T/N's POV
Non appena giungemmo alla fine del percorso, facemmo il nostro ingresso nel negozietto dell'acquario ed ebbi l'impressione di essere appena tornata sulla terra dopo un lungo viaggio in un altro universo. Osservai le grandi mensole piene di gadget e peluche raffiguranti i pesci osservati durante la visita, mentre alcuni bambini correvano felici nelle strette corsie alla ricerca del loro animale preferito implorando poi i genitori di acquistarlo per loro.
"Faccio un giro", annunciai iniziando a muovermi tra gli espositori. "Se vuoi aspettami pure all'uscita, ci metterò poco!"
Sosuke mi osservò dubbioso per qualche istante per poi dirigersi verso l'uscita, ed io ne approfittai per iniziare a guardarmi intorno. Sapevo che non era molto, ma avevo intenzione di prendergli qualcosa per ringraziarlo di quella splendida gita. Non mi sembrava tipo da peluche o cose simili, e vagai per lunghi minuti alla ricerca di qualcosa di interessante senza trovare nulla che gli sarebbe potuto piacere secondo l'idea che mi ero fatta di lui. La maggioranza della merce in esposizione era oggettistica per bambini data la quantità di colori sgargianti e di occhioni teneri presenti sui peluche, e non si trattava di certo di qualcosa nelle corde di un ragazzo frequentante l'ultimo anno di liceo. Mi diressi poi verso l'uscita dispiaciuta nel non essere riuscita a trovare nulla di adatto, ed alzai gli occhi sui piccoli espositori presenti di fianco alla cassa su cui spiccavano dei portachiavi dalla forma di svariati tipi di pesci.
Tra tutti i generi presenti, c'era una fila ormai vuota se non fosse stato per l'ultimo portachiavi rimasto con le sembianze di uno squalo balena. Lo presi tra le mani e mi tornò in mente il momento particolarmente intimo che avevo condiviso con Sosuke, trovandolo davvero perfetto come ricordo di quell'istante in cui tutto il mondo era sparito lasciandoci soli in compagnia l'uno dell'altro. Lo comprai senza pensarci due volte e lo feci impacchettare in una piccola busta verde acqua adatta alle dimensioni del portachiavi che avevo intenzione di consegnare al ragazzo una volta che saremmo tornati ad Iwatobi.
Uscii dal negozio e raggiunsi Sosuke, trovandolo appoggiato alla ringhiera della passerella che conduceva alla strada, mentre era intento ad osservare il suo cellulare con aria attenta.
"Ci sono!" sorrisi.
"Ottimo. Stavo guardando adesso che potremmo prendere il treno di ritorno quando vogliamo, anche dopo cena. Cosa preferisci fare?" chiese chiudendo il telefono.
"Uhm...Non vengo ad Osaka da quando ero piccola. A me non dispiacerebbe rimanere ancora un po', ma ovviamente possiamo anche andare al treno ora se ritieni sia meglio."
Il ragazzo mi osservò per qualche secondo con aria pensierosa, per poi distaccarsi dalla balaustra.
"Possiamo cenare qui, allora", disse. "Conosco un locale niente male poco lontano. Ti va il guydon?"
"Assolutamente sì!"
Stava iniziando a farsi sera, e le strade stavano man mano prendendo vita grazie alla insegne luminose ed al gran numero di locali intenti ad aprire per offrire i loro pasti ai futuri commensali. L'aria si stava rinfrescando, riempiendosi di profumi speziati e del vociare dei passanti intenti ad uscire per passare il sabato sera fuori di casa. Tutta quella vita mi trasmise una forte carica di energia che mi fece venire voglia di correre come una bambina in preda all'euforia. Ovviamente trattenni per me quel desiderio mentre seguivo Sosuke, di nuovo intento a scrutare il suo cellulare con occhi concentrati per controllare le strade.
"Non dicevi di conoscere il locale?" chiesi avvicinandomi a lui.
"Sì, ci sono venuto con mio padre quando ero piccolo, ma questo navigatore continua a darmi problemi e...ho un pessimo senso dell'orientamento." ammise abbassando man mano la voce con il proseguire la sua frase, ma questo non mi impedì di riuscire a sentirla nella sua interezza.
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BREATHLESS - Sosuke Yamazaki x Reader
FanficAvevo sempre amato il mondo nascosto agli occhi degli umani sotto il pelo dell'acqua, ma dopo quella fatidica notte tutto era cambiato, lasciandomi senza fiato ogni qual volta che quel mare nero come la pece tornava a farmi visita nei miei incubi.