♧7♧

1.1K 77 3
                                    

La dimora dei Min faceva parte di un complesso di nuova costruzione ed era uguale in tutto e per tutto alle altre ville che si trovavano nel quartiere.

Quando Hoseok aprì la porta facendo un breve inchino in pieno stile coreano fecero il nervosismo di Jimin iniziò a sciamare.

Grazie a quel semplice gesto e quel sorriso luminoso si sentì immediatamente più vicino a casa.

Hoseok sembrava un tipetto simpatico.

Aveva una faccia un po' lunga sulla quale però si armonizzano alla perfezione i suoi occhi leggermente a mandorla il naso un po' schiacciato e le labbra sottili.

Era di poco più basso di suo marito ma comunque molto affascinante.

Jimin guardò verso il basso e vedendo la scarpiera si tolse le scarpe ed infilò un paio di babbucce rosa con i fiorellini.

Jungkook, al contrario, sbuffo e varcò la soglia, il suo intento era quello di depredare il mobiletto degli alcolici dell'amico.

"Jungkook" lo richiamo timidamente Jimin "...le scarpe....toglierle!" disse indicando le scarpe riposte ordinatamente nella scarpiera a vista vicino la porta.

Jungkook si tolse le scarpe per infilarsi le pantofole gialle, fece un respiro profondo ed entrò.

Dove cazzo è quel mobiletto?

"Tuo marito non ha saputo dirmi cosa avresti preparato..." disse Jimin alzando una borsa in carta bianca "...così ho portato sia l'uno che l'altro".

"Oh tesoro, che carino, non dovevi" disse Hobi.

"Perchè pensi che sia stato invitato?" disse una voce profonda alle loro spalle.

Yoongi era decisamente più basso del compagno e la sua bellezza era di un altro tipo.

Ciò che colpì maggiormente Jimin fu la pelle di alabastro che entrava in pieno contrasto con i capelli e gli occhi neri.

Il suo sguardo era affilato e indagatore ma quando si posava su una certa persona dai capelli rossi fuoco si ammorbidì istantaneamente.

Yoongi si presentò a Jimin con una stretta di mano mentre diede delle amichevoli pacche sulla schiena a Jungkook

"Guarda un po' chi altro c'è" disse aprendo la porta di quello che doveva essere la sala da pranzo.

Seduti uno a fianco all'altro altri due invitati si tenevano dolcemente la mano.

"Nam, Jin" li salutò Jungkook "che piacere vedervi!"

Jimin osservò la coppia seduta al grande tavolo di cristallo.

Entrambi erano due uomini affascinanti.

Quello con i capelli rosa aveva un viso spettacoalre e due grandi spalle coperte da un dolcevita nero mentre il compagno aveva degli stranissimi capelli color bianco e due splendide fossette che apaprivano ad ogni sorriso che faceva.

"Namjoon, Seokjin vi presento Jimin il marito di Cookie. Jimin loro sono i Namjin" disse Hoseok

"Parla, parla, parla, visto che fa il giornalista corregge continuamente gli errori grammaticali di tutti" disse il rosa mentre Namjoon mostrava quelle due fossette tenerissime.

Jimin sorrise divertito mentre guardava la stanza che era un perfetto miscuglio tra Corea e America.

La cena fu semplice e veloce.

Jimin non spiccicò parola, si limitò ad ascoltare le loro chiacchiere e annotare mentalemente gli errori linguistici che commettevano, i dettagli della loro vita lavorativa e privata che rivelano.

THE GROOM  [_JIK○○K_]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora