nuovo,

《Sparisci prima che perda il mio sangue freddo e ti pesti a sangue, non ti hanno insegnato le buone maniere?! Sparisci ho detto! ORA!》gli urlò contro.

"Sappi che lo farò davvero, ti pesterò fino a farti perdere quel sorrisetto insolente sul tuo volto e mi divertirò parecchio" pensò il ragazzo.

L'uomo se ne andó in fretta, girandosi e correndo nella direzione opposta rispetto a loro.

《... tutto bene?》chiese il ragazzo a (t/n), la guardava preoccupato e questo le sciolse il cuore. L'aveva salvata da un malintenzionato e gliene era grata.

《Ora sì e solo grazie a te..》lo abbracció di slancio, lasciandolo di stucco e scoccandogli un bacio sulla guancia.
《Grazie mille per avermi salvata... te ne sarò sempre grata, non voglio nemmeno pensare a cosa mi sarebbe successo.. grazie》si girò di scatto e corse via, finalmente verso casa sua.

Il ragazzo corvino rimase fermo con gli occhi spalancati, cercando di elaborare cos'era appena successo fissando la figura della ragazza che si allontanava sempre di più.


Solamente io e te || Laughing Jack x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora