9 // Attesa

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T/N's POV


La mattina seguente, non appena presi il telefono tra le mani per spegnere la sveglia, la prima cosa che vidi fu che Sosuke mi aveva mandato un messaggio a notte inoltrata.

Mi sedetti di scatto sul letto e lo aprii in fretta a furia con il cuore in gola.

'Ciao, T/C. I biscotti erano buonissimi, ti ringrazio. Ho apprezzato molto il pensiero.'

Rilessi parecchie volte quelle due brevi righe cercando di immaginarmi il tono con cui avrebbe potuto pronunciare quelle parole, e sperai che il mio regalo gli fosse piaciuto sul serio; era la prima volta che cucinavo qualcosa del genere, ma quando Gou mi aveva chiesto di accompagnarla alla Samezuka, non mi era venuto in mente altro. Premetti sul tasto in fondo al messaggio e iniziai ad elaborare mentalmente una degna risposta. Purtroppo, il mio cervello appena sveglio non era mai stata una garanzia e provai infinite combinazioni di testo, ma nessuna mi convinse fino in fondo. Poco dopo, i miei occhi caddero sull'ora mostrata dal display e mi accorsi che si stava facendo fin troppo tardi. Rimandai il tutto alle ore seguenti in attesa di svegliarmi completamente e mi alzai per prepararmi.

Nonostante il mio impegno, feci comunque un grande ritardo e mi ritrovai a correre al massimo della mia velocità in direzione della scuola districandomi tra le piccole strade di Iwatobi. Giunsi all'istituto mentre i custodi erano intenti a chiudere i cancelli e, una volta superato il grande cortile, entrai in aula a lezione già iniziata. Mi scusai con la classe ed il professore e presi il mio posto al fianco di Gou.

"Va tutto bene?" sussurrò, ed io annui in tutta risposta iniziando ad estrarre i libri per la lezione dallo zaino.

In quel momento mi tornò in mente il messaggio di Sosuke a cui non avevo ancora risposto ed iniziai a cercare il telefono nella cartella senza avere successo. Provai poi nelle tasche della divisa e mi maledissi da sola quando realizzai di averlo dimenticato a casa nella foga del momento.


- - -


Quando suonò la campanella che annunciava la pausa pranzo, mi diressi con Gou verso il terrazzo della scuola e, dato che non ero riuscita a recuperare nulla da mangiare data la fretta della mattina, la ragazza si offrì di dividere con me il suo bento. Prendemmo posto insieme ad Haruka e gli altri ed iniziammo a mangiare chiacchierando tra di noi. Pensavo e ripensavo a quel messaggio mancato e temetti di aver fatto una pessima figura nel non avergli ancora risposto. D'altro canto, in fondo non si trattava di niente di particolarmente importante e sperai che Sosuke non si aspettasse una mia immediata risposta.

Concludemmo il pasto nella solita atmosfera gioiosa che contraddistingueva le nostre pause e, quando ci apprestammo a tornare in classe, notai Gou scrutare con aria dubbiosa il suo telefono dopo aver aperto un messaggio appena arrivato.

"Qualcosa non va?" chiesi avvicinandomi per cercare di sbirciare lo schermo.

"Uhm...E' strano", sospirò la ragazza nascondendo il cellulare alla mia vista per poi rivolgermi un sorriso sornione. "E' successo qualcosa con Sosuke?"

"EH?! Perché me lo chiedi?" chiesi a mia volta arrossendo. "Ti ha scritto qualcosa per caso?"

"Mi ha chiesto se stai bene. Che gli dico?"

"S-Sul serio?! Fammi vedere!" sbottai cercando di afferrarle il telefono, ma la ragazza lo nascose dietro la schiena impedendomi di raggiungerlo.

"Ora sono ancora più curiosa. Avanti racconta."

"Ehm... Stanotte mi ha mandato un messaggio per ringraziarlo dei biscotti e non sono riuscita a rispondergli dato che ho dimenticato il telefono a casa."

La ragazza mi osservò con uno sguardo interrogativo per poi cambiare velocemente espressione tornando a sorridermi con aria soddisfatta.

"Bè, direi che questa la dice lunga." disse.

"Cosa vorresti dire?"

"Che ci tiene a parlare con te, no? Brava la mia T/N. Hai fatto dei gran bei passi avanti", rise iniziando a muoversi a passo svelto verso la classe. "Tranquilla, glielo dico che sei tanto tanto dispiaciuta e che non vedi l'ora di tornare a casa per rispondergli perché ti manca moltissimo!"

"Gou! Non ci provare nemmeno!" sbottai iniziando ad inseguirla. "Fammi vedere cosa ti ha scritto!"

Ovviamente, la mia richiesta non fu mai accontentata e dovetti sorbirmi il sorriso sornione di Gou ogni volta che i nostri sguardi si incrociavano per la restante parte della giornata scolastica.

Quando finalmente le lezioni si conclusero, salutai i miei compagni di classe e corsi subito in direzione di casa. Non sapevo nemmeno io il motivo per cui mi affaticassi così tanto solo per rispondere ad un messaggio a cui ormai avevo ritardato fin troppo, ma era più forte di me.

Salii velocemente la gradinata che conduceva a casa mia, ma verso metà della scale iniziò a mancarmi il respiro e fui costretta a fermarmi. Quando finalmente ripresi fiato, continuai il mio percorso a testa bassa ed entrai in casa. Salutai velocemente mio fratello che era già tornato da lavoro e mi diressi in camera mia. La finestra era aperta e ciò stava a significare che Hayato era nuovamente entrato nella stanza, ma in quel momento la cosa non mi diede affatto da pensare. Sospirai afferrando il telefono e lo sbloccai scoprendo che Sosuke mi aveva mandato un secondo messaggio in cui mi chiedeva se stessi bene, così mi sedetti sul letto e mi accinsi a rispondergli.

'Ciao! Scusami per la mia risposta in estremo ritardo, ma avevo dimenticato il cellulare a casa. Io sto bene, tu? Sono felice che i biscotti ti siano piaciuti, era la prima volta che li facevo! Spero che la tua giornata sia andata bene.'

Posai il telefono sul letto pronta a non ricevere alcuna risposta da parte sua, ma poco dopo, mentre fissavo il soffitto con aria assente, sentii il suono di una notifica.

'Sì, tutto bene. Spero che per te sia stato lo stesso. Hai da fare il prossimo weekend?'

Rilessi l'ultima parte del messaggio tante di quelle volte da perdere il conto, e trattenni come potevo la bambina scalpitante nel mio animo che mi stava pregando di saltellare sul letto in preda all'euforia. Risposi istantaneamente.

'No, non ho impegni! Pensavi a qualcosa?'

Quella volta non gettai il telefono sul letto come mio solito, ma rimasi a fissare lo schermo in febbricitante attesa della sua risposta; erano anni che non provavo quel tipo di emozione. Quando il telefono suonò nuovamente, aprii subito il messaggio.

'Allora ti propongo di trovarci alla stazione di Iwatobi alle otto di sabato mattina. Tutto il resto sarà una sorpresa. Se la cosa ti va, ovviamente."

Nonostante l'orario che mi aveva appena proposto, non potevo assolutamente rifiutare il suo invito e confermai immediatamente la mia presenza all'appuntamento. In quell'istante non riuscii più a trattenermi ed iniziai a saltellare per la stanza come una bambina stringendo il telefono tra le mani. Riprovare quel tipo di emozioni dopo tanto tempo stava svegliando in me qualcosa di talmente forte da darmi una scarica di adrenalina non indifferente.

"T/N", borbottò mio fratello aprendo la porta della mia stanza scoprendomi intenta a tenere in aria il telefono come se fosse una reliquia di valore inestimabile e sorridendo come un ebete in preda all'euforia. "C-Che stai facendo?"

"Eh? N-Niente!" sorrisi imbarazzata. "C-Che succede?"

"Bisogna preparare la cena. Tocca a te oggi."

"C-Certo! Mi cambio e scendo subito!"

Hayato rimase fermo ad osservarmi mentre posavo il telefono sul tavolo e mi apprestavo a cercare qualcosa di comodo per stare in casa, così mi voltai verso di lui con aria interrogativa.

"Uhm? Qualcosa non va?" chiesi.

"No, niente. Era da fin troppo tempo che non ti vedevo sorridere così. Meglio per te", concluse chiudendo la porta e sparendo nel corridoio.

Mio fratello aveva pienamente ragione. Era da moltissimo tempo che non riuscivo a sentirmi così leggera e spensierata, ed era un qualcosa a cui non avrei mai più voluto rinunciare, per nulla al mondo.

BREATHLESS - Sosuke Yamazaki x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora