•03•

875 18 74
                                    

Aurora's pov

«Dov'è la mia testimone preferita?» Udii la voce euforica della mia migliore amica alle mie spalle e nel momento in cui vidi dietro di lei Lorenzo e un ragazzo, che immaginavo fosse un suo amico, realizzai che la sua euforia non era dovuta solo al giorno che stava vivendo, ma voleva portare a termine il suo "piano", come l'aveva definito lei.

«Hai già finito di ballare?» Sorrise alla mia domanda e, scuotendo la testa, mi rispose: «non fare la finta tonta, sai benissimo perché sono qui.»

Sapendo che non avrebbe mai cambiato idea, mi alzai dal divanetto su cui mi ero seduta solo pochi minuti prima e raggiunsi i due sposi e il ragazzo; non mi sono mai piaciute le cose forzate e, nel momento in cui mi trovai davanti a Lorenzo e al suo amico, mi sentii tremendamente in imbarazzo.

«Il fatto che non si sia messa a urlare davanti a me mi fa pensare che non segua il calcio.» Ci pensò il compagno di squadra di Lorenzo a interrompere il silenzio che, per i miei gusti, stava diventando troppo imbarazzante. «Oppure segue il calcio ma non cade ai tuoi piedi come mezza popolazione femminile.» Il commento di Lorenzo servì per alleggerire ancora di più l'aria intorno a noi e lo ringraziai mentalmente.

«Comunque, piacere di conoscerti, sono Stephan.» La prima cosa che mi colpì quando prestò la sua attenzione su di me fu il suo sorriso; aveva davvero un sorriso meraviglioso ed era indubbiamente un bel ragazzo, ma questo l'avevo sempre pensato, fin dalla prima volta in cui lo vidi in tv. Lo riconobbi grazie alla vicinanza, da lontano non avevo collegato che fosse proprio lui, il ragazzo che avevo visto esordire con la maglia del Milan quando era solo un ragazzino.

Non mi resi conto di essermi persa tra i miei pensieri fino a quando non sentii parlare nuovamente Stephan: «zio, vuoi farmi credere davvero che lei segua il calcio?»

Ero sicura di essere arrossita e, come conferma, sentii un calore diffondersi sulle guance; una volta che mi ripresi dallo stato di trance, porsi la mia mano al giocatore per presentarmi a mia volta. «Piacere mio, sono Aurora.» La sua era una stretta forte, sicura e la sua pelle abbronzata contrastava la mia carnagione chiara.

«State scherzando vero? Vi siete appena presentati con una stretta di mano come se foste due uomini d'affari?» Ci pensò Veronica a farci sciogliere la presa e, se da un lato la ringraziai per aver evitato che io facessi un'altra figuraccia, dall'altro la maledissi perché stava rendendo la situazione ancora più imbarazzante di quello che già non era. Fortunatamente, ci pensò suo marito a intervenire: «direi che può anche bastare così.»

Avevo un disperato bisogno di parlare con Lorenzo, visto che, se avessi parlato con Veronica, mi sarei trovata nuovamente in una situazione imbarazzante. «Ti rubo tuo marito per un ballo, va bene?» Mi rivolsi alla mia migliore amica che, in risposta, mi sorrise annuendo; Lorenzo mi guardò confuso, ma fu interrotto dalla voce di Stephan: «certo che le va bene, ballerà con Stephan El Shaarawy.»

«Zio, occhio a quello che dici; ti voglio bene, ma stai rischiando.» Lorenzo suscitò una risata in tutti noi, prima di prendermi per mano e trascinarmi a ballare.

«Adesso tu mi spieghi perché hai voluto assecondare la pessima idea di tua moglie.» Gli dissi, quando fummo abbastanza vicini da potergli parlare sussurrando; scoppiò a ridere, prima di rispondermi: «era giusto che tu conoscessi uno tra i miei migliori amici; anche se, in realtà, tu lo conoscevi già dal Milan.»

«Non esagerare, so che ha giocato al Milan, ma non è che lo conosco; comunque, è stata una pessima idea! Veronica ha quel potere di mettermi costantemente in imbarazzo.»

«Sei stata tu a imbambolarti davanti a lui, noi due non c'entriamo nulla; io un pensierino ce lo farei, comunque. Non hai visto che figo?» Sorrise maliziosamente, facendomi roteare gli occhi; lui è Veronica si erano proprio trovati.

E poi all'improvviso sei arrivato tu • Stephan El ShaarawyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora