Capitolo 7

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PRESENT DAY - 20th December
Erano passati quasi due mesi da quando Hermione e Ron avevano lasciato Hogwarts. Severus aveva seguito i tre ragazzi in ogni posto andassero, vegliando su di loro. La sera, quando si materializzava vicino al loro accampamento, entrava nella bolla di incantesimi che li rendeva invisibili alla vista e all'udito. Si disilludeva e rimaneva per un po' a guardarli, o meglio, a guardare Hermione. Era incredibile come i sentimenti che provava per quella ragazza fossero cresciuti così tanto in quei pochi mesi. Ogni volta che la vedeva doveva reprimere l'impulso di stringerla a sé. Era tormentato da fitte di gelosia vedendola con Potter e Weasley. Il suo ragazzo continuava a trattarla male, la ignorava e faceva spesso commenti sul suo corpo. Non sapeva se nella loro relazione fosse stato sempre tutto così, o solo dalla loro litigata a Hogwarts, ma quello di cui era certo era che Hermione era troppo buona per stare con un ragazzo del genere, gli aveva detto che non lo voleva lasciare per paura di rovinare il loro rapporto. Quella sera si era appena materializzato nel loro accampamento in una foresta, si nascose abbastanza vicino alla tenda per poter ascoltare. Vide Hermione al confine della bolla che osservava un gruppo di ghermidori, poi tornava alla tenda con Potter e si era messa a tagliargli i capelli, di Weasley nessun segno. Per un po' l'unico rumore che si poteva sentire era la radio accesa, finché Hermione non lanciò uno dei suoi urli che precedevano una solitamente brillante osservazione.
-Cosa c'è?-
Rispose Potter.
-La spada di Grifondoro, è forgiata dai folletti.-
Piton origliando la conversione capì dove voleva arrivare.
-Capisco-
Disse Harry.
-No tu non capisci, lo sporco e la ruggine non la indeboliscono. La lama assorbe solo ciò che la fortifica. Tu hai trafitto il basilico, la lama ha assorbito il suo veleno, per questo Silente te l'ha lasciata.-
Al di fuori della tenda un ghigno compiaciuto comparve sul volto di Severus Piton.
-È in grado di distruggere gli horcrux.-
Disse Potter prima che la luce si spense e di colpo il buio al di fuori della tenda la invase. La luce si riaccese qualche secondo dopo.
-Ebbene sì, sono ancora qui, ma voi continuate pure, non vorrei fare il guastafeste.-
Weasley parlò per la prima volta.
-Cosa c'è che non va?-
Disse Potter.
-Va? Non c'è niente che non va. Secondo te comunque.-
-Senti se hai qualcosa da dire, dilla, sputa fuori.-
-D'accordo, sputerò fuori. Ma non aspettarti la mia gratitudine solo perché ora c'è un'altra dannata cosa da trovare.-
-Pensavo sapessi a cosa andassi incontro.-
-Si, lo credevo anch'io.-
-Allora mi dispiace ma davvero non capisco. Quale parte di questa cosa non è all'altezza delle tue aspettative? Pensavi di dormire in un un albergo a cinque stelle, che avessimo trovato un un'horcrux ogni due giorni, che saresti tornato da mamma per Natale?-
-Pensavo solo che dopo tutto questo tempo saremmo arrivati a qualcosa, che tu sapessi quello che facevi, che Silente ti avesse dato delle istruzioni.-
-Vi ho detto tutto quello che Silente ha detto a me, e se non l'avessi notato abbiamo già trovato un horcrux.-
-Si è siamo a un passo dal distruggerlo quanto lo siamo dal trovarne un'altro.-
-Ron ti prego togli...- Hermione era intervenuta per la prima volta in quella conversazione, ma le sue parole furono interrotte da uno schiaffo.
-Tieniti il tuo medaglione.- disse nuovamente il rosso. Poi Piton lo vide uscire dalla tenda con uno zaino in spalla, per poi smaterializzarsi fuori dalla bolla di incantesimi. Piton era furente al di fuori della tenda, sentiva Hermione piangere ed era sicuro che fosse lei ad aver ricevuto lo schiaffo.
Avrebbe voluto entrare e vedere come stava ma per far funzionare il piano non poteva. Almeno sapeva una cosa: ora che avevano scoperto la funzione della spada, avrebbe potuto consegnargliela. Severus si materializzò nel suo ufficio per riferire tutto a Silente. Allo stesso tempo Hermione si lanciò sul letto appena Ronald uscì dalla tenda e si mise a piangere. Quella sera la sua relazione con Ron era decisamente finita. Lei non aveva mai trovato il coraggio di lasciarlo, un po' perché temeva la sua reazione, un po' perché sapeva quanto lui fosse importante per Harry e aveva paura che ponendo fine alla loro relazione avrebbe rovinato il suo rapporto con Harry. Questa ultima paura non si avverò mai, infatti appena il rosso se ne andò, il suo migliore amico cercò in tutti i modi di consolarla, ma invano. Il suo umore migliorò solo la sera successiva. Era seduta nella tenda e pensava se Severus avesse assistito a quella scena quando Harry entrò. Non si era nemmeno resa conto che la radio fosse accesa fino a quando il suo migliore amico la fece alzare e per pochi minuti ondeggiarono insieme sulle note di quella canzone, divertendosi come due bambini. Il giorno successivo si spostarono in un altro posto. Hermione leggeva nuovamente il libro che Silente le aveva lasciato, Le fiabe di Beda il Bardo, cercando di capire cosa le volesse dire e finalmente vide quel simbolo che le ricordava un occhio disegnato accanto al titolo della storia dei tre fratelli: un triangolo, con all'interno un cerchio, diviso a metà da una linea. Non aveva mai visto quel marchio altrove.
-Hermione-
Harry uscì dalla tenda con il boccino in mano.
-Avevi ragione, i boccini hanno la memoria tattile, ma io non ho afferrato il mio primo boccino con la mano, l'ho quasi ingoiato.-
Harry le mise il boccino in mano e notò una scritta.
-Mi apro alla chiusura.-
-Secondo te che significa?-
Chiese Harry entusiasta per la scoperta.
-Non lo so. Anch'io ho trovato qualcosa.-
Prese il libro che aveve messo da parte e sfogliò fino alla pagina del simbolo.
-All'inizio pensavo fosse un occhio ma non credo che lo sia. Non è una runa e non è nel sillabario dei sortilegi. L'ha tracciato qualcuno, non fa parte del libro.-
-Lo portava il papà di Luna al matrimonio di Bill e Fleur.-
Sia Hermione che Harry erano più confusi di prima.
-Ma perché disegnarlo in un libro per bambini.-
Harry cambiò argomento di colpo.
-Hermione ci ho riflettuto: voglio andare a Godric's Hallow. Sai è dove sono nato, dove sono morti i miei genitori.-
-È proprio lì che si aspetta che andrai, perché ha un significato per te.-
-Si ma ha un significato anche per lui Hermione. Tu-Sai-Chi ci è quasi morto là. Insomma non è esattamente il tipo di posto dove nasconderebbe un un horcrux?-
Hermione doveva ammettere che Harry aveva ragione, ma il suo compito era quello di proteggerlo e sapeva che Voldemort si aspettava che lui sarebbe andato lì.
-Questo è pericoloso Harry... ma perfino io devo ammetterlo: ultimamente ho pensato che dobbiamo andare lì. Potrebbe esserci nascosta qualche altra cosa-
-Che cosa?-
-La spada. Se Silente voleva che tu la trovassi ma che non cadesse nella mani del ministero, quale miglior nascondiglio del luogo dov'è nato il fondatore di Grifondoro.-
-Hermione...-
-Non farti più tagliare i capelli da me.-
Sorridendo Hermione tornò nella tenda. Severus si nascondeva lì vicino e aveva sentito tutta la loro conversazione. Godric's Hallow era il posto più sbagliato dove sarebbero potuti andare. Il Signore Oscuro teneva Nagini lì sotto forma di Bathilda Bath ad aspettarli, era sicuro che ci sarebbero andati. Inoltre la spada non era nascosta in quel luogo ma la teneva lui al sicuro, sperava che Hermione ci sarebbe arrivata ora che sapeva da che parte stava la sua lealtà. Sapeva per certo una cosa: aveva intenzione di seguirli per proteggerli.

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