I duelli con le spade (autolesionismo)

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Esiste sempre un'alternativa!

In vita mia non avrei mai pensato di duellare con le spade, tanto meno tatuarmi cicatrici indelebili. Col passare degli anni ho fatto così tante cose sbagliate che, a oggi, mi ritrovo immersa nello sconforto dei miei errori. Errori indelebili tatuati sulla pelle per sempre. I tagli, ricoprono interamente il mio braccio sinistro. Quale significato ho attribuito a queste cicatrici? Sofferenza sicuramente, oltre al fatto che mi ricordano i miei fallimenti.

Come è iniziato tutto? Da un comune attacco di panico: normalmente vado in tilt, non riesco a respirare bene, la stanza intorno a me inizia a ruotare e provo la sensazione di un calore fortissimo, dentro al petto. Questo calore, l'ho soprannominato fuoco interiore poiché è come se avessi realmente una fiamma accesa che mi brucia lentamente. È atroce, mi incendia l'anima oltre che il corpo.

La mia dannata testa inizia a fantasticare.
Sto per avere un infarto?
Arriva l'agitazione che mi impedisce di ragionare. Non riesco a calmarmi, non voglio dire a nessuno cosa sta accadendo, sto male ma lo voglio far pesare il mio dolore alle persone a me care. Non voglio che soffrano per me. Io vedo tutto attraverso la loro espressione, il loro sguardo: è agitato come un mare in tempesta ed è preoccupato come se non ci fosse più via di fuga. Dunque, mi ritrovo dentro la mia tempesta che, senza via d'uscita, mi incita a tagliarmi.

Il dolore fisico supera quello mentale e io lo preferisco. Nessuno può comprendere il dolore della mia anima tormentata che, cerca di dimenarsi senza risultato alcuno. Posso essere una codarda per molti. Ma voi non potete capire, scappo dal mio dolore mentale invece di affrontarlo perché ho tanta paura.

I miei cari possono starmi vicino, ma sono io che devo superare le cose. D'altronde è la mia battaglia, non la loro. In ogni combattimento si può vincere o si può perdere. Non voglio rischiare. I miei fallimenti sono sempre dietro l'angolo e non sono pronta ad affrontare un'ulteriore perdita.

Ditemi che sono immatura, ditemi che non si affrontano così le situazioni e io vi darò ragione. Ho iniziato a parlare con una persona competente, mi sento molto meglio. Sono riuscita a controllare i miei impulsi gestendo la situazione. C'è sempre un'alternativa, basta cercarla in fondo al tunnel o semplicemente dietro l'angolo. Cammina e, passo dopo passo, cerca la tua strada ma soprattutto vivi... vivendo!

Il mio mondo incantatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora