Capitolo 4

53 2 0
                                    

Cole's pov
Arriviamo in una piazza abbastanza vuota, forse per l'orario, sono appena le 6:00 di mattina. C'è una bella giostra per bambini, di quelle con i cavalli.
<Firenze nasce come città romana, perciò seguiva lo schema classico, quello ipodameo, o a scacchiera. La città era percorsa da vie verticali e orizzontali, detti cardi e decumani. Il cardo e il decumano massimo si incrociavano nella piazza principale, che è questa. Piazza della Repubblica, il centro della città originale>
<Wow, quando intendevi che mi avresti fatto da guida eri seria>
<Dico un sacco di cose, spesso in tono ironico, quindi scherzando, ma se si tratta di cibo o di Firenze non scherzo mai>mi fa l'occhiolino e io scoppio a ridere.
Ci accomodiamo in un bar della piazza, prendiamo io un espresso e lei un cappuccino, io prendo una pasta al cioccolato e lei una macedonia.
<Sai, qui una volta, tra il '700 e l'800 c'era un bar, una bottega per esser  più precisi, dove si incontravano gli artisti più influenti per discutere. È qui che nacquero i macchiaioli, ne guarderemo alcuni quadri a Palazzo Vecchio> io le faccio un sorriso e accenno. Mentre raggiungiamo Piazza Signoria, dove c'è questo palazzo, lei mi spiega che Firenze è cambiata molto, che è stata il centro del Rinascimento e che per questo le vie principali sono tanto grandi. Mi spiega che durante il Rinascimento fiorentino la signoria più influente era quella dei Medici, che erano una famiglia di contadini diventati banchieri, i loro principali nemici erano i Pazzi, che riuscirono ad uccidere un componente della famiglia durante la domenica di Pasqua. Mi rivela che il loro stemma, secondo la leggenda, contiene 6 o 7 palle perchè rappresenterebbero le pillole con cui un antenato curò un papa di passaggio, in realtà gli storici dicono che era solo una modifica dello stemma dei banchieri. Il palazzo è imponente, ha una torre altissima, dopo aver ammirato le statue all'esterno e avere ovviamente scattato delle foto, entriamo all'interno. Qui andiamo sui vari piani dove oltre a luoghi ancora odiernamente usati per la politica comunale, ci sono anche affreschi e sale che espongono elementi artistici. Conoscendo le guardie e aderendo a una cosa che mi sembra si chiami chiavi della città, riusciamo ad entrare in alcuni dei passaggi segreti del palazzo, sulla torre, dove c'è una statua di un leone ricoperta di foglie d'oro e andiamo anche sottoterra, dove ci sono i resti di un antico teatro romano, quando usciamo glielo chiedo.
<Ma perchè palazzo vecchio?>
<Perché era la dimora dei signori, i medici, ma poi si trasferirono in un nuovo palazzo, palazzo Pitti, così questa divenne la loro vecchia casa, quindi Palazzo Vecchio> annuisco, sa davvero tante cose!
<Prima di proseguire col tour e il suo ordine, visto che siamo qui, ti mostro la Loggia dei Lanzi e una piccola curiosità di palazzo vecchio>
Mi indica con la mano una struttura aperta che contiene diverse statue, ne resto amagliato.
<Le statue più famose sono due, il ratto delle Sabine, famoso per il fatto che la statua è visibile da ogni lato e ogni prospettiva-detto questo me ne accetto girandoci intorno- e per questa statua verdognola, Perseo e la testa di medusa> la seconda mi piace ancora di più. Mi accorgo anche di due leoni, penso siano il simbolo della città. Poi la chicca, un ritratto fatto con lo scalpello da Michelangelo, lo stesso del piazzale. Mi racconta che la leggenda vuole che lo abbia fatto con le mani annodate dietro la schiena, quindi senza guardare. Ogni secondo resto più sconvolto e affascinato. Proseguiamo la visita con gli Uffizi, inutile dire che è un pasto fantastico, ci abbiamo perso ore, lei sapeva davvero tutto di ogni statua o quadro, è assurdo. Il tour prosegue in un luogo poco trafficato, il corridoio Vasariano.
<Adesso siamo sopra Ponte Vecchio, quello della foto del MET, questo corridoio serviva a collegare la vecchia e la nuova dimora della signoria, così che potessero raggiungerli senza essere opportunati. Devi sapere che qui sotto, sul ponte, una volta c'erano solo macellerie, le quali buttavano gli scarti di carne nel fiume, creando una gran puzza, perciò i signori fecero spostare le macellerie e le sostituirono con degli orefici o gioiellieri, tutt' ora presenti>chissà se anche una banalissima guida avrebbe saputo dirmi così tanto e mi avrebbe portato in tutti questi posti, anche quelli più esclusivi. Camminiamo fino a Palazzo Pitti, ma prima di visitarlo ci fermiamo a mangiare una lasagna nel ristorante, non era per niente male. Visitato il palazzo continuiamo con il giardino, il giardino di Boboli. Mi svela che per lei quello è un luogo di pace e riflessione, che quando andava ancora a scuola e mancava qualche professore andava lì con i compagni a studiare sul prato. Poi ci incamminiamo verso la moto, attraversiamo il fiume con il ponte alla Carraia e ci prendiamo un gelato.
<Il miglior gelato che io abbia mai mangiato! E poi c'erano un sacco di gusti strani, cioè, la liquirizia?!> Lei ride.
<Sai, anche il gelato è stato inventato qui, a Firenze, quello cinese era più un sorbetto. Questa è una delle poche gelaterie che possiede la ricetta originale di quel gusto, tieni, assaggia> mi porge il suo cono e mi indica la pallina bianca, è davvero buono, lei ride.
<Che c'è?!>
<Hai tutto il naso sporco di gelato> provo a pulirli con la lingua, ma i miei tentativi sono vani. Lei sparisce dentro la gelateria e torna con dei fazzoletti e mi pulisce il naso. Fosse stata una  qualunque altra persona che conosco, eccetto Lili, mi avrebbe fatto una foto e mi avrebbe preso in giro...
Mentre finisco il mio gelato e camminiamo verso la moto mi spiega che il ponte di Santa Trinita ha sui suoi pilastri quattro statue che rappresentano le quattro stagioni.
Raggiunta la moto saliamo in sella e torniamo a casa, sono le 16 quando torniamo alla villa, ci facciamo una doccia, ci riposiamo un po' e alle 17 circa ci cambiamo, mi ha detto di vestirmi da sera, ma non troppo elegante, così metto dei pantaloni meri e una camicia bianca leggermente più sbottonata del solito e sopra una giacca di pelle, Lili adora questo look. Sistemo i capelli e scendo in salotto.
Lei indossa un completo nero co delle righe bianche che formano dei quadrati e un body in pizzo, elegante e sexy, dei gioielli completano il look rendendolo più fine.

Leather jacket♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora