THE GROOM [_JIK○○K_]

♧10♧

Jimin si insospettì quando Jungkook gli inviò un messaggio per dirgli che avrebbe tardato al lavoro e di spostare la prenotazione.

Passò due ore ad auto convincersi che stava diventando paranoico e nevrastenico inutilmente.

Provò a concentrarsi sul lavoro ma non ebbe pace fino a quando chiamò in ospedale.

Una voce dal forte accento americano efficiente ed educata gli rispose che il dottor Jeon se n'era andato alla solita ora come il suo specializzando.

Specializzando?

Schifoso bastardo!!

Ma come poteva sparire in quel modo dopo aver fatto l'amore con lui?

Il dubbio del tradimento che si era insinuato serpeggiante nella sua mente divenne concreto.

Inutile dire che gli fu impossibile lavorare quel giorno.

Si mise una vecchia tuta e smessi gli occhiali si infilò a letto con il palmare sulle ginocchia.

Avrebbe lavorato un po' e poi avrebbe dormito.

La fame gli era completamente passata.

Jimin era già a letto quando Jungkook rientrò a casa.

~•~

"Hai spostato la prenotazione a stasera?" gli chiese appena entrò nella camera da letto.

"No, l'ho cancellata. Sai. Nel caso avessi fatto tardi anche questa sera..."

"Ma no, li chiamo! Stasera non cancelliamo" disse Jungkook "sono tornato ora e il ristorante è sicuramente ancora aperto".

"Jimin non sa fare questo, sbaglia sempre in quello, Jimin non capisce, Jimin qua, Jimin là, Jimin, Jimin, Jimin."

Era il susseguirsi di frasi che lo aveva sentito dire e ridire nelle chiamate con altre persone.

E ora si comportava così dolcemente?

Jimin si alzò e si vestì alla ben e meglio.

Non aveva minimamente voglia di sistemarsi bene per un uomo che nonostante fosse suo marito lo biasimava in tutto e probabilmente lo tradiva con un specializzando dell'ospedale, anzi, sicuramente lo tradiva con uno specializzando.

Quando fu pronto prese il palmare e soprabito e uscirono.

Si prospetta una cena orribile.

Si scrollò di dosso quella convinzione decidendo di dargli l'ennesima possibilità.

Entrato nel ristorante coreano Jimin era incredulo.

Non credeva volesse davvero uscire con lui e non capiva perché di colpo si sforzasse di essere carino con lui e ci passasse insieme del tempo.

La combinazione tra l'insistenza di Jungkook e il suo atteggiamento disinvolto gli diedereo un senso di potere che non aveva mai avuto prima.

Gli propose persino di farlo guidare fino al ristorante e, anche se esitando, gli aveva consegnato le chiavi dell'auto senza dire una parola.

Durante il tragitto con la coda dell'occhio Jimin poteva vedere chiaramente che se ne stava seduto tranquillo, solo i piedi tradivano l'agitazione.

Ogni qual volta frenava, anche lui schiacciava un pedale immaginario.

Quando rischiò di tamponare una macchina che aveva inchiodato all'improvviso, quasi cedette, valutò persino l'ipotesi di perdonarlo,tant'è che quando parcheggiò l'auto gli parlò.

"Che dici non sono andato male?" gli chiese malizioso.

"No te la cavi benino al volante"

"Ti ringrazierei, se non ti sentissi sorpreso"

"Mi sorprendi di continuo" sorrise.

"Anche tu mi hai sorpreso, quando ti sei separato dalle chiavi della tua adorata Porsche" rilanciò, tenendo per sé il resto dei pensieri.

"E' solo una macchina" fece spallucce

"Quindi posso prenderla quando mi pare?"

"Oh no, ho creato un mostro. Frankenstein"

"Quello è lo scienziato che creò il mostro, non il mostro!" ridacchiò Jimin scendendo dall'auto.

"Scendiamo. Speriamo che il cibo sia all'altezza delle recensioni. Sto morendo di fame." disse Jungkook aprendo la pesante porta di legno del ristorante.

Il ristorante era in penombra, con un bar che dava sulla sala.

Il banchetto del buffet pomeridiano era stato sposato in un angolo, ma gli aromi persistevano.

Jungkook pensò subito che avrebbe dovuto lavare la giacca.

La musica in sottofondo era quella tipica dei Kdrama ma Jungkook non riuscì ad individuare nè l'interprete né il film,

Almeno l'arredamento era più occidentale rispetto agli altri ristoranti Coreani.

"Trovati, Trovati! I piccioncini se ne vanno in giro e io li ho peccati" disse un Namjoon dando un' amichevole pacca sulla spalla a Jungkook.

"Non vedo Jin" ribatte Jungkook "Per caso ti abbiamo pescato a cena fuori senza di lui?"

"E Perchè dovrei farlo? Jin è a casa non si sente molto bene, gli ho detto che mi sarei occupato della cena quindi prendo e porto via!" disse Namjoon strizzando l'occhio a Jimin.

"Jin hyung non sta bene o...."Jimin fece una pausa, chiedendosi se Namjoon avrebbe confermato i suoi sospetti. SeokJin era forse incinto?

" È Molto stanco. Ha appena finito di lavorare con un bambino."

"Perchè non venite a cena da noi la settimana prossima?" propose Jimin

"Jimin, sei un'aquila! Ero proprio alla ricerca di un invito" rise il bianco.

"Fateci sapere quando preferite e saremo lieti di avervi a casa" disse Jungkook "Farò il pollo tandoori"

"Ma sai cucinare?" chiese Jimin sorpreso dalla rivelazione.

"E come pensavi mi arrangiassi prima di sposarmi?"

"Jungkook sa arrostire ma cucinare?" rise Namjoon "Di solito apriva una lattina di verdure le buttava sul piatto la riscaldava al micronde e poi te le spacciava per bollito di verdure fatto in casa"

"Con me puoi fidarti Namjoon..." rise Jimin.

"Di te mi fido Jimin, ma tieni lui lontano dai fornelli!" sorrise Namjoon andando verso l'uscita "Arrivederci Presidente Park!"

Jimin alzò lo sguardo e si trovò ad annegare in due pozze nere.

"Presidente Park?" chiese curioso

"Sì...da oggi sono ufficialmente Presidente della Park's" sorrise Jimin

"P- Presidente della P-Park's?" balbetto sotto shock il moro

"Sì" mormorò Jimin.

"E' una bella notizia Jimin...complimenti" disse Jungkook con un adorabile sorriso da coniglietto.

"Spero ti faccia piacere" mormorò Jimin.

"Si Si, è un ottimo risultato" disse jungkook a bassa voce "Mangiamo adesso va..."

Da quel momento in poi tra loro regnò il silenzio assoluto e più totale.

Nella testa di Jungkook iniziarono a vorticare migliaia di pensieri che lo portarono alla conclusione che Jimin ora aveva una posizione elevata, sotto l'attenzione mediatica e della buona società di tutto il mondo ed era suo marito.

Suo marito traditore.

Il marito traditore del Presidente Park.

Doveva chiudere la storia con Joe il prima possibile e nella maniera migliore possibile.